15 Feb 2022 10:12 - Interviste
Valeria Garroni: professionalità e specializzazione a servizio del turismo
Valeria Garroni, titolare dell’agenzia di viaggi Gap Service di Ravenna, racconta di sé, della sua attività e delle difficoltà per il suo settore causate dalla pandemia.
di Brunello Cavalli
«Ho iniziato presto a viaggiare da sola, spinta dalla curiosità di nuovi posti, nuovi incontri, nuove avventure. Tutto questo mi ha aiutato ad acquisire competenze dirette in tutti gli aspetti di un viaggio, anche le situazioni difficili che possono accadere. Poi 25 anni fa con mia madre abbiamo deciso di mettere insieme le nostre esperienze e di creare la nostra agenzia per proporre la nostra idea di turismo».Quale è stato il vostro obiettivo che avete voluto perseguire fin dall’apertura dell’agenzia?
«Siamo partite dal definire due ambiti su cui operare: i viaggi all’estero e la valorizzazione del territorio con proposte specifiche sia per aziende con richieste di viaggi incentive, sia per piccoli gruppi alla ricerca di cultura, autenticità e tipicità».Come siete cambiate in questi anni?
«L’attività si è allargata nel tempo e ci siamo specializzate negli ultimi cinque anni in una nuova tipologia di viaggio che oggi è particolarmente richiesta, ma che siamo riuscite ad intercettare agli albori. Le nostre proposte slow dedicate ad itinerari in bicicletta e enogastronomici offrono il gusto e il piacere di scoprire il nostro territorio apprezzandolo a pieno con il giusto tempo. Per offrire un prodotto di qualità abbiamo stretto collaborazioni con professionisti che il territorio lo conoscono bene e sono in grado di esaltarne gli aspetti anche meno conosciuti».[vc_single_image image=”5791″ img_size=”full” add_caption=”yes”]Che cosa vi contraddistingue sul mercato?
«Sicuramente la professionalità e l’esperienza di tanti anni sul territorio, sempre in crescita con l’instancabile voglia di rinnovarci, di proporre nuove idee. Siamo una realtà solida, ma anche molto dinamica. È proprio una nostra forma mentis, un approccio che ci appartiene e riteniamo fondamentale. Abbiamo sempre dato importanza alla personalizzazione, anche quando una volta le proposte erano più standardizzate, e non ci siamo mai fermate nel proporre soluzioni nuove, spesso sperimentandole direttamente. Mi sono sempre messa alla prova anche visitando paesi che non rientravano nei percorsi turistici classici per poter confrontarmi con realtà più lungimiranti e trovare nuove idee e buone pratiche da trasferire sul nostro territorio. Ho addirittura accettato incarichi diversi per poter conoscere tutti gli aspetti che concorrono alla buona riuscita di un viaggio. Ricordo di quando ho lavorato in aeroporto per apprendere anche la gestione dei passeggeri e di tutti gli elementi tecnici legati ai voli».Cosa ha rappresentato per voi il lungo periodo della pandemia?
«Quello dei viaggi è stato uno dei settori maggiormente colpiti con una crisi senza precedenti che ancora dura. Per agenzie viaggio e tour operator c’è stata una piccola ripresa nel 2020 e 2021, ma con un fatturato al 20 o 30% rispetto al 2019, quindi un calo fortissimo che si farà sentire a lungo. Siamo stati particolarmente colpiti dallo stop dei viaggi extra-Ue e da regole di ingresso che hanno affossato il turismo».Cosa avete fatto per affrontare questa contingenza? Come vi siete rapportati con la vostra clientela?
«Soprattutto abbiamo collaborato con i Tour Operator per adattare l’offerta di servizi alle nuove condizioni imposte da normative che peraltro cambiavano e cambiano continuamente creando disorientamento sia negli operatori sia nei loro clienti. Questi ultimi in particolare hanno ricevuto assistenza circa la validità dei voucher emessi a fronte di viaggi che si è stati costretti a rimandare».[vc_single_image image=”5642″ img_size=”full” add_caption=”yes”]Come hanno inciso questi due anni sul vostro lavoro? Pensi che cambierà? E come?
«La nostra preparazione e professionalità alla fine verrà premiata, ma ci sarà un ridimensionamento nel lavoro. Ci aspettiamo agenzie sempre più piccole e sempre più specializzate su nicchie di mercato: viaggi di nozze, gruppi e tutto ciò che è complicato da gestire in autonomia e col viaggio fai da te».Che giudizio dai dell’offerta turistica ravennate? Cosa pensi che si possa fare per la promozione della città e per agevolare l’incoming?
«Ravenna è una città splendida, ma per il turismo si fa troppo poco. Non si sfruttano pienamente tutte le grandi potenzialità di cui disponiamo. Soprattutto penso che occorra un vero coinvolgimento e coordinamento degli addetti ai lavori come guide turistiche, agenti di viaggio, esperti di marketing, albergatori».