«Mi chiamo Ricci Alan residente a Traversara nel comune di Bagnacavallo, la mia segnalazione riguarda alberi rimossi dal letto del fiume Lamone, poco dopo la seconda alluvione, e accatastati sempre all’interno degli argini a pochi metri dall’acqua. La catasta di tronchi sull’argine del Lamone a cui mi riferisco è ancora presente e facilmente visibile dal ponte di via Albergone dal lato di Boncellino.»
«Dal 30 agosto porto avanti la segnalazione al mio comune di residenza, che si è mobilitato in mio aiuto chiedendo informazioni e che purtroppo ad oggi non ha ancora ricevuto risposte».
«Nulla da dire su come è stato svolto il lavoro se non fosse che sono mesi che quella catasta si trova lì (da molto prima della mia segnalazione del 30 agosto) e mi chiedo cosa potrebbe accadere in caso di una nuova piena del fiume, causata da nuove piogge. Considerando la stagione in cui stiamo entrando e che le allerte meteo pubblicate nella Bassa Romagna non sono rare, mi viene da pensare che fino ad ora siamo stati estremamente fortunati».
«Il fatto che la catasta si trovi lì non mi rassicura, perché ricordo che sono bastati pochi giorni per creare non una ma ben due alluvioni causate dalle piene dei fiumi, a mio avviso ogni giorno che passa è un giorno di troppo considerato la imprevedibilità delle condizioni meteo».
«Se si sapeva già che sarebbe stato necessario così tanto tempo per gestire questi lavori non si poteva radunare gli alberi abbattuti fuori dagli argini invece che al suo interno?».
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