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Compravendite immobiliari in calo nel 2023: -15,2% . Prospettive positive per il futuro

A Palazzo Rasponi sono stati presentati questa mattina i dati delle compravendite immobiliari con il ‘Rapporto 2023 del mercato immobiliare a Ravenna e provincia’, realizzato dal Sindacato provinciale F.I.M.A.A. Ravenna e da Confcommercio provincia di Ravenna.

L’incontro

Alla giornata di presentazione sono intervenuti Mauro Mambelli Presidente Confcommercio provincia di Ravenna, Maurio Giannattasio Segretario Generale della Camera di Commercio di Ferrara Ravenna, Santino Taverna Presidente Nazionale F.I.M.A.A, Stefano Stanzani Docente Università di Bologna, Pierluigi Fabbri Presidente F.I.M.A.A. Ravenna.

Nel corso del convegno la Dott. Ing. Federica Del Conte, Assessore comunale all’urbanistica, edilizia privata e rigenerazione urbana, ha illustrato ‘I progetti di ciclabilità turistici e naturalistici nel nostro territorio’; il Dott. Antonio Stignani, progettista, ha presentato il progetto ‘Parco Marittimo’.

Moderatore Ivano Venturini Presidente F.I.M.A.A. Confcommercio provincia di Ravenna e F.I.M.A.A. Confcommercio Emilia-Romagna.

«I record che hanno contrassegnato il numero di scambi di abitazioni a Ravenna e provincia tra il 2015 ed il 2022, con un tasso di incremento medio annuo superiore agli 11 punti percentuali (tanto nella città, quanto nei comuni della provincia), lasciano il posto, nel primo semestre 2023, ad una fisiologica battuta di arresto, aggravata dalle negatività nelle aspettative economiche che l’alluvione dello scorso maggio ha portato con sé» – ha sottolineato Stefano Stanzani, Docente all’Università di Bologna.

Le percentuali del 2023

A Ravenna, al 30 giugno scorso si sono infatti registrate circa 200 compravendite immobiliari in meno rispetto ai primi sei mesi del 2022 (-12,1%): nel primo trimestre dell’anno si era registrata ancora una crescita percentuale tendenziale dell’1,2%; ma è nel secondo semestre che la riduzione si è manifestata (-22,1% sullo stesso periodo del 2022).

Per i comuni della provincia si è registrata una riduzione percentuale tendenziale del 6,7% già nei primi 3 mesi del 2023 e, nei successivi tre mesi, il decremento percentuale è stato del 19,3% (nel complesso nei primi sei mesi dell’anno sono 240 il numero di compravendite in meno rispetto al 2022).

Gli agenti immobiliari FIMAA Confcommercio della provincia di Ravenna, interpellati nelle ultime due settimane di settembre 2023 sostengono che il rallentamento nel numero di scambi evidenziato dalle statistiche ufficiali sia imputabile al rialzo dei tassi di interesse sui mutui (46,2% delle opinioni) e dai costi di ristrutturazione elevati (23,1%). Il momento economico congiunturale internazionale certamente non felice è invece scelto dal 15,4% degli interpellati. Seguono i timori per la direttiva sull’efficientamento energetico e la calamità dell’alluvione che hanno compromesso l’intenzione di acquistare, restando in attesa di momenti con maggiore stabilità,

Secondo i testimoni privilegiati interpellati associati a FIMAA Confcommercio della provincia di Ravenna non mancano comunque elementi congiunturali positivi, testimoniati anche da un numero di scambi del primo semestre 2023 preceduto soltanto dai livelli 2021 e 2022 negli ultimi 13 anni. Il florido mercato locativo che spinge di acquistare case (anche turistiche) per investimento (50% delle opinioni), l’acquisto che mette al riparo almeno in parte dall’inflazione (30%), i bonus per i giovani under 36 e le esigenze fisiologiche di cambiare o acquistare casa.

Oltre alla diminuzione del numero di compravendite l’indagine messa a punto dalla FIMAA Confcommercio della provincia di Ravenna ha potuto evidenziare come nel II quadrimestre dell’anno la domanda per acquisto sia improntata sui livelli del quadrimestre precedente solamente nella migliore delle ipotesi, con livelli di offerta in vendita percepiti dalla netta maggioranza di agenti in diminuzione, segnale, come si è detto, di un mercato sì in rallentamento, ma che si esprime ancora su alti livelli.

Verosimilmente, per la fine anno, il livello delle compravendite abitative in provincia si potrebbe attestare ad un migliaio in meno di quelle fatte registrare nel 2022 (-15,2%).

Il mercato della locazione

La maggioranza del campione di operatori FIMAA intervistati, per il secondo quadrimestre 2023, individua un mercato delle locazioni abitative in accordo con quanto registrato a livello nazionale. Rispetto ai primi 4 mesi del 2023, si caratterizza: per una domanda in locazione in ulteriore rafforzamento; per una riduzione o stabilità dell’offerta in locazione; per un numero di contratti di locazione in riduzione; per canoni di locazione in aumento.

Per gli ultimi 4 mesi dell’anno le aspettative degli operatori FIMAA Confcommercio della provincia di Ravenna sono improntate sulla stabilità delle variazioni del numero di contratti di locazione per quanto riguarda tutte le tipologie considerate, con giudizi peggiori per quanto attiene le locazioni ordinarie, dove le aspettative si ripartiscono tra stabilità e diminuzione; migliori per le locazioni studenti dove il 16,7% del panel ipotizza aumenti.

Le aspettative formulate sulle variazioni dei canoni di locazione sono omogenee per tutte e tre le tipologie considerate nell’analisi: la maggioranza degli operatori FIMAA Ravenna propende per una crescita, ma non è da trascurare il 33,3% del campione che si aspetta una stabilizzazione sulle percentuali di crescita che hanno caratterizzato il mercato dei canoni di locazione nel secondo quadrimestre 2023.

«La richiesta di abitazioni – ha sottolineato Ivano Venturini Presidente F.I.M.A.A. Confcommercio provincia di Ravenna e F.I.M.A.A. Confcommercio Emilia-Romagna – continua ad esserci e continuerà anche nei prossimi anni. Abbiamo un portafoglio di immobili usati in vendita, che dopo due anni, direi tre anni molto performanti, si è molto ridotto, a fronte di una richiesta di acquisto ancora alta. E questo fa si che i prezzi tengano e in alcuni casi ci sia anche un leggero rialzo».

Le aspettative per il 2024

Il 2024 sarà quindi un altro anno positivo, le richieste che registriamo nelle nostre agenzie associate FIMAA rimangono sostenute, la tendenza verte sostanzialmente da una parte a migliorare la propria qualità di vita, avere case più belle e confortevoli con consumi energetici più contenuti, dall’altra c’è l’innata ricerca di mettere al sicuro i propri risparmi con pure una buona resa da investimento per la locazione. Questo ci porta consapevolmente ad affermare che, nonostante tutto, il settore immobiliare è e rimane l’investimento più solido possibile per famiglie ed aziende, motore trainante per la ripresa economica che auspichiamo”.  

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