Appuntamenti culturali per chi resta in città nel mese di agosto e per chi viene a trovarci dai vicini luoghi di vacanza.2 agosto, ore 21, chiostro dell’ex convento di San Francesco, via Cadorna 14 (in caso di maltempo: sala di Palazzo Vecchio, piazza della Libertà 5) spettacolo di Valentina Ferraiuolo trio in Tamburo Rosso.
Uno spettacolo, e un album, nati sotto il segno dello slogan “la pelle del tamburo è l’unica che puoi percuotere”. Il tamburo, che nella tradizione è strumento “femminile”, diventa il mezzo con cui parlare di donne e cantare di donne. Partendo da un lavoro di ricerca e ripercorrendo repertori e ritmi della tradizione italiana, Tamburo Rosso accende un faro sul ruolo sociale della donna e sulla violenza di genere.
Valentina Ferraiuolo, una delle percussioniste più affermate del panorama musicale nazionale, vanta prestigiose collaborazioni, tra cui quelle con Carmen Consoli, l’Orchestra Popolare Italiana di Ambrogio Sparagna, Francesco De Gregori, Luca Barbarossa.
4 agosto, ore 21, chiesa di San Girolamo, via Garzoni | Concerto Theresia e Ensemble “I luoghi dello Spirito”.
Il monaco carmelitano Elia Vannini, nato a Medicina nel 1644 e ivi scomparso nel 1709, è stato uno dei più importanti e longevi maestri di Cappella del Duomo di Ravenna. La sua produzione è stata relativamente abbondante e importante: diversi libri di musiche a stampa furono pubblicati presso importanti editori musicali coevi; fra questi ricordiamo la raccolta di sonate che verrà presentata in questo concerto, e dedicata proprio all’arcivescovo di Ravenna, una pubblicazione che testimonia un interesse per la musica strumentale e un’abilità di scrittura che lo vede al pari dei suoi contemporanei di scuola bolognese.
Concerto Theresia è un’orchestra professionale internazionale su strumenti d’epoca che si occupa del repertorio barocco, classico e romantico. Debutta nel 2020 come orchestra del Concorso internazionale per canto barocco Pietro Antonio Cesti organizzato dal Festival di Musica Antica di Innsbruck, dove torna nel 2021 eseguendo l’opera Boris Goudenow di Johann Mattheson, testimoniata dalla recente registrazione per la casa discografica Cpo. In questa occasione Concerto Theresia collabora con i continuisti de I luoghi dello spirito e del tempo nella prima ripresa moderna delle Sonate a tre.
9 agosto, ore 21, chiostro dell’ex convento di San Francesco, via Cadorna 14 (in caso di maltempo: rinviato), Denis Campitelli in Pugni Pesanti. Leve contro la guerra. Prima dello spettacolo: Guerra – War – Krieg – Guerre – Wojna – Guëra, lettura collettiva nelle “lingue dei gemelli”, in collaborazione con Amici di Neresheim e Comunicando.
Seconda guerra mondiale. Una storia dove protagoniste sono le mani, quelle di Anselmo Mambelli, giovane contadino romagnolo che nel 1940 finisce dentro l’infernale giostra della guerra e viene spedito a combattere in Nord Africa. Anselmo è abituato a combattere, ma sul ring. Da anni si diletta con l’arte della boxe ed è già un piccolo campione dei pesi welter. Nel suo paese i suoi pugni sono molto conosciuti, poiché veloci, abili e pesanti. Ma la guerra è un’altra cosa. Quando si combatte non si saluta l’avversario, non gli si stringe la mano e non esiste l’incontro: l’unica regola è vincere o sopravvivere allo scontro. Il racconto di un ragazzo italiano che a colpi di guantone riuscì a sopravvivere agli orrori della guerra. Tratto da un’incredibile storia vera.
Denis Campitelli, attore e autore romagnolo, inizia il suo percorso artistico nel 1999 frequentando i corsi diretti dall’attore e regista Franco Mescolini. Nel 2009 incontra la compagnia teatrale Teatro Due Mondi di Faenza che lo avvicina all’arte del teatro di strada. Nello stesso anno nasce un rapporto artistico e di collaborazione con la compagnia Teatro Patalò che porta alla creazione e alla produzione di diversi spettacoli. Dalla passione per la lingua della sua terra scrive spettacoli in romagnolo con i quali si esibisce in diversi teatri della zona. Ha impersonato il ruolo di Nerone, l’autista del pittore Antonio Ligabue, interpretato da Elio Germano, nel film Volevo nascondermi di Giorgio Diritti (2020).
19 agosto, ore 21, piazza della Libertà (in caso di maltempo: sala di Palazzo Vecchio, piazza della Libertà 5), Compagnia Florian Metateatro/Divisoperzero in Le mani di Efesto, spettacolo di teatro di figura con Francesco Picciotti. In collaborazione con Burattini e Figure 2022, Teatro del Drago.
Un antico mito racconta che a ognuno di noi, prima di nascere, viene mostrata una immagine che sarà la guida per la nostra vita futura. A qualcuno viene mostrato un fiore e quello vivrà tutta la sua vita senza mai smettere di pensare ai fiori; a qualcun altro un pianoforte e diventerà un grande musicista. A Efesto venne mostrata l’immagine di due mani e lui, per tutta la propria vita (e la vita di un dio è piuttosto lunga) costruì ogni genere di meraviglia. Questa storia parla di un dio artigiano che ricerca ovunque la propria felicità per poi trovarla dove non si aspettava: al punto di partenza. E chi può raccontarla meglio di un burattinaio, artigiano del teatro che, come Efesto, ha costruito lo spettacolo con le sue mani e con le sue mani racconta storie (e si guadagna da vivere)?
25 agosto, ore 21, chiostro dell’ex convento di San Francesco, via Cadorna 14 (in caso di maltempo: sala di Palazzo Vecchio, piazza della Libertà 5), Vittorio Bonetti band in Viaggi e Miraggi: Vittorio Bonetti – voce, pianoforte; Andrea Morelli – chitarre; Marco Dirani – basso; Tommy Graziani – batteria; Michele Antonellini – voce narrante.
Un viaggio, ricco e mai scontato, nella storia della canzone italiana. Volando sull’Aguaplano di Conte, salendo su treni a vapore, per incontrare Fabrizio De André, Lucio Dalla, Ivan Graziani, Eugenio Finardi e tanti altri autori che ci fanno battere le mani, i piedi e il cuore.
La storia artistica di Vittorio Bonetti comincia negli anni Settanta, quando suonava nella band di rock progressivo La Guercia Figura Goffa. Poi la passione per la canzone d’autore italiana lo ha condotto ad animare una quantità enorme di feste de l’Unità e le ormai storiche feste del settimanale satirico Cuore, dove ha conosciuto – fra gli altri – Sergio Staino, Fabio Fazio e Michele Serra (che l’ha definito “il juke-box umano, vero antidoto al karaoke”). Ha scritto pure canzoni sue e ha tenuto concerti in tutta Italia, riscuotendo ovunque calorosissimi successi di pubblico. Straordinaria l’intensità e la passione con cui interpreta i capolavori dei grandi cantautori, come pure l’umanità che riesce a trasmettere. Il suo ultimo disco, Made in Romagna, è anche il titolo di un fortunato recital che vede Vittorio protagonista insieme allo scrittore Cristiano Cavina. Ancora più recente è la sua partecipazione al programma tv The Voice Senior.
30 agosto, ore 21, chiostro dell’ex convento di San Francesco, via Cadorna 14 (in caso di maltempo: sala di Palazzo Vecchio, piazza della Libertà 5) | Gabriele Mirabassi e Simone Zanchini in Il gatto e la volpe: Gabriele Mirabassi – clarinetto; Simone Zanchini – fisarmonica.
Incontro musicale tra due grandi virtuosi del proprio strumento, protagonisti della scena internazionale. La trasversalità musicale che li contraddistingue permette loro di esprimersi con facilità da sempre sia nel mondo del jazz che in quello della musica classica. In questo duo la goliardia dei ritmi del Sud America e la profondità pulsante del vecchio swing si mescolano alle sonorità di un jazz odierno e moderno che si esprime nello stile compositivo di entrambi.
Gabriele Mirabassi si muove con uguale disinvoltura sia nella musica classica che nel jazz. Vanta numerosissime collaborazioni con istituzioni musicali e artisti in campi eterogenei: nel jazz con Richard Galliano, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi, Marc Johnson; in Brasile con Monica Salmaso, Sergio Assad, Trio Madeira Brasil; in ambito classico con John Cage, Mario Brunello e l’Orchestra Filarmonica Marchigiana. Nell’ambito del teatro e della canzone d’autore ha collaborato, tra gli altri, con Gianmaria Testa, Erri De Luca, Ivano Fossati, Sergio Cammariere, Mina, Marco Paolini.
Fisarmonicista tra i più interessanti e innovativi del panorama internazionale, Simone Zanchini muove la sua ricerca tra i confini della musica contemporanea, acustica ed elettronica, sperimentazione sonora, contaminazioni extracolte senza dimenticare la tradizione, sfociando così in un personalissimo approccio alla materia improvvisativa. Diplomato in fisarmonica classica al Conservatorio Rossini di Pesaro, esercita un’intensa attività concertistica con gruppi di svariata estrazione musicale (improvvisazione, musica contemporanea, jazz, classica). Ha suonato nei maggiori festival e rassegne in Italia e nei più importanti festival internazionali. Vanta collaborazioni con i Solisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, Thomas Clausen, Gianluigi Trovesi, Javier Girotto, Marco Tamburini, Massimo Manzi, Tamara Obrovac, Vasko Atanasovski, Paolo Fresu, Antonello Salis, Han Bennink, Art Van Damme, Bruno Tommaso, Ettore Fioravanti, Mario Marzi, Michele Rabbia, Andrea Dulbecco, Giovanni Tommaso, Frank Marocco, Bill Evans, Adam Nussbaum, Jim Black, John Patitucci.[vc_gallery interval=”3″ images=”16063,16064,16065,16066,16067,16068,16069″ img_size=”full”]Tornano le escursioni insolite a Bagnacavallo, fra centro e periferia, condotte da Mario Maginot Mazzotti. Partenza da piazza della Libertà.
11 agosto, ore 21, Andar per chiese estinte.
Nel centro storico di Bagnacavallo e nelle immediate vicinanze è documentata la presenza passata di almeno 42 tra chiese e oratori. Attualmente ne restano 10 ancora identificabili; e tutte le altre? Escursione notturna per ritrovare le tracce di alcune di queste.
18 agosto, ore 21, Scomposizioni urbane.
Nella totalità della visione di una struttura architettonica, spesso non si notano alcuni particolari che raccontano altre storie. Viaggeremo nell’oscurità per illuminare alcuni di questi elementi peculiari.
24 agosto, ore 21, Fatti d’amore e di sangue tra sei, sette e ottocento.
In tutti i luoghi del mondo esistono storie d’amore contaminate da sangue, abbandono e violenza o anche misteri di delitti insoluti. Cammineremo nella notte per narrarvi gli sviluppi di quattro di questi episodi.
Le foto scattate da Giampaolo Ossani nel corso dei primi nove anni di festival, che nel 2021 erano collocate nella manica lunga dell’ex convento di San Francesco, quest’anno le troviamo, per tutto il mese di agosto, nelle vetrine dei negozi e attività bagnacavallesi.
Il posto giusto è un gioco fotografico cooperativo che mira a realizzare una mappa sentimentale e disorganizzata del paesaggio bagnacavallese. Ti invitiamo a fotografare con qualsiasi mezzo (fotocamera, smartphone, tablet ecc.) un luogo naturale del territorio comunale (alberi, campi, giardini, fiumi, panorama…) e a inviarci la foto via mail info@controsensobagnacavallo.it/Messenger Facebook Bagnacavallo festival/WhatsApp 333 7981563, indicando nome, cognome, ubicazione e aggiungendo qualche nota personale (perché hai fotografato proprio quel luogo: è un tuo luogo del cuore? lo trovi particolarmente curioso o bello?). La redazione del festival posterà la foto sulle sue pagine social Facebook e Instagram. L’ultima serata del festival, il 30 agosto, prima dello spettacolo, verrà estratto un vincitore tra tutti gli autori pubblicati.
L’ingresso a tutti gli spettacoli è a offerta libera. Consigliata la prenotazione, soltanto per gli spettacoli a San Francesco e senza assegnazione del posto, al cell. / WhatsApp 348 6940141. La partecipazione alle passeggiate è gratuita con prenotazione obbligatoria al cell. / WhatsApp 348 6940141; massimo 50 persone a serata. La direzione è affidata a Michele Antonellini. L’immagine del festival è di Anna Lisa Quarneti in arte PIKI. Per informazioni sul programma, rivolgersi a Associazione culturale Controsenso, e-mail info@controsensobagnacavallo.it, cell. / WhatsApp 333 7981563.
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Oggi, venerdì 22 novembre, alle 21 nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro di Lugo