22 Dic 2023 17:49 - Cervia
Ex Farmografica di Cervia, richiesto un tavolo di crisi al ministero dopo i licenziamenti collettivi
Per l'assessore regionale Vincenzo Colla, il comportamento della società austriaca Mayer-Melnhof Packaging è "inaccettabile e irrispettoso".
di Redazione
Nuova giornata calda per l’ex Farmogrfica di Cervia. «Il comportamento tenuto oggi dalla dirigenza della società austriaca Mayer-Melnhof Packaging è inaccettabile e irrispettoso verso le istituzioni e la comunità dell’Emilia-Romagna. Di fronte al rifiuto di sospendere le procedure di licenziamento chiederemo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy di convocare nei prossimi giorni un tavolo di crisi per trovare una soluzione che consenta la continuità produttiva e la salvaguardia occupazionale dello stabilimento ex Farmografica di Cervia».
È quanto ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, al termine del tavolo di crisi convocato questa mattina (venerdì 22 dicembre) dal prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa, cui hanno partecipato anche l’assessore regionale alla Mobilità e Trasporti Andrea Corsini, il presidente della Provincia di Ravenna Michele de Pascale, il sindaco di Cervia Massimo Medri, i rappresentanti della società MM Packaging Italy, il presidente della società Focaccia Group, interessata a rilevare lo stabilimento, e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria e Rsu aziendale.
«Una procedura di cessata attività a tre giorni dal Natale nella nostra regione non si era mai vista – ha denunciato l’assessore Colla-. Ho chiesto all’amministratore delegato Andreas Koppitz di sospendere la procedura di licenziamento, come era stato assicurato nel corso dell’ultimo incontro del 14 dicembre. Purtroppo, la società non ha accolto la nostra richiesta, pur assicurando la volontà di gestire positivamente il passaggio al nuovo acquirente. Il Ministero, che ho contattato per trovare una risposta a questa crisi, è disponibile a convocare presto un incontro e accompagnare una soluzione».
«Si può certamente intervenire dentro una crisi – ha concluso Colla – ma la trasparenza nei rapporti è un presupposto fondamentale di rispetto istituzionale che oggi non ho visto. Mi auguro che la proprietà austriaca dimostri responsabilità per consentire una gestione ordinata del percorso, così come si stanno dimostrando responsabili le Istituzioni, le organizzazioni sindacali e i lavoratori, che ringrazio per quanto stanno facendo».
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