Torna Manualetto: un ponte per scoprire il cuore sconosciuto della Darsena

Quest'anno il festival tra teatro e architettura sarà nella sede della Compagnia Portuale per due weekend: 21-23 e 27-29 settembre

Fin dalla sua prima edizione, Manualetto ha avuto l’obiettivo di far scoprire e abitare temporaneamente, grazie all’architettura e alla cultura, spazi abbandonati o dimenticati della città. Le prime due stagioni del festival, curato da DENARA e Studio Doiz, giovani associazioni ravennati under 35, si concentravano sulle banchine del lato sinistro della Darsena, disseminate di vecchie e splendide fabbriche abbandonate.

Ma se Ravenna è stata, ed è ancora, una città a vocazione industriale, lo dobbiamo ad almeno due generazioni di portuali, che dal Dopoguerra a oggi continuano ad assicurare il funzionamento di quelle stesse banchine e del porto. Quest’anno Manualetto si sposta nel cuore simbolico della Darsena, grazie alla preziosa collaborazione creata assieme alla Compagnia Portuale di Ravenna. A pochi passi dalla stazione e dal Mausoleo di Teodorico, la sede della Compagnia Portuale, all’angolo fra via Antico Squero e via Teodorico, è il centro nevralgico della Darsena. Tiene assieme il passato della città e il suo futuro. E non a caso, il padiglione realizzato da DENARA per l’edizione del 2024, è una figura architettonica tra le più simboliche che esistano: un ponte.

Manualetto torna nel weekend 21-23 settembre e 27-29 settembre.

Manualetto: “un ponte per superare il muro dell’indifferenza”

«Arrivato alla terza edizione, Manualetto si contraddistingue per la sua natura nomade. L’obiettivo della manifestazione rimane quello di aprire luoghi privati o dimenticati della città, impiegando architetture effimere come strumenti di riflessione e riattivazione di specifiche realtà», spiegano i DENARA, gruppo d’architetti formato da Nicolò Calandrini, Francesco Rambelli, Mirko Boresi e Federico Lucchi.

«Quest’anno DENARA ha progettato un padiglione simbolico nella sua forma: un ponte per superare il muro dell’indifferenza in nome della curiosità che può muovere i cittadini in spazi finora sconosciuti. L’area di Manualetto 2024 è oggi utilizzata come spazio di ricovero mezzi e materiali da parte della Compagnia Portuale: un rettangolo di 35×50 metri, recintato da muri in cemento prefabbricato ricoperti di graffiti, che dividono in maniera netta gli spazi della Compagnia dalla città».

«Il progetto, nel tentativo di evidenziare il muro come elemento divisivo, lo scavalca; ci si arrampica sopra. La struttura, realizzata in ponteggi leggeri, si contrappone alla durezza del cemento. Quel ponte altro non è che un idea cristallizzata, una metafora a noleggio. In futuro quell’area potrebbe cambiare, diventando un luogo per tutti e non solo per gli addetti ai lavori – concludono i DENARA -. Il padiglione di quest’anno è un manifesto: immaginare è il primo passo del realizzare. La città è piena di muri: quanti padiglioni serviranno ancora?»

La proposta culturale di Manualetto

Per due fine settimana, il padiglione progettato dai DENARA sarà abitato da più di quindici artisti, selezionati fra le proposte più fresche e originali in Italia da Studio Doiz.

«Come nelle passate edizioni, anche quest’anno abbiamo deciso di dare la precedenza a giovani artisti, quasi tutti under 35 e spesso per la prima volta a Ravenna, senza rinunciare a un’alta qualità dell’offerta culturale. Abbiamo selezionato i lavori più innovativi sia dal punto di vista formale che contenutistico», spiegano i direttori artistici Lorenzo Carpinelli e Iacopo Gardelli, fondatori di Studio Doiz assieme a Lorenzo Basurto e Giacomo Bertoni.

«In particolare, abbiamo deciso di valorizzare opere in grado di ridefinire i rapporti fra linguaggi diversi, che ibridassero stili e immaginari. Il teatro si mescola al concerto, la musica diventa parte integrante del testo, in spettacoli che colpiscono per originalità e profondità. Artisti come Alice e Davide Sinigaglia, Leo Fulcro e Matteo Sintucci mostrano come il teatro possa adattarsi ai tempi, affrontando questioni cruciali per la nostra società».

«Dall’altro lato, l’offerta musicale, imprescindibile per noi fin dalla prima edizione del festival, è quest’anno ricchissima e tocca tanti generi: indie, rap, funk, elettronica. In particolare siamo molto contenti di portare, per la prima volta in Italia, Montee, compositore di musica elettronica da Colonia, una delle giovani promesse della scena europea. Infine, siamo onorati del ritorno a Manualetto di Alessandro Gori, aka Lo Sgargabonzi, quest’anno protagonista di un inedito incontro assieme alla gloria locale Eraldo Baldini».

Gli sponsor

Anche quest’anno, Manualetto non sarebbe stato possibile senza l’aiuto di tanti sponsor pubblici e privati, che desideriamo ringraziare pubblicamente:

Aeterno – Pavimenti, Agenzia Nuova Casa, Agnes Holding S.r.l., Autoscuola Andrea, Biscotti Bizantini, Coop Sole, Cosmica S.a.s., Dinazzano Po S.p.A., Docks Cereali S.p.A., Edil Unica, Fiore S.r.l., Focaccia e Minguzzi S.r.l, Gruppo CON.S.A.R., Gruppo Ormeggiatori Ravenna, La Pulce d’Acqua, Legacoop Romagna, Logiport, Molinetto Ristorante Pizzeria, Ordine Architetti Ravenna, Ordine degli Ingeneri della Provincia di Ravenna, Orto Gourmand, Pironi Trasporti S.r.l., PortoRavennaNews.com, Ravenna Cargo And Ships Assistance Organization, Ravenna24ore.it, Romagna Acque-Società delle Fonti, Sapir, Start Cinema, Terminal Container Ravenna, The International Propeller Club Port of Ravenna, Zannoni Carburanti.

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