La mostra resterà aperta fino al 3 luglio. In esposizione ci sono opere che, attraverso diversi linguaggi (fotografie, video, sculture, installazioni, pitture), indagano e raccontano l’idea di cambiamento e dello scorrere del giorno e della notte, delle stagioni, delle epoche, dei secoli e della quotidianità nelle sue più diverse sfaccettature.
Casa Baldassarri, che ha partecipato come parte della giuria nella selezione del progetto vincitore esposto a Dart Villa Verlicchi di Lavezzola, si è riservata di assegnare la menzione speciale al progetto curatoriale proposto da Innesto | Spazi di Ricerca offrendo i propri spazi al team curatoriale scelto. Il progetto è stato tagliato e ricucito ad hoc dalle curatrici Giorgia Bergantin, Sabrina Losenno, Beatrice Marotta e Marta Mazzoni per essere inserito all’interno di un edificio residenziale, parzialmente arredato, dei primi anni Sessanta a Bagnacavallo.
«Tematiche tanto attuali – osservano gli organizzatori –quanto insite e radicate nella vita di ognuno di noi quali il tempo ed il legame dell’uomo con la propria terra costituiscono l’essenza di “Circa 7 miliardi di anni”. Le opere degli artisti sono riunite in un luogo connotato da un forte legame storico e sociale con il territorio circostante: si tratta di uno spazio domestico disabitato da anni ma che trattiene ancora i segni del suo passato animato. Presenti e leggibili sono alcune tracce delle vite che l’hanno percorsa, attraverso le pareti, i buchi sui muri, la boiserie in abete, la particolare carta da parati anni Sessanta.»
Il progetto curatoriale desidera raccontare attraverso le opere di Martina Biolo, Alessandra Dragoni, Alice Mestriner & Ahad Moslemi e di Jacopo Naccarato, la vicinanza dell’uomo alla terra, intesa come luogo di nascita e di appartenenza. «Lo stato naturale, quotidiano, indispensabile e scontato, di vivere un luogo, di abitare una porzione di terra, caratterizza il processo di crescita dell’uomo, che a sua volta permette a quello spazio dimenticato di continuare a sopravvivere ed evolversi. Il titolo “Circa 7 miliardi di anni” – spiegano ancora gli organizzatori – riflette sul concetto di tempo che l’uomo ancora ha a disposizione per prendersi cura della terra: si ipotizza infatti che tra circa sette miliardi di anni la superficie terrestre sarà completamente assorbita dal sole e la maggior parte della vita (se non tutta) sarà estinta. Da questa riflessione si è partiti per dare vita alla mostra.»
La mostra sarà visitabile fino al 3 luglio il sabato e la domenica dalle 18 alle 20 e nei giorni feriali su appuntamento. Per informazioni e visite guidate: 340 0748203 / 338 1047416.[vc_gallery interval=”3″ images=”13377,13378,13379,13381,13382″ img_size=”full”]
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