Nel 2018 era stata insignita da Sergio Mattarella della nomina ad Alfiere della Repubblica per il suo impegno come volontaria della Croce Rossa. Nazifa Noor Ahmad è arrivata in Italia per curarsi da una grave forma di linfoma di Hodgkin toracico-cervicale ed è stata più volte ricoverata al Sant’Orsola di Bologna fino al trapianto dei polmoni avvenuto a Padova.Centinaia di persone l’hanno voluta salutare presso la chiesa di San Pietro in Sylvis di Bagnacavallo dove il suo feretro è stato esposto durante la giornata e alle 18.30 è stata celebrata una messa dal parroco don Ugo Facchini.
Erano presenti autorità civili e militari e soprattutto moltissime amiche e amici di Nazifa, compagni del liceo scientifico e del gruppo scout.
Il saluto finale è stato affidato a Roberto Faccani, che nel 2008 assieme al contingente militare italiano e alla Protezione civile aveva portato Nazifa in Italia dall’Afghanistan affinché si potesse curare e l’aveva poi ospitata presso la propria famiglia a Bagnacavallo. «Nazifa voleva soltanto essere “una buona persona”, come aveva scritto lei stessa nell’annuario del liceo» ha ricordato Faccani.
Ora riposa nel cimitero di Bagnacavallo.[vc_gallery interval=”3″ images=”14217,14214,14215,14216″ img_size=”full”]
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