Sassate contro il pullman del Ravenna Fc a Sangiuliano e insulti razzisti al Pala De André contro il giocatore della Consar Martins Arasomwan. Un weekend di violenze per lo sport ravennate quello appena trascorso. Violenze fisiche e verbali che colpiscono in modo trasversale sport diversi, dal calcio alla pallavolo.
Il pullman del Ravenna Calcio è stato preso a sassate prima della partita con il Sangiuliano City, a meno di un chilometro dallo stadio Ugo Guazzelli di Riozzo. È successo intorno alle 13 del 25 febbraio, un’ora e mezza prima dell’inizio della partita, che si è poi conclusa 0-0.
Secondo la prima ricostruzione sarebbero stati tre tifosi incappucciati a lanciare altrettanti sassi contro il mezzo, forse scambiandolo per quello degli ultras ravennati. Fortunatamente ad essere colpita è stata la carrozzeria, non i vetri e nessuno è rimasto ferito. La partita si è disputata regolarmente.
Un qualche gesto dalla tifoseria del Sangiuliano ce lo si poteva aspettare. All’andata, infatti, un tifoso ravennate aveva lanciato una bottiglia di vetro contro il pullman dei tifosi del Sangiuliano, mandando in pezzi un finestrino. L’uomo era poi stato identificato e arrestato.
Momenti di tensione anche al Pala de André, durante la partita di pallavolo di A2 tra Consar Ravenna e Grottazzolina vinta dagli ospiti per 3-2. Gli insulti sono volati durante il quarto set. Alla fine della partita sono intervenute le forze dell’ordine per identificare i tifosi marchigiani e calmare gli animi.
«Ci sono stati cori chiaramente razzisti contro Martins Arasomwan – ha detto il tecnico Marco Bonitta subito dopo il match – non è questo il modo di fare il tifo. L’abbiamo sentito e segnalato e che dispiace perché questi non sono modi di fare tifo. Nel calcio fermano la partita».
Successivamente, la M. & G. Scuola Pallavolo ha preso pubblicamente le distanze dall’episodio avvenuto nei confronti del giocatore ravennate Arasomwan, al quale la società intende «mostrare solidarietà e vicinanza». Il fatto, «prontamente stigmatizzato anche dall’allenatore marchigiano Ortenzi nelle interviste dell’immediato post match, è sicuramente stato infelice e le scuse della società vanno in primis al ragazzo e, per estensione, alla società Porto Robur Costa ed a tutto il pubblico presente. La società ha provveduto immediatamente ad individuare i sostenitori sugli spalti responsabili del gesto, nei confronti dei quali si riserva di agire nelle sedi opportune».
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