Conclusa la procedura di gara, è stato firmato il contratto e parte ora l’attività per la realizzazione della prima imbarcazione completamente green, che opererà nel porto di Ravenna per la raccolta della plastica dispersa in acqua.
L’intervento è reso possibile grazie al finanziamento di circa 2 milioni di euro che il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), nel quadro delle risorse del Progetto GREEN PORTS e del PNRR, ha destinato all’Autorità Portuale di Ravenna e si colloca all’interno di una più ampia serie di attività finalizzate ad un maggiore utilizzo di energia green, all’efficientamento energetico dello scalo ed alla riduzione delle emissioni di CO2 in ambito portuale.
L’Autorità Portuale di Ravenna aveva pubblicato, nel mese di aprile, il bando di gara per l’affidamento dell’incarico di realizzazione di una imbarcazione ecologica, alimentata da fonti energetiche rinnovabili, per la raccolta di materiali galleggianti e semisommersi presenti in acqua e pochi giorni fa, terminata la fase di valutazione delle offerte pervenute, ha potuto procedere all’affidamento dell’incarico ed alla firma del contratto con la società risultata vincitrice, il cantiere nautico Morri F.M. di Bellaria.
Nello specifico l’imbarcazione, con propulsore elettrico, quindi a zero emissioni, sarà in grado di raccogliere macroplastiche del diametro superiore a 5 millimetri e recuperare rifiuti solidi galleggianti e semi-sommersi, oltre ad essere idonea alla raccolta e al trattamento di sversamenti di idrocarburi. Inoltre l’imbarcazione sarà omologata per il trasporto passeggeri e dotata di apparati ed equipaggiamenti, tali da poter essere impiegata anche in campagne di monitoraggio in ambito ambientale (qualità dell’acqua e dell’aria).
L’imbarcazione, tecnologicamente innovativa, sarà in grado di operare per 8 ore consecutive, anche in bassi fondali ed avere dimensioni tali da riuscire a passare al di sotto del ponte mobile che attraversa il canale Candiano.
Si tratta della prima imbarcazione con queste caratteristiche operante in un porto italiano, dal momento che è previsto venga realizzata entro aprile 2026.
Il porto di Ravenna conferma così il proprio impegno verso una sostenibilità ambientale legata non soltanto alla riduzione degli impatti ambientali delle attività portuali ma anche alla crescita di una economia blu sempre più attenta a proteggere l’intero ecosistema marino.
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