Elezioni amministrative 2024. In provincia di Ravenna si vota in 14 comuni su 18. Ecco quali

Saranno sabato 8 e domenica 9 giugno, in contemporanea alle Europee. Non vanno al voto Ravenna, Faenza, Bagnara e Riolo. In un territorio in gran parte colpito dall'alluvione sono ben 3 i comuni in cui il sindaco uscente non si ricandidano per il secondo mandato. Nessuno, inoltre, sfrutterà la possibilità del terzo

Sabato 8 e domenica 9 giugno, insieme alle europee, in molti comuni si vota anche per le elezioni amministrative: si rinnovano sindaci e consiglieri comunali. In provincia di Ravenna sono ben 14 i comuni al voto, su 18 totali. Non compaiono né Ravenna né a Faenza, i due comuni più grandi, così come Riolo Terme e Bagnara. Sui 14 sindaci uscenti, ben 13 sono – come da tradizione – di centrosinistra; l’unica eccezione è Brisighella.

Con un decreto legge il Governo ha abolito il limite dei due mandati per i comuni più piccoli, ma nessuno nel Ravennate è parso interessato a sfruttare l’opportunità; forse complice il recente scotto dell’alluvione. Al contrario, infatti, ci sono ben tre sindaci che hanno preferito non ricandidarsi già dopo il primo mandato. Questo è successo a Solarolo, Casola Valsenio e Cervia. Ecco la situazione comune per comune.

Lugo

4 i candidati a Lugo, dove il sindaco uscente è Davide Ranalli. il centrosinistra per sostituirlo ha puntato su Elena Zannoni, dirigente di Legacoop. Zannoni può contare sull’appoggio, oltre che di Pd e 5 Stelle, della lista civica Insieme per Lugo, Psi, Verdi e Sinistra Italiana. Il cosiddetto ‘Terzo Polo’ (Azione e Italia Viva) appoggiava la consigliera comunale Roberta Bravi, candidata con la lista civica Per la Buona Politica, che però si è dovuta ritirare a causa di un problema di salute. Anche Italia Viva, dunque, oggi sostiene Elena Zannoni.

Il candidato del centrodestra è invece l’avvocato Francesco Barone. Da non sottovalutare Enrico Randi, ex Fratelli d’Italia, sostenuto anche dalla neo-ri-nata Democrazia Cristiana. Infine, i comunisti candidano Secondo Valgimigli, ex assessore provinciale.

Cervia

A Cervia il sindaco uscente è Massimo Medri, oggi 73enne. È stato rieletto 5 anni fa a distanza di 15 dall’ultima volta e ha deciso di farsi da parte dopo un solo mandato. Il centrosinistra per sostituirlo ha puntato su Mattia Missiroli, architetto, noto anche per la sua partecipazione vent’anni fa al reality calcistico Campioni. Anche Terzo Polo e Pri lo sostengono.

Il centrodestra sceglie Massimo Mazzolani, dirigente di Alleanza Nazionale prima e Pdl.

Bagnacavallo

Dopo due mandati di Eleonora Proni, il centrosinistra sceglie Matteo Giacomoni, classe 1974, presidente del consiglio comunale, già assessore e vicesindaco. Nel suo programma ambisce a “progettare insieme una Bagnacavallo per tutti.”

A sfidarlo sarà Diletta Principale, trentenne avvocata che corre con una lista civica sostenuta dai tre principali partiti del centrodestra.

Russi

Della sindaca di Russi si è discusso molto nei giorni dopo che è stata vittima di insulti sessisti. Valentina Palli si ricandida alla guida di Russi con la lista “Insieme per Russi”, sostenuta dal centrosinistra (Pd, Pri, Psi).

Trovato pochi giorni fa l’accordo tra le tre forze di centrodestra, che candidano Sante Samorè. Laureato in Agraria, ha insegnato per tanti anni all’Istituto Tecnico Perdisa di Ravenna; da tempo è in pensione. ‘Cambiamo Ross’ e Rifondazione Comunista, forze della sinistra, potrebbero presto presentare un terzo nome in corsa.

Alfonsine

Anche ad Alfonsine si ricandida il sindaco uscente, Riccardo Graziani (centrosinistra), che si è trovato ad affrontare l’alluvione prima e il tornado poi. Sarà sostenuto anche dal Movimento 5 Stelle e dal Partito Repubblicano (che prima era all’opposizione).

Il centrodestra schiera invece Daniela Alì, nuovo volto della politica locale, civica, impegnata nel volontariato con gli animali.

Massa Lombarda

Qui il sindaco uscente è Daniele Bassi, che nella sua carriera ha guidato il Comune per 20 anni, prima dal 1994 al 2004 poi di nuovo dal 2014. Per sostituirlo il centrosinistra ha schierato Stefano Sangiorgi. Mentre il centrodestra candida Giovanni Tozzola, con la lista civica legata all’associazione
La Piazza e sostenuto anche da Fratelli d’Italia. Infine, la Lista Civica ‘Vivi Massa Lombarda’ ha candidato Antonella Brini.

Conselice

Esito non scontato è quello di Conselice dove la sindaca uscente Paola Pula è stata apertamente criticata dalla comunità per la gestione dell’alluvione, da cui il paese è stato terribilmente colpito. Il centrosinistra candida Andrea Sangiorgi, classe 1999, di Lavezzola, assessore dal 2022.

A sfidarlo, candidato con la lista civica “Con voi – Insieme per Ripartire”, nata dai comitati degli alluvionati, sarà un volto noto, cioè quello di Gianfranco Fabbri, ex vicesindaco che si è dimesso il 9 gennaio scorso «a causa di un crescente e progressivo logoramento del rapporto fiduciario con la Sindaca e parte della Giunta».

Il centrodestra guarda ma non sostiene (almeno per il momento) la lista civica Conselice Futura che si sta organizzando per candidare a sindaca Eliana Panfiglio, che si presentò anche cinque anni fa con la Lega e poi passata a Forza Italia e successivamente a Fratelli d’Italia, ma in rotta con la direzione locale del partito.

Castel Bolognese

Il centrosinistra ricandida il giovane sindaco Luca Della Godenza, che, nonostante l’alluvione, è riuscito a portare avanti progetti di infrastruttura molto sentiti dalla comunità.

Il centrodestra, invece, candida Enzo Minardi, uomo di Forza Italia, ex consigliere comunale in corsa con “Cambiamo Castello”. Considerato sfavorito.

Fusignano

Il sindaco uscente a Fusignano è Nicola Pasi, che nel 2019 aveva ottenuto il 62% delle preferenze al secondo mandato. Per sostituirlo il centrosinistra candida Nicola Pondi, giovane architetto e presidente del circolo Arci Brainstorm.

Il centrodestra, con una strategia piuttosto bizzarra, candida il leghista Claudio Baldini, che cinque anni fa aveva perso nettamente.

Cotignola

Dopo due mandati di Luca Piovaccari, a Cotignola il centrosinistra candida Federico Settembrini, già assessore alla Cultura molto apprezzato per le iniziative del Museo Varoli, di street art e dell’ormai tradizionale Arena delle Balle della Paglia. Una candidatura solida, di fronte a cui il centrodestra sembra avere poche speranze. Anche perché non ha ancora individuato un candidato.

Brisighella

Brisighella è l’unico comune in provincia ad essere guidato da un sindaco di centrodestra, cioè Massimiliano Pederzoli, che si ricandida. È sostenuto anche dalla vicesindaca Marta Faroli, parlamentare
di Fratelli d’Italia.

Il centrosinistra sostiene Loris Naldoni, della lista civica “SìAmo Brisighella”: obiettivo tentare di riconquistare il comune. Titolare dell’agriturismo Corte dei Mori di Via Valpiana, è un candidato civico, che però in passato è già stato assessore per la giunta di centrosinistra. Tutto qui si giocherà sulla gestione dell’alluvione, per la quale il Pd accusa la destra di essersi dimostrata inadeguata, in un ribaltamento dei ruoli.

Solarolo

Situazione atipica quella si Solarolo, cittadina colpita dall’alluvione, dove il sindaco uscente – Stefano Briccolani, di centrosinistra – ha deciso di non ricandidarsi per il secondo mandato. Ancor più atipica è la scelta del Pd, che per sostituirlo ha puntato su una consigliera comunale di opposizione, cioè Maria Diletta Beltrani con la lista “Uniti per Solarolo”.

Sant’Agata sul Santerno

Il sindaco uscente è Enea Emiliani che si è trovato a gestire uno dei territori più gravemente colpiti dall’alluvione. Per sostituirlo il centrosinistra ha scelto Riccardo Sabadini.

Dall’altra parte c’è una lista civica moderata sostenuta dal centrodestra. Il candidato è Matteo Parrucci, consigliere comunale eletto con Emiliani, da cui si è separato accusandolo di non essere stato abbastanza ‘civico’ e di essersi piegato al Pd.

Casola Valsenio

In un comune montano colpito dall’alluvione e devastato dalle frane, il sindaco uscente Giorgio Sagrini ha deciso di non ricandidarsi per il secondo mandato, forse anche perché ne aveva già fatti due in precedenza. L’alluvione sembra non fare paura, dal momento che il centrosinistra ha candidato il vicesindaco Maurizio Nati, che – con la delega ai Lavori Pubblici – ha affrontato la sfida della ricostruzione. Neanche il centrodestra ha ancora definito un nome.

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