Apre giovedì 16 marzo in Classense la mostra “L’arte di Romolo Conti”, il Capo Ingegnere del Comune di Ravenna fra le bonifiche del territorio e i lavori alla Tomba di Dante“, che sarà visitabile fino a sabato 8 aprile.
Alle 17 si terrà la prima delle visite guidate già programmate, tenuta dalla curatrice Claudia Foschini, responsabile dell’Archivio storico comunale.
L’ esposizione è dedicata alla vita e all’opera di Romolo Conti (1832-1908), che ebbe parte importantissima nei lavori per la città di Ravenna e il territorio ravennate nella seconda metà del XIX secolo.
Questa mostra si propone di illustrare una piccola parte dell’ enorme opera svolta da Conti come progettista di palazzi su commissioni private, come ingegnere del Genio Civile e poi Capo Ingegnere del Comune, così come idrostatico, studioso di agronomia e biografo.
La mostra ha come obiettivo non solo di dare un saggio delle vaste competenze dell’ingegnere, faentino di nascita e ravennate d’adozione, ma anche di proporre spunti di studio e ricerca su Conti e sulla Ravenna tra fine Ottocento e inizio Novecento.
Sono in mostra i documenti dell’Archivio storico comunale – in questo caso soprattutto i progetti di Romolo Conti – assieme ad opere a stampa e manoscritte conservate nei fondi della biblioteca Classense, in un intreccio inscindibile di percorsi di ricerca e memoria.
Il percorso si sviluppa nelle sezioni dedicate alle notizie sulla sua vita, alle opere giovanili, ai lavori per la sistemazione della zona dantesca e alla scoperta delle ossa di Dante e prosegue con i lavori per il completamento della Darsena, con il progetto del cimitero monumentale di Ravenna, con le bonifiche e le pinete e con numerose altre imprese nel territorio comunale.
La conservazione e la messa a reddito delle pinete furono argomenti ai quali Conti dedicò uno dei suoi testi e si inseriscono in un altro suo ambito di competenza, quello degli studi sull’agricoltura e sulle bonifiche.
Proprio per le sue competenze in campo agronomico nel luglio del 1899 fu il primo presidente del Consorzio Agrario Cooperativo ravennate, che aveva lo scopo di favorire l’acquisto e la distribuzione di beni materiali e di strumenti per i soci e conseguentemente di favorire lo sviluppo di tecniche agronomiche innovative e più produttive.
La questione dei terreni comunali e delle pinete sono un aspetto imprescindibile del territorio ravennate di quegli anni, e infatti la gestione delle pinete diventerà presto oggetto dell’interesse di altre importanti personalità come Luigi Rava, al quale Conti era legato da parentela, e Corrado Ricci. E infatti sia Rava che Ricci conservano nelle loro biblioteche le opere di Romolo Conti.
Lo stesso Ricci intrattenne con Romolo Conti una trentennale, proficua corrispondenza sulle questioni ravennati e sulle attività dell’Accademia di Belle Arti, di cui il capo ingegnere fu segretario e animatore per diversi anni.
Alla mostra si associano anche un ricco percorso virtuale, visitabile sul sito https://www.classense.ra.it/romoloconti/, e un catalogo, in vendita nel bookshop della biblioteca.
Visite guidate su prenotazione 16, 18, 25 marzo e 4 aprile, telefonando allo 0544.482112.
Orari: lunedì 14 – 19, da martedì a sabato 9 – 18.30; chiuso domenica, lunedì mattina e festivi.
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