Tratta di aspetti che coinvolgevano le comunità cittadine come le cruente “battagliole”, che esprimevano rivalità intestine o più semplicemente davano uno sfogo codificato all’aggressività e alle tensioni: scontri che vedevano soprattutto la partecipazione di bambini e ragazzi, che in quei secoli non mancavano di farsi interpreti dei caratteri di violenza della società.
Passando dalle “brutalità” fisiche a quelle psicologiche e sociali, ci porta poi a conoscere le tradizioni popolari che prevedevano l’uso di capri espiatori animali o umani, e indicavano date e occasioni in cui mettere in atto scherzi anche pesanti o “dispetti” ritualizzati nelle Mischief nights, fino al multiforme manifestarsi dello charivari, con cui si esprimeva in forme eclatanti e a volte crudeli la riprovazione per comportamenti individuali ritenuti impropri e non consoni alle regole delle comunità, che in questo modo si ergeva a spietato giudice.
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