L’arte merita di essere celebrata in tutte le sue forme, dal mosaico alla fotografia, passando per quadri e istallazioni di ogni genere. Ravenna e il suo territorio sono ricche di artisti e opere d’arte che attendono solo di essere scoperte. Ecco perchè ogni mese vi proponiamo 10 mostre da vedere a Ravenna e dintorni.
Attraverso 180 fotografie la mostra “Exodus – Umanità in cammino“, a cura da Lélia Wanick Salgado, racconta l’esodo di intere popolazioni e le condizioni di profughi o migranti. Sono cinque le sezioni della mostra: “Migranti e profughi: l’istinto di sopravvivenza”, “La tragedia africana: un continente alla deriva”, “L’America latina: esodo rurale, disordine urbano”, “Asia: il nuovo volto urbano del mondo”. Chiude una sala dedicata ai ritratti di bambini.
Fino al 2 giugno 2024 al Mar
Fondazione Sabe per l’arte presenta “Italia Revisited #1.Campionario per immagini“, mostra fotografica personale di Massimo Baldini, a cura di Claudio Marra. Alla metà degli anni Ottanta, il “Viaggio in Italia” dei fotografi capitanati da Luigi Ghirri ha rivoluzionato l’iconografia del paesaggio nel nostro paese, liberandola dal vecchio modello-cartolina. Trascorso un quarantennio, siamo di fronte a una nuova radicale trasformazione, caratterizzata dalla pervasività della produzione e dalla commistione di scenari eterogenei.
Fino al 30 giugno a Sabe per l’Arte. Giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 16 alle 19. Ingresso libero..
Per celebrare l’opera dell’artista Panos Tsolakos, celebre artista ceramista originario della grecia ma di adozione faentina, scomparso lo scorso 27 febbraio, il MIC di Faenza, il Liceo Torricelli Ballardini-indirizzo artistico, CNA Formazione Emilia Romagna, ISIA FAenza e Museo Carlo Zauli Faenza gli dedicano una serie di mostre ed eventi.
Fino al 16 giugno 2024 al MIC di Faenza
La mostra raccoglie numerosi cartoni per il mosaico realizzati da Renato Signorini e dalla sua bottega che sono parte dell’archivio che gli eredi hanno generosamente voluto donare all’Accademia di Belle Arti Statale di Ravenna, di cui Renato Signorini è stato prima allievo, poi docente, infine direttore della Scuola del Mosaico dal 1934 al 1976. I cartoni musivi, sono documenti della storia del mosaico pensati non solo per riprodurre le antiche iconografie, ma con l’esigenza di documentare il mosaico.
Fino al 2 giugno al MAR
Approda a Cervia lo street artist Banksy con alcune vere e proprie immagini simbolo della sua produzione: tra queste una particolarissima versione di Love is in the Air (Flower Thrower), l’ormai famosissimo “lanciatore di fiori”, simbolo di una rivoluzione antimilitarista che capovolge il senso comune della guerriglia urbana o Girl with Balloon, la “bambina con il palloncino”
Fino al 2 giugno, al Magazzino del Sale
Gio Ponti fu uno dei massimi divulgatori del Made in Italy già a partire dagli anni Venti, quando divenne direttore artistico della Richard Ginori dando il via a un rinnovamento della produzione. Alla figura di architetto, designer e intellettuale è dedicata la mostra al MIC Faenza “Gio Ponti. Ceramiche 1922-1967” a cura di Stefania Cretella.
Fino al 13 ottobre al MIC di Faenza
Un’esposizione fotografica realizzata da Giovanni Zaffagnini, che attraverso le immagini, ci racconta l’impatto travolgente che l’alluvione dello scorso anno in Romagna, ha avuto sui libri. Accartocciati, gonfi, resi illeggibili, ricoperti di fango, i volumi fotografati provengono dalla Biblioteca Comunale Manfrediana di Faenza, dalla stessa Trisi di Lugo e dalla libreria Alfabeta di Lugo e ci mostrano in uno scatto la fragilità e la resilienza della materia.
Fino al 25 maggio alla biblioteca Trisi
Le tre vite di Giovanni Pini: L’artista che ha fatto della poesia la sua cifra stilistica, l’ellenista, studioso della lingua e della cultura dell’antica Grecia, di livello internazionale, il professore di talento che, dopo l’università, insegnò greco e latino per molti anni al Liceo Classico Evangelista Torricelli di Faenza. I quadri esposti nell’allestimento sono circa un centinaio, realizzati con quattro diverse tecniche: dipinti a olio su tela e tavola, pastelli su cartone, polveri e sabbie naturali su tavola e collages su tavola.
Fino al 26 maggio nelle giornate di venerdì, sabato e domenica negli spazi espositivi della chiesa di Santa Maria dell’Angelo a Faenza.
L’artista statunitense Christian Holstad da sempre affezionato ai materiai di riuso in questa occasione si dedica alla cartapesta come un “innesco”, una suggestione che orienta la nascita e lo sviluppo di un evento espositivo che si articola in due atti indipendenti, ma intrecciati e connessi. Il primo atto, “A flutter of butterflies atop debris to reach our gentle heights”, con l’esposizione di una grande installazione inedita, “Gentle Parade”, composta da una distesa di carrelli della spesa deformati, spanciati e genuflessi, su cui fluttueranno delle farfalle in cartapesta. In questa sezione verranno inoltre esposte sculture di carta realizzate alla fine degli anni Novanta.
Fino al 30 giugno la mostra a Palazzo Sforza, nel museo civico Luigi Varoli
Questa mostra propone, attraverso l’opera di una delle più grandi illustratrici italiane, un nuovo ed ulteriore percorso che immerge nella poesia dell’immagine e svela come essa possa essere un’esperienza narrativa del tutto autonoma dal testo scritto, e altrettanto profonda ed espressiva, nella quale la biblioteca intende coinvolgere il suo pubblico di adulti e bambini, anche attraverso le molte attività organizzate a corredo dell’esposizione.
Fino al 25 maggio da martedì a sabato 15-18.30, sabato 10-13, 15-18.30 chiuso lunedì e festivi in Classense
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Dalle ore 21 di sabato 23, alle ore 21 di domenica 24 novembre