16 Giu 2024 13:20 - Interviste
Marco Miccoli, dallo skate alla street art. Oltre 10 anni di Bonobolabo
10 anni fa ha fondato Bonobolabo, trasformando le tavole da skate in opere d'arte; con la mostra "Dante Plus" ha girato il mondo. Oggi ritorna curando il nuovo murale pavimentale in Darsena
di Federica Leonetti
Classe 1975, intuizione artistica all’ennesima potenza, capacità di vedere l’arte con un approccio innovativo. Lo sguardo e il fare verso i nuovi modi di consumare l’arte, dalla street art alla realtà aumentata, grazie a lui e al suo talento di curatore delle nuove espressioni artistiche, Ravenna diventa layout espositivo per molti artisti. La mostra da lui ideata “Dante Plus” è stata esposta in diversi istituti di cultura italiana nel mondo da New York, a Los Angeles, fino a Tokyo, Sofia e Mosca. Parliamo di Marco Miccoli, ‘catalizzatore dell’arte’, che oltre 10 anni fa ha fondato Bonobolabo, regno dello skateboarding ravennate.
Bonobolabo è un progetto trasversale dedicato alla street art, all’illustrazione e alla ‘skate art‘, se vogliamo definire con una crasi il progetto ideato da Miccoli, che ha trasformato, con il supporto di tantissimi artisti, le tavole da skateboard in opere di eccezionale impatto grafico, divenute famose in pochissimi anni.
Marco puoi raccontarci brevemente questa evoluzione?
«Più che un‘evoluzione è una grande soddisfazione: partire da un piccolo negozio proprio qui a Ravenna e avere poi l’attenzione di grandi shop museum, come il Guggenheim di Venezia, Palazzo Strozzi a Firenze e MacRo a Roma. Un segnale che conferma il valore dell’originalità dell’idea e dell’obiettivo che ho sempre avuto: coinvolgere un numero sempre più grande di professionisti di ultima generazione, creando una rete interattiva, con esperienze ed eventi condivisi.
Devo ammettere che questo prodotto piace sia ai ragazzi ma è acquistato anche da collezionisti, molti americani e giapponesi. Bonobolabo non è solo skateboard, quello è stato un “mezzo” per creare l’attenzione del mio pubblico, la finalità era creare iniziative espositive di artisti da tutto il mondo in particolar modo fumettisti ed illustratori. Sviluppare nella mia città cosi carica di storia anche espressioni più innovative di arte urbana».
Indastria, Subsidenze, la “Cittadella della Street art” in Darsena sono alcune delle iniziative che la vedono protagonista in città da anni. Da cosa deriva questo successo?
«Sicuramente la capacità di attivare relazioni e il coinvolgimento di artisti provenienti da diverse regioni d’Italia e da altri Paesi, un contesto internazionale che ha prodotto interazione, confronto e contaminazioni artistiche uniche. Altro aspetto è sicuramente la forza collaborativa con le istituzioni e il Comune di Ravenna ha il ruolo più importante oltre alle associazioni con cui abbiamo fatto rete, ottenendo un numero importante di pubblico e visibilità».
Poi non si può non citare Dante Plus, con la mostra collettiva dedicata al volto di Dante…
«Dante Plus, il cui successo è stato frutto non solo del coinvolgimento di centinaia di artisti tra cui nomi noti quali Milo Manara, ma l’uso della digitalizzazione e dei social ha favorito la diffusione e la promozione. La mostra collettiva “Uno, nessuno e centomila volti” dedicata proprio al volto di Dante nella Biblioteca Alfredo Oriani di Ravenna ha registrato numeri da record oltre 30.000 visitatori in 120 giorni di apertura continua! Dall’illustrazione, al fumetto, alla street art, gli artisti coinvolti sono riusciti a esprimere i nuovi volti del Sommo Poeta: un modo nuovo di celebrarlo e renderlo attuale non che eterno nel suo 700esimo».
«Quest’anno Plus di nome e di fatto in quanto, alla figura dell’Alighieri, si aggiunge quella di Lord Byron, per celebrarne il bicentenario della morte».
I suoi progetti hanno girato il mondo, ma nel perimetro di questa città quale è il luogo che ama di più?
«Il mio luogo è la Darsena e le zone periferiche della città che hanno necessità di rinascere. La Darsena è una galleria diffusa di arte contemporanea, dove si possono ammirare i murales di Ericailcane, Zed1, Basik, Biancoshock, Millo, Bastardilla, Qbic, Tellas, Pixel Pancho, Camilla Falsini, Gola e da oggi anche RIK Riccardo Guasco, illustratore, pittore e grafico di fama internazionale che ha appena realizzato un murale pavimentale proprio in Darsena».
Di cosa si tratta?
«L’opera raffigura Dante, Teodora, Giustiniano e i monumenti di Ravenna, nel particolarissimo stile grafico di RIK che evoca il cubismo/futurismo, in un aggregazione cromatica impattante che è veramente un biglietto di benvenuto per i turisti che sbarcheranno proprio nel nuovo ingresso alla città realizzato sul lato destro (via Cavalcoli) del Candiano. Sono circa 100 le opere sparse in tutta Ravenna, con tour guidati per accompagnare i visitatori alla scoperta della street art nei vari quartieri della città.»
Miccoli, può darci un’anticipazione sul prossimo scenario su cui sta lavorando?
«Sono alle prese con un nuovo progetto che investirà Ravenna nel prossimo Maggio 2025. Un progetto su cui ancora non voglio dire molto ma che racconterà tutte le opere realizzate in ‘strada’ in questi ultimi 10 anni che sarà allestita sempre nella Biblioteca Alfredo Oriani di Ravenna. Intanto il 27 giugno avremo a Ravenna Tommaso Boldini a Ravenna a Dante Plus e questa non è cosa da poco!».