Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Ravenna hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, traendo in arresto un giovane, ritenuto responsabile di atti persecutori (stalking), lesioni e minacce continuate aggravate.
Il giovane, appena ventenne e abitante in zona, già noto alle forze dell’ordine per i suoi trascorsi giudiziari ed in particolare già responsabile di reati contro la persona, contro l’incolumità pubblica e danneggiamenti seguiti da incendi, mentre era in stato di agitazione, nell’ultima settimana aveva letteralmente messo a soqquadro l’interno quartiere di “Borgo Nuovo”, creando seria preoccupazione tra i residenti che nell’ultimo periodo stavano vivendo momenti di angoscia nel timore di incontrarlo per strada.
A seguito dei diversi episodi verificatisi in quella zona, i Carabinieri di Ravenna hanno raccolto varie testimonianze tra cui quella di una vittima che, terrorizzata, non era riuscita neppure a raggiungere la caserma per sporgere denuncia. Quest’ultima ha raccontato ai militari che proprio in quei giorni, era stata letteralmente perseguitata dal giovane mentre passeggiava con il suo cagnolino, e oltre ad essere stata minacciata verbalmente, in più occasioni, il dissennato in una circostanza l’aveva anche rincorsa, impugnando un coltello e spruzzandole dello spray urticante, costringendola a ricorrere alle cure mediche anche per il suo animale.
Il giovane, in evidente stato di alterazione psicofisica, appena il 20 settembre scorso, alle prime ore del mattino, per un banale pretesto, utilizzando ancora lo spray al peperoncino, aveva anche aggredito il gestore di un bar, ubicato nello stesso quartiere, ingaggiando poi una violenta colluttazione con lo stesso, fratturandogli la tibia.
Una volta raccolti tutti gli elementi, i militari hanno refertato l’esito delle indagini alla Procura della Repubblica di Ravenna che ha richiesto e ottenuto con urgenza dal Giudice del Tribunale l’emissione di un provvedimento cautelare nei confronti del giovane. Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Ravenna.
Si precisa che misura restrittiva è stata eseguita da parte del citato Reparto procedente e che, per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte a indagini in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
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