20 Gen 2024 09:44 - Cultura e Spettacoli
I giovani architetti ravennati di Denara Studio sbarcano alla Milano Fashion Week di gennaio
La sfilata per presentare la collezione "I colori del nulla" del designer romagnolo Federico Cina si è svolta il 13 gennaio. Nicolò Calandrini, Francesco Rambelli, Mirko Boresi e Federico Lucchi ne hanno realizzato il set design
di Lucia Bonatesta
![Denara Studio](https://piunotizie.it/wp-content/uploads/2024/01/TEAM_DENARA-1-1024x791.jpg)
Si sono fatti conoscere per le strutture componibili e temporanee sul lato sinistro della Darsena di Ravenna, che per due anni consecutivi hanno dato vita alla rassegna culturale “Manualetto”. I giovani architetti di Denara Studio, però, non si accontentano e vanno a Milano per curare il set design della sfilata di Federico Cina – anche lui romagnolo doc – per l’autunno-inverno 2024, parte della Milano Fashion Week.
La sfilata – che si è svolta il 13 gennaio al Superstudio spazio Gallery di via Tortona – presentava la collezione “I colori nel nulla”, ispirata alla nebbia della Bassa romagnola. I quattro architetti Nicolò Calandrini, Francesco Rambelli, Mirko Boresi e Federico Lucchi, tutti sotto i trentacinque anni, hanno progettato – sotto la direzione artistica di Gabriele Rosati e Luca Notarfrancesco – il padiglione formato da strutture metalliche rettangolari dentro e attorno al quale i modelli hanno sfilato.
Il set design de “I colori del nulla”: portare il backstage al centro della sfilata
I concetti da cui gli architetti di Denara sono partiti per realizzare il set design – di cui inizialmente dovevano realizzare solo la seduta, ma che poi hanno conquistato per intero – sono: brutalismo, mettere a nudo, minimalismo, nulla.
«L’idea – spiegano gli architetti di Denara- era quella di creare un padiglione che permettesse di mettere al centro della sfilata il backstage della sfilata stessa. I modelli, infatti, non partivano dietro le quinte e pian piano uscivano, ma si trovavano già al centro della scena, coperti da tende semi-trasparenti, apposte sulle strutture metalliche. Il concetto era quindi quello di esporre ciò che generalmente viene nascosto».
Gli spettatori, dunque, man mano che entravano nello spazio, intravedevano i modelli attraverso la tenda, ricreando proprio l‘effetto della nebbia romagnola, dentro alla quale i performer si muovevano, facendosi vedere solo ogni tanto. Come ultimo atto della sfilata, i modelli hanno scostato le tende, uscendo definitivamente dalla nebbia.
![Denara Studio](https://piunotizie.it/wp-content/uploads/2024/01/Lorenzo-Basili-1-1024x683.jpg)
Rappresentare il cambiamento: attraversare la nebbia e tirar fuori i propri colori
«Per realizzare la collezione – spiega Federico Cina, designer di moda 29enne di Sarsina -, mi sono interrogato molto su che cos’è il cambiamento e come rappresentare le forme e i colori dei cambiamenti della vita. L’ho immaginato come un percorso in cui si attraversa la nebbia, che per me non è assenza di colore, ma un colore indefinito. È anche per questo che i modelli erano dentro il box e nascosti dietro alla tenda. Poi man mano si impara a metabolizzare il cambiamento e allora le forme e i colori diventano più nitidi. E infatti i modelli alla fine escono e si fanno vedere».
![Denara Studio](https://piunotizie.it/wp-content/uploads/2024/01/FC_NEBBIA_FW24_001-1-1024x683.jpg)
«Siamo stati molto soddisfatti – spiegano gli architetti di Denara -. Era la prima volta che realizzavamo il set design per una sfilata e siamo contenti. Anche i ragazzi di Federico Cina e gli art director hanno lavorato benissimo e il risultato è stato ottimo. Nel momento in cui la sfilata è iniziata, la visione d’insieme è stata subito chiara. Ciò che ci rende ancor più contenti è il fatto che il set design che abbiamo realizzato non era solo lo spazio in cui i modelli si muovevano, ma un vero e proprio elemento della sfilata con cui interagivano».
Il team di Denara da tempo lavora sul concetto di architettura do it yourself, cioè progettano le strutture, le costruiscono e poi le smontano, anche grazie all’aiuto di collaboratori. La parte architettonica del set design, dunque, è in linea diretta con il lavoro di Manualetto – grazie al quale Denara e Federico Cina si sono conosciuti e si sono piaciuti.
![Denara Studio](https://piunotizie.it/wp-content/uploads/2024/01/IMG_0024-1024x682.jpg)
Denara Studio e Federico Cina, una visione comune: la Romagna e la valorizzazione del territorio
Ciò che accomuna i due team è una simile visione del lavoro artistico-architettonico: ha forti radici nel territorio e a sua volta intende nutrirlo. Sia il brand Federico Cina sia Denara Studio – in controtendenza rispetto ai più – hanno sede in Romagna, a Cesena e a Ravenna. Non solo, ma lavorano per valorizzarlo: iconiche le camicie di Federico Cina con le stampe romagnole di “Marchi”, storica stamperia di Sant’Arcangelo di Romagna, nonché le magliette con la scritta Ca’ del Liscio.
![Denara Studio](https://piunotizie.it/wp-content/uploads/2024/01/camicia.jpg)
Per quanto riguarda Denara Studio, già il nome evoca le carte da gioco e le tante partite di briscola o beccaccino che si svolgono ogni giorno lungo la riviera romagnola; ma anche il loro manifesto spiega che «credono nella forte necessità di fare sistema e di rinvigorire un tessuto sociale-urbano che da troppo tempo cerca di rinnovarsi con fatica e discontinuità».
Inoltre, sono entrambi impegnati nel dare un contributo al territorio stesso. Se da un lato Cina per confezionare i suoi abiti si appoggia ai piccoli laboratori a conduzione famigliare del territorio, dall’altro Denara è impegnato in un lavoro di riqualificazione e rivitalizzazione del lato sinistro della Darsena di Ravenna, da anni abbandonato a sé stesso.
![Denara Studio](https://piunotizie.it/wp-content/uploads/2024/01/Filippo-Dal-Re-1-819x1024.jpg)