La zona golenale del fiume Savio sarà allargata per migliorare la sicurezza tra Cervia e Ravenna

L'argine destro verrà spostato di 10-15 metri, per un tratto di 1200 metri dopo Castiglione di Cervia. Il sinistro sarà spostato di 20-25 m per un tratto di 500 metri

La Regione ha deciso che i lavori di ripristino sulle acque del fiume Savio non devono essere sottoposti a VIA (Valutazione di Impatto Ambientale). Il progetto punta a ripristinare l’officiosità idraulica del fiume nel tratto che va da Matellica/Cannuzzo a Savio di Ravenna e Cervia. Inoltre prevede l’adeguamento dei corpi arginali a valle degli abitati di Castiglione di Ravenna e Cervia fino alle Località Bottega della Guarniera e Villa Ragazzena, su aree precedentemente espropriate. I lavori risultano necessari a seguito dell’alluvione di maggio 2023.

Il progetto di ripristino e messa in sicurezza del fiume Savio

Il progetto prevede nel dettaglio lo spostamento dell’argine destro, per un tratto di circa 1200 metri nel comune di Cervia a valle dell‘abitato di Castiglione di Cervia, con una traslazione massima di circa 10-15 metri in esterno, su terreno demaniale, già espropriato.

Dall’altra parte del fiume è previsto spostamento dell’argine sinistro, per un tratto di circa 500 metri nel comune di Ravenna a valle dell’abitato di Castiglione di Ravenna, con una traslazione massima di circa 20-25 metri sempre su terreno demaniale già espropriato, creando la zona golenale.

La funzione principale, stando alla relazione, è quella di aumentare il volume d’invaso e, quindi, ridurre i livelli idrici di piena e facilitare lo smaltimento delle portate in transito. Secondo la Regione, «le modifiche prevedono la messa in sicurezza del corso d’acqua con una soluzione più cautelativa di quella attuale, di cui è stata dimostrata l’inefficacia durante l’alluvione del maggio 2023».

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