De Pascale lancia la petizione «Sì all’eolico e al fotovoltaico offshore in Romagna». Sì ad Agnes

«Se per il rigassificatore sono bastati 120 giorni per concludere l’iter di un impianto ben più complesso con lo stesso numero di pareri, con Agnes si rischia di veder passare quattro anni e non ce lo possiamo permettere». Chiunque può firmare la petizione su Change.org.

«Sì all’eolico e al fotovoltaico offshore in Romagna». Dopo averlo più volte annunciato, il sindaco e presidente della provincia di Ravenna Michele de Pascale promuove una petizione nazionale per dare ‘gambe’ e sostegno popolare al progetto Agnes che sta diventando urgente per Ravenna e per l’alto Adriatico prima di tutto, oltre che per l’Italia nel suo complesso. «Rivolgiamo la petizione al governo e al ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica dell’Italia Gilberto Pichetto Fratin – spiega il primo cittadino –. Non c’è alcuna vena polemica ma vuol essere uno stimolo con il chiaro obiettivo di arrivare al più presto a realizzare questo grande investimento sul territorio. Dopo tanti comitati per il no, per la prima volta sarebbe bello portare a termine una grande mobilitazione per il sì».

Come piattaforma per la petizione è stata scelta Change.org, al link https://chng.it/QMvTNcPzkY. «Speriamo che ci porti fortuna. Tempo fa, sempre su Change.org, avevamo lanciato una petizione per salvare i fondi Periferia sulla Darsena e ha funzionato. Non c’è una scadenza specifica, tutti possono aderire finché non avverrà l’approvazione del progetto».

I tre punti cardine della petizione sull’eolico

Entrando nello specifico della spedizione, tre sono i punti cardine. Il primo: sostenere la produzione di energia da impianti eolici e fotovoltaici offshore, riducendo al minimo gli impatti paesaggistici e tutelando e promuovendo il turismo. Il secondo: esprimere il pieno sostegno all’hub energetico Agnes come progettualità strategia per il territorio e per il Paese e, nel rispetto di tutte le norme di settore, sbloccare la burocrazia velocizzando al massimo l’iter di approvazione, garantendo al contempo sicurezza e qualità del lavoro. Il terzo: garantire alle imprese di pesca e acquacoltura della Romagna la possibilità di continuare a svolgere le proprie attività anche all’interno delle aree dedicate all’impianto, definendo protocolli specifici tra le parti interessate e adeguate compensazioni.

«Per quanto riguarda Agnes – tiene a precisare de Pascale –, non crediamo vi sia alcun accanimento da parte del governo. E proprio perché non si ravvisano ostacoli, vogliamo dare un’accelerata al percorso di autorizzazione che ha una velocità incompatibile con gli obiettivi di decarbonizzazione. Per questo progetto avevamo chiesto una procedura autorizzativa speciale, come quella seguita per il rigassificatore, ma nessuno dei governi che si sono succeduti in questi anni è stato disponibile a questa opportunità e l’iter seguito è stato quello ordinario, molto più lungo e difficoltoso. Se per il rigassificatore sono bastati 120 giorni per autorizzare l’impianto ben più complesso con lo stesso numero di pareri, con Agnes si rischia di veder passare quattro anni e non ce lo possiamo permettere. In tal senso, l’opinione pubblica può avere un grande potere».

Tornando a parlare di territorio, il presidente della Provincia fa notare che Ravenna e l’alto Adriatico rischiano di rimanere indietro rispetto al Centrosud dove si sta investendo maggiormente sulle energie rinnovabili. Il che è un paradosso se si considera che in Romagna c’è un più alto numero di installazioni con conseguenti alti consumi energetici.

A che punto è il progetto Agnes, primo impianto interamente offshore

L’hub energetico Agnes è localizzato oltre le 12 miglia nautiche dalla costa di Ravenna. Si tratta del primo impianto interamente offshore, unico nel panorama nazionale grazie alle sue innovazioni, integrando in maniera sinergica 700 MWp di potenza totale distribuita su due impianti eolici con fondazioni fisse e un impianto galleggiante, supportati da 60 MW di elettrolizzatori per la produzione di idrogeno verde a terra e 50 MW di sistemi per lo stoccaggio di energia elettrica attraverso batterie.

«La petizione è un’iniziativa molto apprezzata – afferma Niccolò Lontani, Cto, responsabile tecnico di Agnes –. Può essere di beneficio e supporto come ha sempre fatto in tutti questi anni l’amministrazione comunale. In questo momento Agnes sta affrontando la fase di valutazione di impatto ambientale e il 22 dicembre si attiverà l’ultima fase di schema di provvedimento da parte della commissione tecnica del Mase, per poi effettuare l’ultima fase di ulteriori 30 giorni per l’approvazione del provvedimento di via. Per cui ci aspettiamo l’autorizzazione di valutazione impatto ambientale entro febbraio. Dopo si attiva l’ultima fase di autorizzazione unica, secondo la 387 del 2003, e serviranno ulteriori mesi per l’approvazione finale del progetto».

La petizione è sostenuta e sottoscritta dalla Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna e dalle associazioni economiche e sindacali del territorio. Vi hanno già aderito Confindustria Romagna, Confimi Industria Romagna, Copagri, Agci E-R, Confocoperative Romagna, Legacoop Romagna, Confcommercio Ravenna, Confesercenti Ravenna, Confagricoltura Ravenna, Confartigianato Ravenna, Cna Ravenna, Cisl Romagna, Cgil Ravenna e Uil Ravenna.

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