Una conferenza dedicata alle donne e il Risorgimento alla Casa Matha

Sabato 23 novembre, alle 17, nell’Aula magna della Casa Matha, la Fondazione Ravenna Risorgimento ha organizzato una conferenza dal titolo La storia delle donne in Italia. Dal Risorgimento alla Costituente: un cantiere aperto.

Dopo i saluti del Primo Massaro, Massimo Bozzano, e l’introduzione del Presidente della Fondazione Ravenna Risorgimento, Eugenio Fusignani, la consigliera della Fondazione Ravenna Risorgimento, Fulvia Missiroli, da tempo studiosa della storia delle donne del Risorgimento, converserà sul tema con Lidia Pupilli e con Marco Severini.

Lidia Pupilli

Lidia Pupilli, PhD in Storia dell’età contemporanea nei secoli XIX e XX (Luiss Guido Carli) e cultrice al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata, si occupa di storia politica dell’Otto e del Novecento e di storia delle donne. Docente nella scuola secondaria, è direttrice scientifica dell’associazione di Storia Contemporanea. Per Marsilio ha curato, insieme a Marco Severini, il volume collettaneo Dodici passi nella storia. Le tappe dell’emancipazione femminile (2016) e ha pubblicato la monografia Intellettuale nel regime. L’altra vita di Romolo Murri (2019).

Marco Severini

Marco Severini insegna Storia dell’Italia contemporanea al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata. È autore di numerose pubblicazioni che vertono, principalmente, sulla storia politica, sulla storia delle donne e su quella odeporica. Con Marsilio ha pubblicato sedici volumi, sette come autore (da La rete dei notabili, 1998, a Giulia, la prima donna, 2017) e nove come curatore (l’ultimo, Viaggiare nel mondo in guerra, 1939-1945, 2019).

La conferenza prende spunto dal volume Le fratture della memoria. Storia dalle donne in Italia dal 1848 ai nostri giorni, pubblicato con Marsilio editore nel 2023.     

L’opera ricostruisce gli ultimi 175 anni di storia delle italiane nella consapevolezza di quanto sia stato lungo, complesso e frastagliato il cammino che le ha portate nella vita pubblica e verso la modernità. Il libro adotta un linguaggio piano e lineare e alterna analisi a sintesi, approccio biografico-prosopografico a riflessioni storiografiche, considera il peso della tradizione e l’importanza delle trasformazioni.

Uno spazio particolare viene assegnato ai principali frangenti di cesura nel lungo cammino dell’emancipazione e dell’identità femminile. Senza perdere di vista l’intento di una ricostruzione d’insieme, l’opera si sofferma sulle donne, sulle vicende e sugli eventi dimenticati, sulle fratture della memoria e sul rapporto tra quest’ultima e la storia: un rapporto osmotico, essenziale per chi cerca nella conoscenza del passato utili chiavi di lettura per il presente.

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