“Capanni in erbe palustri” a cura di Emilio Roberto Agostinelli

per la nostra rubrica assaggi di libri

È un libro accurato, ricco di approfondimenti, di fotografie e disegni. Il curatore Emilio Roberto Agostinelli scrive: «Oggetto del presente lavoro sono i capanni (in erbe) palustri, nell’idioma ravennate semplicemente capén. La specificazione palustri è infatti esigenza tutta terminologica: costituiti interamente o quasi da fibre vegetali tratte dalle valli o specchi acquei retrodunali che caratterizzano questa parte della c.d. Bassa Romagna, vanno distinti dai più numerosi capanni da pesca… era importante che essi fossero subito studiati negli esemplari ancora presenti, al fine della necessaria salvaguardia tesa alla trasmissione verso le future generazioni».La pubblicazione permette di riconoscerli. Sì, ho usato questo termine perché spesso non ci accorgiamo delle meraviglie ricche di storia che ci circondano se qualcuno non le identifica e non ci fa capire pienamente il loro significato. Significato, valenza per chi le ha costruite e per come sono state costruite.[vc_single_image image=”16361″ img_size=”full”]«La consapevolezza delle qualità prestazionali dei componenti come ad esempio la canna comune di fiume, il salice, la cannuccia palustre, il castagno e altre fibre naturali, come la paglia o il lino o la canapa, fino all’argilla e al cotto, che come caratteristiche di igrocospicità, traspirabilità diffusività e accumulo energetico, coibenza e salubrità nel loro utilizzo ne fanno materiali dalle caratteristiche imbattibili e talvolta solo imitate dai materiali di sintesi- petrol chimica»Valenza per i romagnoli: «I capén sono la Romagna!».

 

Il testo, stampato da Longo Editore Ravenna, è stato realizzato grazie sostegno del Rotary Club Ravenna.[vc_single_image image=”6938″ img_size=”medium”]

GIULIA REINA

Giulia Reina è curatrice editoriale. È convinta che non sia necessario essere uno scrittore per essere autore di un bellissimo libro, ma avere nel cuore un messaggio da esprimere. Aiuta le persone che si rivolgono a lei a esprimerlo attraverso un libro, aiutandole a trovare le parole, le immagini, i documenti, accompagnandole fino alla stampa. Cura per Più Notizie una rubrica di libri sul territorio. Ha da poco realizzato il suo “sogno nel cassetto” ovvero curare una collana dedicata alle autobiografie. Per La Rilegatrice, marchio editoriale della casa editrice White Line di Faenza, cura due collane di significative storie di vita vera, valori, insegnamenti: Taccuini autobiografici, e Taccuini d’artista (dedicata a tutti coloro che creano per professione). Con esse vuole creare una grande famiglia di autori che desiderano condividere le loro esperienze di vita.

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