Sabato 14 ottobre alle 12 nella cornice dei Chiostri Francescani, in via Dante Alighieri n.2, sarà inaugurata la mostra “Opere dal mondo, la luce del nero e dell’oro”, promossa da Associazione internazionale mosaicisti contemporanei (Aimc), Comune di Ravenna-assessorati a Cultura e Turismo, a cura di Rosetta Berardi e Maria Grazia Marini.
Il progetto espositivo, visibile fino al 14 gennaio, si inserisce nell’ambito della VIII Biennale di Mosaico Contemporaneo e vede l’esposizione di 31 opere in mosaico che rendono omaggio ad Alberto Burri, di artisti provenienti da 17 paesi. Un’occasione per centinaia di mosaicisti da molte parti del mondo di venire a Ravenna, grazie ai soci dell’Aimc che conta iscritti da 43 Paesi.
Opere dal mondo giunge quest’anno alla sua ottava edizione: sin dal 2009, ovvero dall’inizio della rassegna dedicata al mosaico contemporaneo, Opere dal mondo ne è stata protagonista, grazie alla preziosa collaborazione che lega Aimc alla città di Ravenna. Non solo, negli anni della biennale del mosaico i soci Aimc si riuniscono in assemblea a Ravenna, approfittando della concomitanza della mostra e di tutte le altre attività espositive che negli anni la rassegna ha costruito intorno al mosaico contemporaneo.
Al bando per la scelta degli artisti hanno partecipato 57 mosaicisti da 19 Paesi diversi. La commissione esaminatrice, presieduta da Roberto Cantagalli, composta da Maria Grazia Marini, Nikos Tolis, Rosetta Berardi, Francesca Fabbri, Daniele Carnoli e Filippo Farneti, ha dato valore all’originalità nella realizzazione artistica e alla qualità tecnica dell’esecuzione.
La mostra Opere dal mondo è di particolare interesse poiché mette in risalto i diversi modi di fare mosaico nel mondo. Questa rassegna internazionale offre la possibilità di esplorare e valutare le espressioni artistiche dei soci Aimc, artisti che si esprimono adottando svariate tecniche e materiali che caratterizzano il fare mosaico oggi.
È un grande valore aggiunto avere tanti artisti che riconoscono a Ravenna l’essere il centro della loro formazione o della loro ispirazione. È straordinario che un’arte così antica, che nasce nel bacino del Mediterraneo e che a Ravenna viene riconosciuta come eccezionale valore universale, trovi continuità nel tempo. Il mosaico si dimostra una lingua universale in grado di superare diversità e confini.
Sono in mostra le opere di: Marie-Andree Allison (Canada), Giovanni Alvich (Italia), Sergio Belacchi (Italia), MonicaBrinkman (Canada), DanielaCaravita (Italia), Mieke Ceusters (Belgio), Silvia Colizzi (Italia), Catherine P. Contogiorgi (Grecia), Thomas Denker (Germania), Eman Elbana (Egitto), Emad Fekry Abadir (Egitto), Eftychia Finou (Grecia), Sofia Gounari (Grecia), Cristiane Herrmann (Brasile), Kate Jessup (USA), Toyoharu Kii (Giappone), Artemis Klitsi (Grecia), Alex Knapic (Croazia), Rosangela Kusma Gasparin (Brasile), Dan Li (Cina), Dugald Macinnes (Regno Unito-Scozia), Renée Malaval (Francia), Verdiano Marzi (San Marino), Laura Maria Mino (Italia), Iliana Ortega (Messico), Michele Picone (Italia), Aliki Rigou (Grecia), Olivera Strbac Stanisic (Serbia), Ronit Strum (Israele), Nina Vagner (Francia), Qiqi Wen (Cina).
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