Spaccio e sesso nella pineta di Lido di Dante. Si valuta una ztl

«Convegni carnali, spaccio e consumo di droga, stalli trasformati in alcove, con associati rifiuti da amplessi disseminati un po’ ovunque ed enorme disagio per i pochi residenti e anche per chi vorrebbe frequentare l’area in tranquillità. La Pineta di Lido di Dante a Ravenna nel tratto di via Catone, sfruttata come parcheggio abusivo e non solo da centinaia di veicoli, si è da anni trasformata in un’area a luci rosse», riporta il capogruppo di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, questo pomeriggio in commissione chiedendo la “bonifica” dalle frequentazioni sconvenienti e pericolose, protagoniste di spaccio e sesso.

Le proposte

Tra le azioni che il consigliere suggerisce è fare un percorso ciclopedonale, vietandolo alle auto, per poi arrivare a un sistema di illuminazione e alla recinzione dell’area. Nessun attacco al turismo naturista, precisa, autorizzato sulla spiaggia, ma occorre intervenire, sostiene Ancisi.

È dello stesso avviso il vicesindaco Eugenio Fusignani, «la situazione è nota», sottolinea proponendo di valutare l’istituzione di una ztl, anche se per associare il sistema di controllo con le telecamere Sirio serve un’autorizzazione ministeriale. Resta anche valida, prosegue, la proposta del 2020 che prevede di regolamentare gli accessi alla spiaggia, invece recintare la pineta non è praticabile e un sistema di illuminazione avrebbe costi superiori ai benefici.

Renato Esposito di Fratelli d’Italia, piuttosto che la ztl, propone telecamere in loco con sensori per stanare “allegre fanciulle e amici”. Ancisi sospende la discussione dell’odg e rimanda la votazione a una discussione con la maggioranza.

Le sanzioni: da divieto di sosta ad ‘atti contrari alla pubblica decenza’

Di certo il problema è evidente anche dai numeri delle multe elevate dalla Polizia locale durante i controlli tra 2021 e 2023 forniti dal comandante Andrea Giacomini: si va dalle trasgressioni più miti, 643 per divieto di sosta, alle 11 sanzioni per atti osceni in luogo pubblico, con multe da 10.000 euro; e ai cinque episodi di atti contrari alla pubblica decenza, con multe da oltre 3.300 euro.

Si aggiunge una serie di trasgressioni, tra campeggio, cani e commercio abusivo. Il fenomeno di spaccio e convegni carnali è insomma acclarato e la “cura”, conclude il comandante, potrebbe essere la ztl, ma l’utilità senza impianti di videsorveglianza è “modesta”, mentre l’attività sanzionatoria non risolve comunque il problema.

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