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La mostra rende omaggio a Romano Mussolini, quartogenito di Benito e Rachele, affermato jazzista e noto pittore, curata da Franco Moschi, grazie alla collaborazione con Lorenzo Nardi e alla disponibilità dell’imprenditore Claudio Amadori, patron dell’hotel Villa del Mare Spa Resort, dove è stata allestita. Il titolo della mostra è volutamente semplice ma efficace, perché con due parole sono state legate le sue due passioni di una vita.
La mostra “Intimo e Seducente” è curata da Stefano Cangini, pittore e mosaicista ex-allievo dell’Istituto d’Arte per il Mosaico Gino Severini. I suoi quadri sono dipinti su velluto, tela, cartone e carta. La tecnica utilizzata è mista; I materiali quali acrilico, olio, tempera, smalto, polvere di vetro, carboncino, inchiostro, fuliggine, spesso sono utilizzati assieme. L’utilizzo di superfici come il velluto e di colori come il nero, oro, arancio, con effetti opachi o lucidi, trasformano i quadri in “sogni alchemici”.
Fino al 15 luglio alla Galleria Dis-Ordine
La mostra Nature del pittore Ugo Pasini è composta da oltre venti opere di recente esecuzione: nature morte, genere pittorico che ha reso maggiormente noto l’artista cesenate, ma anche paesaggi collinari in alcuni casi ispirati proprio dall’ambiente naturale brisighellese. L’esposizione è rappresentata dal pittore col saper fare d’un antico miniatore, sottratta alla realtà del tempo e alla verità di spazio e luce, trasferita in stadi di placida solitudine e attonita fissità.
Tra il ’74 e l’81, un vecchio e malconcio oggetto di arredo, acquistato in un campo rom alla periferia di Milano, divenne infatti co-protagonista di un percorso fotografico che solo uno spirito visionario, tenace e ironico come quello di Roberto Masotti poteva concepire con la complicità dei suoi soggetti più famosi– da Juan Hidalgo a Philip Glass, da Luciano Berio a John Cage, da Michael Nyman a Steve Lacy, Demetrio Stratos, Brian Eno. Centoquindici i ritratti di Masotti esposti, che della musica hanno fatto la storia.
Fino al 30 settembre la Manica Lunga del Museo Nazionale di Ravenna
Il Museo ospita sotto il titolo collettivo “Love Comics” cinque ampie mostre di tavole originali di alcuni tra i più grandi nomi della scena internazionale del fumetto: due maestri scomparsi la cui opera continua ad affascinare le nuove generazioni, Andrea Pazienza e il giapponese Kazuo Kamimura, due fumettisti tra i più amati e premiati della scena contemporanea, Manuele Fior e Paolo Bacilieri, e un’esposizione che rende omaggio al brillante talento di Tuono Pettinato nel secondo anniversario della morte dell’autore. Una sesta mostra collettiva accende i riflettori sui lavori di giovani esordienti scoperti e lanciati da Coconino Press: BeneDì (Benedetta D’Incau), Silvia Righetti e Rambo Pavone, a testimonianza della vivacità e pluralità di stili e storie narrate da una nuova, brillante generazione di autori che si è appena affacciata sulla scena.
Due percorsi espositivi paralleli dedicati a due tra i più interessanti artisti della loro generazione: Takako Hirai e Sergio Policicchio. Due artisti provenienti da aree del mondo molto lontane e diverse, Giappone e Argentina, che nella città di Ravenna si formano, si incontrano, e sviluppano linguaggi originali attraverso cui interpretare il mosaico contemporaneo.
Dopo un lungo periodo dedicato alla curatela ed alla organizzazione di mostre per altri artisti, Stefania Vecchi ritorna a far “parlare” il proprio lavoro con una serie di opere realizzate appositamente nel 2023 per questa esposizione. Affronta un percorso di introspezione riguardo il subconscio più profondo e la propria intimità in cui ci parla di Ombre e di Impronte.
Un’immersione nel mondo frammentato dell’arte musiva, attraversando i fondali del disegno, della pittura e della scultura trovando una loro linea sinuosa e inafferrabile che li unisce.
Venerdì, sabato e domenica dalle 21 alle 23 alle Galleria FaroArte
Bartolini ritorna al muso con per proporre opere dipinte in gran parte su tavolozze. L’autore con il suo lavoro sa cogliere con grande maestria l’anima di luoghi suggestivi offrendo al pubblico l’opportunità di immergersi e di godere dell’atmosfera così particolare ritratta nelle tele.
La mostra dell’artista coreano Park Eun Sun presenta il lavoro scientifico dell’artista sulla In mostra per lo più installazioni, realizzate da artisti già affermati (over 35) e giovani talenti (under 35), provenienti da tutto il mondo che hanno scelto la ceramica come mezzo principale per esprimere la loro poetica. I temi trattati e affrontati sono molteplici: tematiche sociali, ambientali, chi si confronta con la propria tradizione e con l’argilla per recuperare le proprie radici o riflettere sul territorio. Alcune opere si interfacciano al pubblico richiedendo la sua partecipazione, molte altre mescolano alla ceramica altri materiali come resine, legno, fotografia.
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