Da oltre 40 anni la Cooperativa custodisce, produce e promuove l’oro del territorio di Brisighella: il preziosissimo olio extra vergine di oliva. Risale infatti al 1975 la nascita del celebre olio “Brisighello”, un progetto di tracciabilità nel quale tutte le bottiglie venivano sottoposte ad un processo di autocertificazione metodica con cartiglio notarile numerato. Processo di certificazione controllata che gli ha permesso poi nel 1996 di diventare il primo olio in Italia a ricevere il riconoscimento di olio DOP.
Questo prezioso olio ha continuato nel corso degli anni a ricevere numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali. Negli ultimi mesi, l’annata 2021, oltre ad aver ricevuto il riconoscimento di migliore olio DOP d’Italia nella guida di Gambero rosso, ha infatti ottenuto diversi premi internazionali quali la medaglia d’oro al Japan Olive Oil Prize, all’European International Olive Oil Competition, all’Afro-Asian International Olive Oil Competition e alla Scandinavian International Olive Oil Competition.
Oggi l’obiettivo della Cooperativa è quello di aumentare sempre più la riconoscibilità e la conoscenza dell’olio di Brisighella puntando sia sulla qualità del prodotto ma investendo anche nella comunicazione. Negli ultimi anni infatti è stato avviato un processo di rebranding che ha comportato il restyling di tutta l’immagine aziendale, dal logo fino all’e-commerce, toccando anche il packaging dei prodotti, migliorato dal punto di vista tecnologico attraverso l’utilizzo di materiali che permettono una migliore conservazione del prodotto.
«In linea con questo obiettivo abbiamo deciso di rivolgerci anche al mercato Europeo – prosegue Sergio Spada – abbiamo infatti avviato un investimento che rientra all’interno della misura 16.01 insieme a Nomisma, all’Università di Bologna ed all’agenzia di comunicazione IVI che prevede in futuro il lancio di un prodotto DOP certificato a livello europeo».
Nel corso degli anni la Cooperativa ha parallelamente portato avanti anche diversi progetti di investimento volti ad incrementare la sostenibilità, quali pannelli solari, nuovi impianti di produzione dove nulla viene scartato e anche i sottoprodotti vengono rilavorati, rendendo così il processo produttivo totalmente eco-sostenibile. Fino ad arrivare ai più recenti quali la riorganizzazione del magazzino e l’ottimizzazione dei consumi energetici.
«La pandemia ci ha colpito in maniera importante ma siamo riusciti ad essere flessibili e a reggere il colpo nonostante la chiusura di tutti i nostri punti vendita per diversi mesi grazie anche al commercio online – conclude Spada – oggi come molti siamo invece colpiti dagli aumenti di prezzo delle materie prime soprattutto per quanto riguarda la grande difficoltà di approvvigionamento dei materiali di confezionamento che ci creano problemi alle crescenti richieste dei clienti».
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