Con i Jedbalak, domani a Marina di Ravenna, Spiagge Soul si abbandona a un viaggio tra passato, presente e futuro della tradizione musicale mediterranea e mediorientale (alle 22 al Finisterre Beach). La band, guidata da Abdallah Ajerrar, rielabora infatti le tradizioni culturali del gruppo marocchino dei Gnawa proponendo un mix di sonorità la cui origine si perde nel tempo ma che si arricchisce con il bagaglio contemporaneo accumulato dai suoi componenti.
Continua così la 16esima edizione di Spiagge Soul, il festival che fino al 1° settembre porta 30 concerti nelle piazze, nelle strade e negli stabilimenti balneari della Riviera adriatica, organizzato dall’Associazione culturale Blues Eye con la compartecipazione del Comune di Ravenna e il sostegno della Regione Emilia-Romagna, di Apt Servizi e di Romagna Acque
Jedbalak utilizza elementi della grande tradizione musicale degli Gnawa del Marocco, un gruppo etnico formato dai discendenti, tra gli altri, di antichi schiavi deportati in Marocco e provenienti dall’Africa subsahariana. Ma è solo il punto di partenza per un discorso che vuole rappresentare un ponte tra passato, presente e futuro, fondendo canti la cui origine si perde nei secoli con sonorità e stili più vicini al nostro tempo.
Si miscelano così alcune straordinarie affinità tra la musica mediorientale e quella popolare del Sud Italia, inevitabili vista la storia economica e culturale che ha caratterizzato i paesi che affacciano sul bacino del Mediterraneo, con le diverse esperienze musicali che i componenti dei Jedbalak hanno maturato, creando una nuova eccitante e originale dimensione sonora, una sorta di “Moroccan’ Roll”. Antiche e nuove melodie, ritmi ipnotici, un concentrato di energia cinetica inarrestabile, che esplode coinvolgendo l’ascoltatore in un ballo estatico e liberatorio: questo è il concerto dei Jedbalak. Il gruppo nasce nel 2012 dall’incontro tra Abdallah Ajerrar e tre musicisti italiani, a Bologna, città dove egli ora risiede. Nativo di Essaouira, considerata la capitale della cultura Gnawa, Abdallah è stato da giovanissimo allievo del maestro Omar Hayat, nei cui diversi ensemble di musica tradizionale ha suonato per oltre sette anni, tenendo concerti sia in Marocco che all’estero.
Questo lungo apprendistato gli ha fornito una conoscenza quasi enciclopedica di tutto il repertorio tradizionale, di cui riesce a offrire sempre nuove e personali interpretazioni. Oltre a numerosi concerti in vari club nazionali, i Jedbalak si sono esibiti in decine di festival, hanno prodotto nel 2013 un mini Cd omonimo e pubblicato nel giugno 2017 il nuovo lavoro “Safar”. Nell’autunno del 2020 hanno pubblicato “Moroccan’ Roll” un disco live disponibile su diverse piattaforme on line. Jedbalak e Abdullah Ajerrar hanno poi partecipato alla compilation “Gnawa Rumi”, che racchiude brani di diversi musicisti marocchini emigrati e residenti in Italia. Il cd è stato pubblicato nel giugno 2022.
Spiagge Soul continua all’alba di domenica 28, alle 6, col polistrumentista argentino Don Hilario, seguito da Del Barrio “Metalizado”. Poi si passa a G & The Doctors (mercoledì 31), Sam Paglia e Lollo y la Banda (domenica 4 agosto), le voci possenti di Lakeetra Knowles (7 agosto) e Ariane Diakite (9 agosto), il progetto tropical-cantautorale di Tai Paz (11 agosto) e i The Bonebreakers (14 agosto). Passato Ferragosto, il festival si avvia alla conclusione con lo spettacolo tecno-tribale di Black Bombo e i Funkincasa (18 agosto), seguiti dallo spettacolo in solitaria, “SuperEgo”, di Carlo Poddighe (21 agosto). Chiude il festival il francese Sandro Joyeux mercoledì 28 agosto, cui segue il 1° settembre il recupero di uno dei concerti di anteprima saltato per maltempo, con Luca Bright & The Crash.
Per info e aggiornamenti sul programma: www.spiaggesoul.it – Facebook “Spiagge Soul Festival” – Instagram: instagram.com/spiaggesoul/
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