Sono già quasi duecento i contributi assegnati ai residenti della Bassa Romagna che hanno fatto domanda per ottenere un supporto integrativo finanziato dalle donazioni ricevute dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna.
In poco più di due settimane sono state valutate le prime 240 richieste pervenute, per un ammontare complessivo di 97mila euro già assegnati, dei 500mila derivati da donazioni di privati e aziende, messi a disposizione dei cittadini residenti nei Comuni della Bassa Romagna la cui abitazione principale è stata interessata dai fenomeni alluvionali (escluse pertinenze, garage e autorimesse).
Mediamente, una trentina le domande che quotidianamente arrivano ai servizi sociali dell’Unione, che tramite una specifica commissione dedicata all’alluvione valuta i casi specifici e assegna il contributo in base a percorsi di aiuto personalizzati.
«Si tratta di piccoli aiuti finalizzati a integrare il reddito delle persone che a causa dell’alluvione si trovano in temporanea necessità di supporto – specifica il sindaco referente per le Politiche sociali, Luca Piovaccari -. Siamo consapevoli che per molti nostri concittadini non è che una goccia nel mare, ma purtroppo anche con la grande generosità che ci ha circondato, i fondi raccolti non sono sufficienti a incidere in modo significativo nel percorso di ritorno a una vita normale. Se non arriveranno supporti significativi dallo Stato, presto non saremo più in grado di sostenere la grande emergenza che il nostro territorio si è trovato da solo ad affrontare».
Il contributo si aggiunge ai Primi aiuti ai cittadini (Pac) erogati dall’Agenzia di Protezione civile, e può essere richiesto da chiunque si trovi in temporanea difficoltà economica nel sostenere le spese di ripristino di una «normale» quotidianità, quali per esempio: copertura del costo amministrativo per l’acquisto di un’auto usata; materiale scolastico; pagamento di una mensilità del mutuo dell’abitazione o del finanziamento acceso per l’acquisto di auto/cucina/lavatrice/frigorifero; pagamento di una mensilità di affitto, contributo per l’accesso ad una nuova abitazione permanente o temporanea nel caso di inagibilità.
Per richiedere il contributo è necessario prendere appuntamento con gli operatori sociali presso lo Sportello socio-educativo del proprio Comune di residenza dalle 8.30 alle 12.30.
I contributi sono assegnati sulla base di alcuni criteri di priorità quali il numero di adulti senza reddito presenti nel nucleo famigliare, il numero di figli minori o di anziani e persone disabili, nuclei monogenitoriali, reddito mensile attualmente percepito, ai quali si aggiungono quelli relativi alla caratteristica degli immobili (per esempio un’abitazione interamente collocata al piano terra, oppure dichiarata formalmente temporaneamente o permanentemente inagibile), ma sono svincolati dall’Isee poiché si differenziano dai tradizionali percorsi di accompagnamento sociale che gli enti erogano in via ordinaria.
Le liquidazioni dei contributi concessi sono pressoché immediate, poiché gestiti direttamente dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna.
«Il tempo è un fattore determinante in situazioni drammatiche come queste – prosegue Piovaccari -. l’Italia si è mobilitata per venirci in aiuto nelle prima settimane, ma a distanza di mesi e senza certezze per il futuro è impossibile ripartire. Per quanto dipende da noi, ce la stiamo mettendo tutta per dare risposte celeri e concrete, mi sento davvero di ringraziare a nome di tutti i sindaci il personale dei servizi sociali per il prezioso lavoro di ascolto e supporto che stanno affrontando, e di tutti gli uffici dell’Unione e dei Comuni che stanno cercando di fare il possibile per non perdere neanche un minuto nella gestione di queste moli enormi di procedure che sono piovute addosso ai nostri Comuni».
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