Uno spacciatore in fuga con 190 grammi di droga è stato arrestato nella serata di ieri, venerdì 8 novembre. L’operazione è stata condotta dalla Polizia di Stato di Ravenna, nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio, predisposti dal Questore di Ravenna, Lucio Pennella, per garantire la sicurezza e il rispetto della legalità nelle aree centrali della città e, in particolare, nella zona della stazione ferroviaria.
Durante un servizio di pattugliamento, gli agenti hanno avvistato un soggetto – un cittadino extracomunitario – seduto su una panchina che, alla vista del veicolo della Polizia, tentava di darsi alla fuga a bordo di una bicicletta, disfacendosi maldestramente di un involucro gettato per terra.
Gli operatori, dunque, hanno prima fermato l’uomo, per poi procedere a un’accurata perquisizione personale. L’individuo è stato trovato in possesso di circa 40 grammi di sostanza stupefacente di tipo hashish e di circa 150 grammi di sostanza stupefacente di tipo cocaina, suddivisa anche in diversi involucri di cellophane termosaldati, rinvenuti nella tasca del giubbotto.
In considerazione della quantità e della modalità di frazionamento delle sostanze, che evidenziavano una finalità di spaccio, nonché valutata la pericolosità sociale del soggetto, già pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, le Volanti della Polizia di Stato hanno proceduto all’arresto dell’uomo. Lo stesso è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, in attesa dell’udienza di convalida.
Il destinatario del sequestro, fin dal suo arrivo in Italia, agli inizi degli anni 2010, aveva aperto come copertura un’impresa artigiana ma di fatto viveva dei proventi illeciti ottenuti attraverso il suo stabile e remunerativo inserimento in un importante circuito di commercio di droga “pesante”, tanto da venire arrestato nell’ambito di una vasta operazione su traffico e vendita di sostanze stupefacenti condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia della procura di Bologna, a seguito della quale ha sofferto un lungo periodo in detenzione carceraria e poi domiciliare.
Per la sua pericolosità sociale, il ventisettenne è stato colpito dal decreto di espulsione con contestale accompagnamento alla frontiera verso Tirana emesso dal Prefetto di Ravenna il 17 agosto del 2020.
Nello svolgimento degli accertamenti patrimoniali condotti dalla Divisione Anticrimine, con la partecipazione del Commissariato di Lugo (Ra) ed estesi anche in ambito internazionale, sono stati acclarati nella disponibilità dell’uomo quattro appartamenti ubicati in un’unica palazzina posta nel territorio della Bassa Romagna e una cospicua somma di denaro frutto dell’investimento immobiliare generato dai proventi illeciti provenienti dall’ambiente del commercio della droga in cui lo stesso era particolarmente inserito.
Guadagni illeciti che il ventisettenne aveva intestato al padre, residente all’estero e privo di rapporti economici, con l’obiettivo di sottrarli da possibili “aggressioni” penali o amministrative. L’uomo, al quale è stato appunto inibito il rientro in Italia, aveva continuato a gestire dall’Albania i propri affari illecitamente attraverso l’interposta persona.
Pertanto, dopo l’esecuzione del decreto di sequestro degli immobili e della somma di denaro versata in un conto corrente acceso presso un istituto di credito italiano, ai fini della futura confisca, nelle prime ore della mattinata di ieri, gli agenti della Divisione Anticrimine della Questura, unitamente a quelli del Commissariato di Lugo, si sono recati presso la palazzina ove lo straniero aveva acquistato i quattro appartamenti e dopo aver identificato gli occupanti, titolari di regolare contratto di affitto, hanno proceduto a immettere nel possesso dei beni l’amministratore giudiziario nominato dal Tribunale.
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