“Tuttiinbarcabili”: la veleggiata solidale e sociale all’insegna dell’inclusione totale

Alle 9 del 25 maggio, piazza Dora Markus a Marina di Ravenna si presentava pienissima. Erano tutti pronti per “Tuttiinbarcabili” l’evento organizzato da Marinando Ravenna. Oltre 200 Partecipanti normodotati e con diverse disabilità che ieri, grazie alla caparbietà dell’associazione, ha permesso di vedere in mare tante vele alzate ma soprattutto la conferma che l’impossibile a volte non esiste.

Gli armatori del circolo velico con il supporto dei volontari di Marinando hanno potuto imbarcare giovani e meno giovani con diverse disabilità, anche in carrozzina, nelle loro imbarcazioni e si sono cimentati in una piccola competizione scandita da diversi giri di boa. Vento interessante, mare perfetto, sole a giuste dosi, divertimento e coinvolgimento al massimo, possiamo dire che il tempo ha assecondato l’entusiasmo. 

La veleggiata si è conclusa con un bellissimo pranzo conviviale presso la piazza di Marina di Ravenna, un momento di scambio e confronti in amicizia. Il grande potere di queste manifestazioni sportive è far emergere una pro socialità costruttiva e il valore dell’inclusione totale che mette ciascuno di noi sullo stesso livello. 

La presentazione del progetto “Pronti a salpare”

Nel pomeriggio in presenza delle autorità è stata consegnata la nuova imbarcazione Hansa 303 generosamente donata dai Lions Club di Ravenna San Marino, Cervia, Cesenatico e Milano Marittima. 

I LIons Club sempre sensibili alle esigenze espresse da Marinando hanno partecipato in schieramento completo all’iniziativa , offrendo anche premi per i partecipanti alla veleggiata. 

L’occasione è stata sfruttata per il lancio di un nuovo progetto “Pronti a salpare”. L’iniziativa, ha spiegato Sante Ghirardi, presidente di Marinando, vede al fianco dell’associazione , l’Istituto Ortopedico Rizzoli, Uniamo Federazione Italiana Malattie Rare – FIMR, lo IOR e la pubblica assistenza Paolina di Imola. 

Lo studio della Veloterapia

L’obiettivo di questa sperimentazione pilota è l’analisi dei beatici sulla salute dello sport in vela o “Veloterapia”. Uno studio che analizza gli effetti benefici che la vela ha sui pazienti per comprendere se, questo tipo di terapia, può essere individuata come ergoterapia per pazienti con malattie rare scheletriche. 

I benefici su altri fronti di questa attività sono tantissimi, Marinando Ravenna ha collezionato successi e traguardi importanti in merito non solo alle disabilità fisiche, ma anche psicologiche, e nelle pratiche riabilitative post operatorie di soggetti sensibili. 

La “Veloterapia” va individuata come attività che, attraverso il divertimento e il piacere, costituisce anche una possibilità di riabilitazione fisioterapica che di conseguenza sviluppa benefici dal punto di vista fisico e non solo. 

I soggetti che si sono offerti di partecipare alla sperimentazione sono stati individuati da Uniamo la federazione italiana malattie rare. Sono definite “rare” quelle malattie che colpiscono un numero ristretto di persone e si configurano come condizioni debilitanti a carattere cronico. Secondo le stime dell’OMS, nel Mondo, gli individui con diagnosi di malattia rara sono circa 300 milioni, in Europa tra i 27 e i 36 milioni e in Italia fra 2,1 e 3,5 milioni con evidenti ripercussioni sia a livello individuale che comunitario impattando non solo sulla persona affetta, ma coinvolgendo anche dalle sue reti di riferimento fino al sistema sociale e assistenziale nel suo insieme. 

Al fine di fronteggiare le criticità scaturite dalla rarità di tali patologie, sono stati messi in atto a livello comunitario e nazionale una serie di provvedimenti, con l’obiettivo di favorire la realizzazione di percorsi clinico-diagnostici-trattamentali adeguati. 

Il progetto Adventure Therapy

Figura portante del progetto è il Dottor Luca Sangiorgi dell’Istituto Rizzoli di Bologna che in sinergia con Marinando Ravenna gestisce la regia di questo straordinario progetto di Adventure Therapy. 

L’Adventure Therapy è una terapia esperienziale che, grazie al suo approccio innovativo basato sull’esposizione alla natura (mare) dei partecipanti, si è rivelato nel corso degli anni un trattamento efficace per migliorare l’autostima, l’autonomia e le capacità relazionali di persone rese fragili da malattie rare, croniche e disabilità. L’interazione fra individuo, gruppo e natura favorisce la sperimentazione del proprio concetto di sé come parte di una riabilitazione complessiva fisica, cognitiva, emotiva o sociale. 

La letteratura conferma, infatti, la validità di processi avventurosi, emotivamente significativi, costruiti in un contesto ludico relazionale intenso, sullo stato di benessere fisico e mentale dei partecipanti, soprattutto in pazienti con malattie croniche, genetiche, metaboliche e oncologiche. 

La sperimentazione si avvierà lunedì 27 maggio e concluderà il venerdì 31. I Dati della sperimentazione verranno elaborati e comunicati entro la fine dell’estate. 

I soggetti coinvolti

Marinando Ravenna ODV e Marinando 2.0 aps Asd è una associazione di volontariato, aderente all’UVS (Unione Italiana Vela Solidale), che ha lo scopo di migliorare la qualità di vita individuale attraverso il mare e la navigazione a vela, promuovendo progetti inclusivi e accessibili. La barca a vela e la navigazione diventano il mezzo, per raggiungere obiettivi “educativi, riabilitativi e relazionali”. 

L’Istituto Ortopedico Rizzoli, o IOR, è un Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS), ovvero un ospedale a cui il Ministero della Salute ha affidato anche compiti di ricerca. Esso ha sede a Bologna e oltre ad essere un centro di eccellenza per l’ortopedia e la traumatologia, è anche la clinica ortopedica universitaria della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna. Secondo la rivista americana Newsweek, lo IOR è il quinto miglior ospedale ortopedico nel mondo, il primo in Italia