“Abbiamo creduto all’amore”, testi di Giovanna Greco e Giovanni Gardini con foto di Giampiero Corelli

Nella rubrica letteraria oggi parliamo delle clarisse di Ravenna

«Abbiamo creduto all’amore. Donne al monastero di clausura delle Clarisse Cappuccine di Ravenna» è un libro delicatissimo e profondo sul mistero di Dio. I testi sono di Giovanna Greco, giornalista capo servizio alla Rai, e di Giovanni Gardini docente negli Istituti Superiori di Scienze religiose di Forlì, Rimini, Firenze e Arezzo, dove tiene corsi di Iconografia cristiana. Le fotografie sono di Giampiero Corelli, fotoreporter ravennate da oltre 30 anni che collabora con numerose testate giornalistiche. Ha al suo attivo molteplici mostre e pubblicazioni. Ha da poco concluso il percorso contemporaneo Dante esule.Le fotografie trasmettono luce, luce che viene da vite vissute nella contemplazione e nella dedizione a Dio. Gli autori ci fanno entrare nell’essenza delle vite delle suore di clausura, ovvero:  l’amore incondizionato verso Dio. La descrizione del monastero è sempre valoriale, ogni singolo oggetto viene spiegato per il suo valore intrinseco.Ecco qualche assaggio del libro pubblicato da Longo Editore:[vc_single_image image=”10557″ img_size=”full”]«Niente vestiti, solo lunghe vesti… Ci si spoglia di tutto perché la pelle possa emigrare verso Dio… Ci si veste di silenzio. Il vuoto è ricchezza, i piccoli rumori, il cigolio di una porta, le rare parole sussurrate… Silenzio concepito come respiro, quando si è consapevoli dell’immensità infinita di Dio, della sua presenza indicibile. L’amore non va d’accordo con molte parole, non serve pensare, occorre amare, darsi a lui».«Ci sono soglie che non andrebbero varcate ma, quando ti è concesso, capisci che ti è offerto un grande dono… In fondo al luminoso corridoio del pianterreno si staglia, enorme, una croce. Il braccio verticale, mi spiega una monaca, cela al suo interno il meccanismo di un orologio che vedrò al piano superiore, un’opera datata XV e XVI secolo. La croce luminosa di Cristo scandisce il tempo terreno di queste donne, tutte protese all’incontro con lo Sposo eterno».[vc_single_image image=”6938″ img_size=”medium”]

GIULIA REINA

Giulia Reina è curatrice editoriale. È convinta che non sia necessario essere uno scrittore per essere autore di un bellissimo libro, ma avere nel cuore un messaggio da esprimere. Aiuta le persone che si rivolgono a lei a esprimerlo attraverso un libro, aiutandole a trovare le parole, le immagini, i documenti, accompagnandole fino alla stampa. Cura per Più Notizie una rubrica di libri sul territorio. Ha da poco realizzato il suo “sogno nel cassetto” ovvero curare una collana dedicata alle autobiografie. Per La Rilegatrice, marchio editoriale della casa editrice White Line di Faenza, cura due collane di significative storie di vita vera, valori, insegnamenti: Taccuini autobiografici, e Taccuini d’artista (dedicata a tutti coloro che creano per professione). Con esse vuole creare una grande famiglia di autori che desiderano condividere le loro esperienze di vita.

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