«Il Festival del Cinema di Venezia è una vetrina importante per registi, attori, opere emergenti e non, che lasciano sempre un grande segno negli spettatori. Alla visione è seguito un dibattito interessante sul tema degli abusi e mi sono potuta esprimere in merito al ruolo che ho interpretato nell’opera, quello della protagonista Adele, ringraziando per la grande opportunità di calarmi in un ruolo così delicato. Se andrà a smuovere le coscienze dei più giovani per me, ma anche per la regista, è un grande traguardo».“Uruguay” affronta un tema di grande attualità come gli abusi sulle donne. Vuoi parlarcene? Cosa ha rappresentato per te, giovane donna, portarlo sugli schermi?
«Calarmi nei panni di una vicenda simile credevo fosse qualcosa di lontano ed estraniante e ho voluto affrontarlo con il dovuto rispetto e tatto. In questo caso si è voluto sensibilizzare sul fronte della denuncia, ponendo il focus sulla difficoltà di compiere questo passo. Denunciare richiede in primis l’accettazione di quanto hai subìto e poi la forza necessaria per affrontare tutto ciò che ne consegue e che nella maggior parte dei casi è un iter tutt’altro che sereno, ma bensì molto travagliato. Spero di poter continuare la mia carriera affrontando ruoli che possano in un qualche modo aiutare le persone o quantomeno fare riflettere su tematiche importanti. In questo, “Uruguay” mi ha aperto gli occhi su tante cose».Tu sei nata a Ravenna ma vivi a Bologna e il tuo lavoro ti porta in giro per l’Italia e all’estero. Qual è il tuo legame con la tua città?
«Ravenna è il fulcro della mia vita poiché tutto è nato in questa città dai primi esordi teatrali. Attualmente ho diversi legami anche professionali qui e quando mi muovo per l’Italia considero sempre Ravenna come mio domicilio e punto di partenza. La mia famiglia si divide tra Ravenna e Faenza, quindi in generale il legame con la Romagna è forte. Legame rafforzatosi soprattutto dopo essere approdata a Bologna e tornata qua e poi dopo aver interpretato Anita Garibaldi, morta in queste terre».[vc_single_image image=”21146″ img_size=”full”]Quali sono i tuoi prossimi impegni artistici?
«Nel mese di ottobre girerò due film: uno è un cortometraggio, seconda opera del regista Giulio Manicardi, che mi vedrà protagonista di una vicenda horror/drammatica che ha come tematica i social e le loro degenerazioni. La produzione è Aleo Film, nuovissima realtà cinematografica di Bologna che è stata inaugurata il 10 settembre. L’altro film a cui prenderò parte, “The Mariana’s Web”, sempre sul genere horror, sarà girato in lingua inglese perché destinato alla distribuzione estera. La regia è di Marco Calvise e il protagonista sarà Ruben Maria Soriquez, attore italo-filippino già vincitore di numerosi premi all’estero. Sarà un autunno intenso!»
A un anno dalla terribile sera del 18 maggio, quando è arrivata l'acqua fino a 1 metro e mezzo di…
La finale di Coppa Italia A2 è in programma oggi, 12 maggio, al palasport di Cuneo, alle 17.30.
A essere immortalata nella notte anche Marina di Ravenna attraverso la foto di Martina Gambi, uno spettacolo unico.
L'opel, che ha concluso la sua corsa nel fosso risulta completamenti distrutta a causa di cappottamento.
Da più di 6 anni il figlio userebbe atteggiamenti violenti nei confronti della madre, comportamenti intensificatisi negli ultimi tempi.
Il progetto di ristrutturazione ha riguardato gli ex locali di fisioterapia dell’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna