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Accordo fra Faenza e Bizen per la promozione culturale delle città della ceramica

Nella giornata di giovedì una delegazione della cittadina giapponese di Bizen ha fatto visita a Faenza. La città dell’estremo oriente, conosciuta anche come ‘Villaggio della ceramica Bizen’, che fa parte della prefettura di Okayama, nella regione Chugoku del Giappone, ha un’importante tradizione ceramica con uno stile fortemente riconoscibile. In questa città, dove gli artisti hanno vissuto e lavorato da secoli, si trovano moltissimi studi, negozi, laboratori e tanti sono gli eventi per mantenere viva l’arte artigianale tradizionale famosa in tutto il mondo.

 

La delegazione, composta da Kenichiro Hamada presidente dell’organizzazione Kitamaebune, da Asami Shigeru e Kenzo Inada della medesima organizzazione, dal sindaco di Bizen, Takeshi Yoshimura, da Nobuyoshi Oiwa, direttore della cultura e del turismo della città giapponese, e da Etsuro Ninomiya, consigliere della delegazione, si trova in visita in Romagna, nell’ambito del ponte culturale che da sempre unisce Ravenna, Faenza e il Giappone, mantenuto ben saldo anche grazie alla manifestazione ‘Ottobre Giapponese’. Gli ospiti a Faenza hanno avuto modo di visitare la città e le sue istituzioni culturali, tra le quali anche il Museo internazionale delle ceramiche.

 

Momento centrale della giornata la visite a Palazzo Manfredi dove la delegazione è stata ricevuta dal sindaco Massimo Isola. Nel corso dell’incontro il sindaco Takeshi Yoshimura e il primo cittadino faentino, Massimo Isola, hanno sottoscritto un patto di collaborazione per la promozione e lo sviluppo delle relazioni internazionali in ambito ceramico.

 

“La città di Bizen -spiega il sindaco Massimo Isola– è una delle più importanti realtà ceramiche dell’estremo oriente e una delle capitali della produzione di porcellane del Giappone. Durante l’incontro è stato sottoscritto un patto di collaborazione per la promozione e lo sviluppo delle relazioni internazionali in ambito ceramico attraverso il quale potremo rafforzare e stimolare lo scambio di residenze di artigiani e artisti coinvolgendo il sistema produttivo e soprattutto il sistema della formazione. Dalla città giapponese è infatti emersa la volontà di ospitare loro ceramisti a Faenza per intraprendere percorsi di aggiornamento formativo. È indubbiamente una bella opportunità che si inserisce all’interno delle nostre relazioni tra Faenza e il sistema ceramico giapponese incardinato sul gemellaggio con la città di Toki ma che si sviluppa in molteplici direzioni. Questo di oggi è un ulteriore passo in avanti delle relazioni internazionali che da sempre contraddistinguono Faenza”.

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