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Una tavola rotonda su Gaza organizzata dal Dipartimento di Beni Culturali dell’Unibo

Da sempre al centro di conflitti per la sua posizione strategica sul Mediterraneo, la contrada di Gaza (Azzah, Ghazzah) ha visto, nel tempo, infuriare guerre, invasioni, cambiamenti di sovranità e credo religioso. Ad oltre un mese dallo scoppio di un nuovo e crudele conflitto, il Dipartimento di Beni Culturali organizza “Le strade verso Gaza”. Una tavola rotonda su Gaza in cui il Dipartimento si interroga con gli strumenti che gli sono propri – la ricerca storica, la raccolta di dati, fatti e documenti, la visione in prospettiva degli eventi, i possibili scenari futuri – sulle cause profonde che muovono i contendenti in uno scontro che sembra infinito e in cui la ricerca di chi ha iniziato per primo sembra funzionale a giustificare una escalation percepita come inevitabile.

Le molte strade che passano per Gaza meritano quindi una riflessione storica e a un tempo politica, al di là dei dibattiti da talk-show, delle discussioni private e pubbliche, anche appassionate ma non sempre costruite su fondamenti rigorosi e piuttosto simili a quel comodo chiacchiericcio cui si riferisce, con opportuno e satirico engagement e ‘urgenza’ politica, il cantautore Vinicio Capossella: «Arruolati da sdraiati / Disputiamo, guerreggiamo / Interventisti sul divano / Sul divano sorvoliamo / Sui conflitti, sulla storia / Atterriamo, decolliamo e poi planiamo / Sul divano» (Sul divano occidentale, 2023). Da questa esigenza nasce la tavola rotonda “Le strade verso Gaza” del 28 novembre, alle 11 alla Sala Conferenze del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna (Ravenna, via degli Ariani 1).

Gaza: nella storia e nelle culture

Secondo la narrazione biblica, Gaza è abitata in origine dagli Evei, figli di Eveo, uno dei discendenti di Noé, quindi posseduta dagli Egiziani, riconquistata da Giosuè, e teatro delle gesta eroiche di Sansone. Città della pentapoli Filistea, diventa colonia greca sotto il dominio di Alessandro Magno, è centro di cultura pagana nell’età dell’Impero Romano, cristianizzata dall’imperatore Arcadio nel 401, terra musulmana in cui si era venerata la tomba di Hāshim, il bisavolo di Maometto, contesa tra Saraceni e Crociati nel XII secolo, e di nuovo scenario di gesta ‘eroiche’, questa volta del famoso Riccardo Cuor di Leone. In età moderna, Gaza è a lungo dominata dagli Ottomani fino alla fine della I Guerra Mondiale quando inizia l’amministrazione inglese e al successivo scenario della prima guerra arabo-israeliana del 1948, conclusa con la nascita dello stato di Israele (1948), ma mai sopita.

Lo storico greco Erodoto nell’interrogarsi sulle cause di un altro conflitto di lungo corso, quello tra Greci e Persiani, potremmo dire tra Occidente e Oriente, dopo aver ascoltato le ragioni dei ‘dotti’ di entrambe le parti e le reciproche accuse di chi per primo avesse commesso ingiustizie è quasi costretto a risalire a un tempo remoto, avvolto nelle nubi del mito e della favola: il rapimento di ragazze, dall’una e dall’altra parte, prima Io, poi Europa e infine Elena. L’analisi del conflitto arabo-palestinese, o la lotta tra due popoli la cui identità va ben oltre i confini nazionali, israeliani e palestinesi, sembra oggi soffrire della stessa mancanza di un punto fermo nella ricerca delle cause, dei reciproci torti e delle rispettive ragioni.

La tavola rotonda su Gaza

Interverranno gli ebraisti Emma Abate e Saverio Campanini (Università di Bologna), lo storico antico Matteo Zaccarini e lo storico dell’età contemporanea Michele Marchi (entrambi del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna), Anna Bagaini (ISPI, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale), Alberto Pagani, esperto di strategia e intelligence, già membro dell’assemblea parlamentare della Nato e oggi professore di Terrorismo internazionale presso il Corso di laurea in Storia, Società, Culture del Mediterraneo (Università di Bologna, Campus di Ravenna) e Patrizio Fondi, esperto di diplomazia e relazioni internazionali, già ambasciatore italiano in varie aree del mondo e nello specifico anche in Giordania e professore di Storia della diplomazia culturale nel ‘900, presso lo stesso corso di laurea dedicato al Mediterraneo.

È inoltre previsto in collegamento streaming un intervento dell’Ambasciatore d’Italia in Israele Sergio Barbanti.

La tavola rotonda sarà preceduta dal saluto ai partecipanti del Direttore del Dipartimento di Beni Culturali, Prof. Luigi Canetti, ed è rivolta a tutti gli studenti dei corsi ravennati e bolognesi, alla cittadinanza e alle scuole. Sarà possibile seguire la tavola rotonda anche da remoto attraverso la piattaforma ZOOM a questo link: https://unibo.zoom.us/j/82763156352.

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