Un teatro democratico all’Alighieri con “Marat/Sade: le due rivoluzioni”

Gli attori e le attrici diversamente abili del progetto “Il teatro è differenza” di Ravenna e i partecipanti della non-scuola del Teatro delle Albe in scena domani alle 21

Manicomio di Charenton, epoca napoleonica: i pazienti detenuti allestiscono una rappresentazione teatrale sull’assassinio di Jean Paul Marat; a guidarli, il Marchese de Sade. È questo il gesto, rivoluzionario e poetico, al centro del testo di Peter Weiss a cui è liberamente ispirato “Marat/Sade: le due rivoluzioni”, una nuova produzione di Ravenna Festival e Nerval Teatro che debutta giovedì 29 giugno, alle 21 al Teatro Alighieri.

Una scena democratica

La crisi dell’Ancien Régime e il suo disfarsi nella Rivoluzione Francese sono cristallizzati nel confronto fra la dissacrante anarchia del Marchese e l’ideale utopico dell’intellettuale Marat. Alla regia Maurizio Lupinelli, che ha ideato lo spettacolo con Elisa Pol, mentre il testo è di Eugenio Sideri. E in scena? Accanto a Lupinelli e Pol, ci sono Marco Cavalcoli (già Premio Ubu 2022), Davide Falbo, Carlo Garavini, Miriam Russo, ma anche gli attori e le attrici diversamente abili del progetto “Il teatro è differenza” di Ravenna e i partecipanti della non-scuola del Teatro delle Albe. Per dare vita, con quasi cinquanta interpreti, a uno spazio scenico veramente democratico, in un ribaltamento continuo tra potere e libertà, ferocia e grottesco, mettendo in cortocircuito il binomio malattia e reclusione, detenzione e libertà.

«Per me la scena deve essere un luogo in cui lasciarsi attraversare dal perturbante – spiega Maurizio Lupinelli – deve dire ciò che non si può dire, deve mostrare la verità, deve avere l’urgenza della rivelazione, di rovesciamenti, piani continui tra realtà e finzione e viceversa, visti dagli occhi di queste persone speciali, con le loro voci che sembrano provenire da altri mondi, con i loro corpi vivi e poetici, in una drammaturgia che possa proiettare sulla scena il proprio vissuto anche personale, carico di ricordi ed emozioni».

L’idea del progetto

Gli attori diversamente abili del Laboratorio sono i pazienti del manicomio che, con il permesso del direttore, si dispongono a mettere in scena il dramma. Così l’azione scenica si svolge su due livelli: da una parte il dramma dell’assassinio di Marat, dall’altra le continue interruzioni e i battibecchi tra gli attori, il regista de Sade e il direttore del manicomio.

Incorporando elementi caratteristici del teatro di Artaud e Brecht, il dramma che Peter Weiss creò nel 1963 (il debutto in scena fu nella primavera del ’64, in un teatro della Berlino Ovest) porta in scena lotta di classe e sofferenza universale, interrogandosi – e interrogandoci – sulla vera natura del concetti di rivoluzione: è una trasformazione della società o un percorso interiore? La prima ispirazione di Marat/Sade di Nerval Teatro arriva da lontano; dal 2007, per essere esatti, anno in cui Maurizio Lupinelli realizza Marat, inaugurando il Laboratorio Permanente di Rosignano Marittimo, in provincia di Livorno, come esperienza di inclusione sociale attraverso il teatro. Nel 2019, con il laboratorio “Il teatro è differenza”,un’analoga progettualità è stata adottata a Ravenna, in stretta collaborazione l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune e coinvolgendo gli utenti delle cooperative sociali La Pieve, San Vitale e Selenia. Nell’arco di quattro anni è nata una vera e propria compagnia, per la quale Marat/Sade è il battesimo sulla scena.

Nerval Teatro

Nerval Teatro, fondata da Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol, intreccia l’attenzione per la drammaturgia contemporanea a un percorso artistico con persone che vivono situazioni di marginalità sociale. Nell’ambito della residenza artistica presso Fondazione Armunia Castello Pasquini, cura il Laboratorio Permanente dedicato ai linguaggi del teatro con persone diversamente abili di Rosignano Marittimo. Oltre al già citato Marat, la compagnia ha presentato Amleto! Ovvero l’incontro mancato, il pasoliniano Che cosa sono le nuvole, il focus su Beckett composto da AttraversamentiWinnie e Sinfonia Beckettiana (2015-2018). Lo spettacolo DOPPELGÄNGER/Chi incontra il suo doppio muore, realizzato a quattro mani con la compagnia Abbondanza/Bertoni, si è aggiudicato il Premio Ubu 2021 come Miglior Spettacolo di Danza 2021.

Info

Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org

Biglietti: posto unico numerato 15 Euro (ridotto 12 Euro); under 18: 5 Euro

Carnet Open (min. 4 spettacoli) -15% sul prezzo dei biglietti

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