CONFERENZA
I SIOUX. Una storia di migrazioni, trattati e resistenza
Massimiliano Galanti
Come tutti i popoli indiani americani, anche i Sioux hanno i loro miti e le proprie leggende e fra queste storie, che sono ancora oggi tramandate, ce ne sono alcune che raccontano di come e dove il loro popolo ebbe origine. Sono tuttavia palesi le contraddizioni presenti fra le diverse storie che i Sioux narrano in proposito e che possono essere spiegate solo se si tiene conto del fatto che la storia di questo popolo è fatta di continue migrazioni, alcune intraprese volontariamente, altre forzatamente, dall’est all’ovest del nord America Molti osservatori hanno notato l’obliquità morale che affligge gli uomini bianchi nei loro rapporti con gli indiani. Uomini giustamente rispettati per integrità e correttezza nei loro rapporti con gli altri uomini bianchi non vedevano nulla di riprovevole nel ricorrere a ogni sorta di imbroglio ed equivoco quando si trattava di indiani. Partendo dall’assioma che gli indiani erano i figli semplici e avevano una visione meno illuminata di ciò che sarebbe servito ai loro migliori interessi rispetto al Grande Padre e ai suoi rappresentanti, i funzionari governativi, in particolare i commissari dei trattati, non ritenevano di stare costringendo gli indiani ad accettare i termini decisi dall’autorità superiore. Sapevano, o credevano di sapere, cosa fosse meglio per gli indiani, e il fine giustificava i mezzi. Evidentemente, solo per una singolare coincidenza, ciò che era ritenuto migliore per gli indiani era, invariabilmente, anche a vantaggio del governo, dei commercianti e, soprattutto, dei coloni affamati di terra.
Venerdì 27 gennaio ore 21,00
LA MUSICA OLTRE L’ORRORE
Nel giorno della memoria:cinema e lirica per sopravvivere e tornare a vivere
a cura di Opera De Poche
Gabriella Ceccaroni e Riccardo Zoffoli
Venerdì 3 febbraio ore 21,00
Spettacolo
QUELLI DELLA DOMENICA Le canzoni della tv
Gabriele Graziani – voce.
Enrico Farnedi – ukulele, pianoforte, voce.
Con la PREMESSA
che il tempo non esiste (casomai insiste).
Il nostro tentativo è quello di toccare la nostalgia senza essere nostalgici, ma sospesi, senza un confine, indefiniti per natura, raccontiamo l’Italia attraverso le canzonette.
Dal dopoguerra al Boom economico, dal bianco e nero al colore, dall’avanspettacolo alle sigle tv, in pausa carosello e pubblicità, seguendo un flusso emotivo spazio temporale che ci riporta dentro la nostra bolla amniotica.
L’Italia canta e l’Italia risponde, ci si ritrovava nei bar il sabato sera aspettando Mario Riva con il Musichiere, la televisione racconta, esalta, crea un’identità collettiva, copre e censura le gambe scosciate delle Kessler, lo schermo non è più quello del grande cinematografo e la notte nel frattempo è diventata piccola; il bianco e nero diventa blu come la faccia del mago, il grido è quello di Sandokan, la pubblicità è quella dell’olio cuore, della Tassoni, il grande Franco Cerri è dentro alla lavatrice, Virna Lisi con quel sorriso può dire ciò che vuole, Capitan Harlock non naviga, vola, così come Goldrake, il gusto è pieno della vita, siamo piccoli, ma cresceremo, con calma però, dopo l’adolescenza, subito dopo il carosello-concerto, ma non ora, non qui, e sopratutto non in questo adesso.
Chissà se va? forse si, forse si perché la musica rimane in testa, non so bene cosa sia, dove e quando l’ho sentita, di sicuro so soltanto che fa…
Gabriele Graziani è un cantante, autore e poeta (fra virgolette); attivo dal 1996 con la sua band EQU, con la quale suona in Italia, in Olanda, Francia, Spagna e Polonia. Nel 2004 gli Equ partecipano al Festival di Sanremo con la canzone “L’idea”. Nel 2005 esce il primo album – “Equ” – e la band partecipa a diverse trasmissioni televisive Rai e Mediaset. Con Equ pubblica negli anni altri 3 album, collaborando artisticamente con Francesco Gazzè (con cui Graziani scriverà anche per il fratello Max), Alessandro Bergonzoni, Bruno Pizzul, Claudio Santamaria e altri artisti. Graziani vince diversi premi per le canzoni degli Equ: Primavera live Festival, Disma Music Show 2000, Musicultura 2014, Premio Bindi 2014, Botteghe D’Autore 2015, Premio Bruno Lauzi 2015. Inoltre, è invitato a partecipare al Premio Tenco 2014.
La sua attività di autore si presta anche al teatro: è del 2015 il progetto sul pittore Antonio Ligabue realizzato in collaborazione a Mario Perrotta. Lo spettacolo vince il premio UBU nello stesso anno.
Nel 2018 scrive insieme a Vanni Crociani un’opera surreale sulla Divina Commedia dal titolo “Durante”, commissionatagli dal Ravenna Festival.
Nel 2019 collabora con Marco Sabiu a uno spettacolo surrealista futurista sulle canzoni di Lucio Battisti e Pasquale Panella.
Nel 2019 vince il premio di poesia Pegasus Golden Selection e pubblica la sua prima raccolte di poesie “La signora desidera”.
Nel 2021 collabora con la Radio Svizzera Italiana per una serie di 10 episodi dedicati alla Divina Commedia.
Enrico Farnedi è un musicista romagnolo: suona la tromba, tanti altri strumenti e ama cantare. Ha collaborato, in studio e sul palco, con The Good Fellas, Cochi e Renato, Françoise Hardy, Enzo Jannacci, Ben E. King, Cesare Cremonini, Lo Stato Sociale, Vinicio Capossela e moltissimi altri.
Ha pubblicato tre album di canzoni originali e un cd in cui rivisita la musica di Lucio Dalla.
Ha vinto il premio Musicultura 2012, ed è stato invitato a esibirsi a diversi eventi del Club Tenco.
La sua canzone Vendemmia ha vinto il primo premio del concorso regionale La Musica Libera. Libera la Musica e la targa Ca’ Di Malanca per il miglior testo dedicato alla Resistenza.
Venerdì 10 febbraio ore 21,00
BALFOLK VOC folk trio
Juancarlos Battilani, Violino
Umberto Rinaldi, Organetto
Piergiorgio Oriani,Chitarra
Violino, Organetto e Chitarra sono gli strumenti evocati dall’ acronimo VOC, che rimanda però anche anche l’aggettivo “vocale”…l’abbiamo scelto per tutta una serie di canti a ballo che costituiscono la cifra stilistica di questo nuovo trio che intende profilarsi localmente come “al servizio” del balfolk.
Nella nostra scaletta brani occitani, francesi, bretoni, con circassi, chapelloises, valzer e mazurke.
Venerdì 17 febbraio ore 21,00
Costruzione: odio il lavoro mentre non c’è.
Alessio Lega: voce e chitarra;
Guido Baldoni, fisarmonica e voce;
Rocco Marchi: basso e percussioni
Un viaggio musicale e poetico, storie, cabaret e cantastorie fra i diritti, i dritti, gli incidenti, la vita e l’amore nel mondo del lavoro. Jannacci, Della Mea, Bertoli, Brassens, Pietrangeli, Dalla, ecc.
Alessio Lega – cantautore e cantastorie pluripremiato – ha curato il libro “La resistenza in 100 canti”, cantando e raccontando il meglio di queste storie e queste canzoni in grado di far ballare e far commuovere. Ci sono i classici (Bella ciao, Fischia il vento, Dalle belle città…), i tesori nascosti (Dai mondi dì Sarzana, Pietà l’è morta, La badoglieide…), i nuovi canti sui partigiani. Ci sono le storie sconosciute, come quella di radio libertà che dà il titolo allo spettacolo: la meravigliosa storia di una radio clandestina che, fra musica e parole, tenne viva la speranza nel tempo più buio, fino alla liberazione
Venerdì 24 febbraio ore 21,00
TAVOLA ROTONDA
SENZA CONTROLLI DI LAVORO SI MUORE
Massimo Manzoli Giornalista
Franco Ronconi Presidente Libera Forlì
Caterina Marchetti Coordinatrice del dipartimento salute e sicurezza – CGIL RA
IN COLLABORAZIONE CON GENERA
Venerdì 3 marzo ore 21,00
Storia e Balfolk
CUBA- 70 anni dall’assalto alla caserma Moncada:
parole, immagini e musica…. per raccontare.
– Ruben Rojo y Pennabilli Social Club
Ruben Rojo da Cuba, voce e chitarra
Gildo Montanari da Pennabilli, fisarmonica
Pedro Mena Peraza da Cuba, percussioni
In collaborazione con Associazione Italia Cuba circolo ravennate Vilma Espin
Ruben Rojo y Pennabilli Social Club
Propongono revival di successi e canzoni della tradizione folkloristica cubana, portate all’attenzione del pubblico mondiale dal Buena Vista Social Club.
Un mix sensuale di allegria e danza coinvolgenti.
Venerdì 10 marzo ore 21,00
Bal Folk CARAMPANA
Roberto Bucci:1° violino e canto
Marina Valli: 2° violino e chitarra
Anna Malservisi: organetto,chitarra e canto
Giuseppe Gallegati: violoncello e mandolino
Il gruppo musicale la “Carampana”, nato a Faenza nel 1989, ricerca e ripropone principalmente musiche e balli saltati tradizionali, e anche brani di liscio antico, diffusi in Romagna e nell’Appennino Bolognese fino a circa metà del ‘900.Le descrizioni e i racconti di anziani suonatori e ballerini sono stati fondamentali per recuperare questa parte di patrimonio culturale che veniva tramandato “oralmente”.Alla Carampana e in particolare al violinista Roberto Bucci si deve l’avvio delle esperienze di recupero e riproposta dei balli tradizionali nell’area faentina.Gli strumenti usati, quando il gruppo è al completo, sono quelli tipici dell’orchestrina da ballo di inizio ‘900: violini, violoncello, mandolino, chitarra,organetto; anche lo stile esecutivo è quello tipico dei suonatori da ballo popolare dell’epoca.Le esibizioni della Carampana sono seguite da numerosi ballerini che contribuiscono a ricreare e mantenere vivo un clima di festa tradizionale, che ha origini antichissime.
Venerdì 17 marzo ore 21,00
TEATRO
IN FONDO AD UNA NAVE
di e con Pierpaolo Zoffoli
musiche Luca Caroli
produzione 05QuartoAtto
In fondo ad una nave racconta la vicenda accaduta nel porto di Ravenna la mattina del 13 marzo 1987. Alcuni operai stanno ripulendo l’interno di una nave gasiera in riparazione. Ci sono ragazzi al primo giorno di lavoro, l’operaio che sta per andare in pensione, il giovane che vuole mettere da parte i soldi per riparare la moto, c’è l’egiziano che sogna il matrimonio nella sua terra. Scoppia un incendio. In pochi minuti la stiva si riempie di fumo tossico. Arrivano i soccorsi ma il salvataggio è praticamente impossibile. Nell’Italia rampante di fine anni ’80 un tragico avvenimento riporta l’attenzione sul lavoro, la sicurezza, la dignità.
In scena Pierpaolo Zoffoli, nel doppio ruolo di narratore e vigile del fuoco. Il primo, al leggio, riporta i retroscena, la situazione sociale e politica del tempo, gli interventi di inquirenti, figure politiche, giornalisti e testimoni. Il secondo, impegnato in prima persona nelle operazioni, racconta la dinamica dell’intervento e narra le storie degli operai coinvolti e delle loro famiglie.
Luca “Kurry” Caroli accompagna la narrazione con chitarra ed effetti sonori.
Durata: 1h30
Venerdì 24 marzo ore 21,00
SUNER
Venerdì 31 marzo ore 21,00
“Gaber & Jannacci – I due corsari”
Quartetto “I Corsari”costituito da:
Gianluigi Tartaull Voce e chitarra
Luca Bombardi Pianoforte
Andrea Mercuriali Batteria
Gian Luca Ravaglia Contrabbasso
KANUTEH’-ZANOTTI Tradizione mandinka del Gambia / Afrobeat / Jazz
Jabel Kanuteh:voce, kora
Marco Zanotti: batteria, mbira, voce
Are you strong? è il nome di un gioco di carte popolare nell’Africa dell’Ovest e, più nello specifico, della carta più importante del mazzo: l’asso. Ma soprattutto, è una domanda che ci poniamo nell’affrontare il nostro tempo, per essere coerenti con i valori in cui crediamo. Siamo abbastanza saldi nei nostri principi morali? La nostra etica è forte abbastanza per resistere alle sfide del quotidiano e lottare per un futuro migliore?
La spina dorsale della musica di questo nuovo lavoro discografico rimane il dialogo spontaneo tra i due musicisti, che in questi ultimi anni si sono sintonizzati sul continuo scambio dal vivo con il pubblico, sia che si tratti di festival altisonanti che di club o centri sociali. Rispetto all’album precedente le sonorità si ampliano con l’utilizzo della mbira da parte di Zanotti e la presenza, in quasi tutte le tracce, della voce di Kanuteh. Partendo dal solco della tradizione mandengue, della quale la famiglia Kanuteh è ambasciatrice, il duo si muove verso una musica più universale che ha assimilato Fela Kuti così come alcune delle correnti contemporanee provenienti dall’Africa e dalla sua diaspora.
SABATO 28 GENNAIO ORE 21
BEVANO EST Etno jazz
Stefano Delvecchio: organetto diatonico, voce, percussioni
Davide Castiglia: violino
Giampiero Cignani: clarinetto, clarinetto basso.
Il Bevano è un fiume romagnolo.
Bevano Est è un’area di servizio sull’autostrada, un non-luogo dove si sfiorano pezzi di mondo di ogni genere.
Bevano Est è un progetto musicale che nasce nel 1991. Una formazione di strumenti acustici che propone, con sottile ironia, una musica di propria composizione, sguaiata e delicata, che in teatro si siede scomposta, in osteria chiede ascolto e in piazza fa ballare. Una musica popolata.
Un suono che setaccia le cose del mondo, senza sudditanza, senza scrupolo filologico, mettendo in pratica l’idea che l’arte, ogni tipo di arte, non sia un’entità chiusa, ma il centro di innumerevoli relazioni.
SABATO 4 FEBBRAIO ORE 21
ENRICO CIPOLLINI & THE SKYHORSES Folk & Blues
Enrico Cipollini: dobro, chitarra, voce
Roberto Catani: basso
Fabio Cremonini: violino
Iarin Munari: batteria
A conferma dell’affiatamento che si è creato tra i musicisti in studio e dal vivo, il progetto ha quindi raggiunto la forma di una vera e propria band stabile e ha preso il nome di Enrico Cipollini & The Skyhorses
Le atmosfere proposte spaziano dal blues/country al folk, fino al rock ma sempre con strumenti di natura acustica (come il dobro e il violino) dando origine a un sound e un approccio non molto comune sulla scena italiana.
SABATO 11 FEBBRAIO ORE 21
PEDRO MACKAY TRIO World music
Pedro Makay: voce e chitarra.
Max Freschi: basso elettrico
Lele Veronesi: batteria
Il musicista e compositore spagnolo Pedro Makay che accompagnato dalla sua musica ha viaggiato tra il Vecchio Continente e le Americhe, tra il Calypso, la musica africana, il Flamenco e il Rhythm & Blues, presenta il suo nuovo album “Colores” pubblicato in Italia con Caligola Records.
Un lavoro che riunisce brani inediti dove dà origine a un suono ispirato a radici popolari emerse in collaborazioni, esperienze e incontri con musicisti di culture diverse.
La sua è una musica universale, fresca, vitale, a favore del pubblico, Spagna, Africa, Caraibi, Nord America, tutti i “Colores” delle musiche del mondo!
Sabato 18 FEBBRAIO ORE 21
BANDEANDRE’Canzone d’autore
Gianluigi Tartaull voce, chitarra
Nazzarena Galassi voce
Caterina Sangiorgi fl auti, voce
Luca Vassura fi sarmonica
Stefano Fabbri percussioni
Raimondo Raimondi chitarra, mandolino
Giacomo Sangiorgi basso elettrico
SABATO 25 FEBBRAIO ORE 21
PICCOLA ORCHESTRA OCHTOPUS Musica dai Balcani
Annalisa Penso: voce, violoncello.
Maria Agostini: corno francese.
Stefano Franceschelli: fisarmonica.
Enrico Errani: percussioni.
Enrico Randi: contrabbasso.
Fabrizio Sabia: chitarra classica
Gianluca Gardelli: chitarra acustica.
Lauro Rambelli:sax.
Michele Pazzaglia:sax
Formazione nata nel 1996 composta da nove musicisti di Ravenna
e dintorni, ha pertecipato nel corsi di questi ultimi anni a numerosi eventi live e festival,vincendo ,fra l’altro, alcune edizioni dell’”On the road Festival” di Pelago (FI). All’attività live ha affiancato una costante attività in studio che ha portato a realizzare il quinto album (compilation e colonne sonore per documentari e cortometraggi).
Nel 2016 è stato premiato da Raul Casadei come vincitori del contest Romagna Mia 2.0.
L’incontro tra vari componenti del gruppo è stato casuale, ma forse era nell’aria, come tutte le cose che sembrano casuali e nate dal nulla ma che poi esplodono in qualcosa di necessario.
Il desiderio di guardare al di là dell’Adriatico aleggiava da tempo in tutti i componenti del gruppo. Poi gli incontri portano novità, le novità portano la voglia di condividere sonorità diverse e le sonorità diverse portano a raggungerle proprio la dove nascono: Spagna, Francia, paesi dell’Est, Balcani. La musica della Piccola orchestra Ochtopus ha un unico protagonista: un primo attore che nel silenzio feroce dei soprusi, attraverso le urla assordanti delle repressioni, ma con la speranza ben piantata nel petto, ha viaggiato.
E il viaggio porta spesso a raggiungere confini e ad attraversarli.
SABATO 4 MARZO ORE 21
CUMBIA PODER 4et Folk sudamericano, cumbia
Carlos Forero: voce, chitarra, cuatro
Andres Langer: pianoforte, fisarmonica, voce
Marco Zanotti: batteria, voce
Matteo Salvatori: percussioni
Capitanata dal cantante colombiano Carlos Forero, cresciuto suonando nelle strade e sugli autobus di mezza America Latina, il trio Cumbia Poder è completato da Andrés Langer (Argentina) e Marco Zanotti (Italia), con frequenti collaborazioni di altri musicisti come in questo caso in cui alle percussioni si aggiunge Matteo Salvatori. Nato dopo lo scioglimento di Del Barrio nel 2016, l’ensemble Cumbia Poder assume come centro focale del suo repertorio la musica colombiana, quindi la cumbia, il vallenato, la musica andina e quella di stampo più africano. Il repertorio tuttavia si arricchisce dei ritmi e delle sonorità di tutta l’America Latina, dal joropo venezuelano alla musica del Perù, del Chile e dell’Argentina, dalla saya afro-boliviana al son cubano.
SABATO 11 MARZO ORE 21
SONGS “Folk acoustic dreaming” “Charming Views”
Presentazione in anteprima del CD edito da Samaveda Records
Fabio Mazzini: chitarra
Francesco Merli: chitarra
Roberto Bartoli: contrabbasso
Il Trio, formato da musicisti provenienti da esperienze eterogenee, nasce con l’intento di catturare la magia della melodia, sottolineandone l’importanza e cercandone l’essenza.
“Charming Views”, il loro primo lavoro discografico pubblicato dall’etichetta Samaveda Records, è basato su composizioni originali arrangiate durante il periodo pandemico.
È un disco dal sapore antico, registrato come si faceva una volta tutti assieme nella stessa stanza per essere più vicini al proprio centro di gravità permanente, per ascoltare e raccogliere le sfumature in cui ognuno si riconosce.
In questo lavoro la dimensione acustica e l’assenza di percussioni si sono rivelate la principale fonte creativa, sfociata in una scelta espressiva minimale, sussurrata, a tratti onirica e decisamente originale.
Il loro cocktail preferito? In un bicchiere mettete un po’ di Woody Guthrie, un graffio di Bob Dylan e qualche sorso di Crosby, Still, Nash & Young, una dose di Eric Clapton, una spruzzata di George Harrison e abbondante Pat Metheny: frullate energicamente e gustate con calma sorseggiando sul divano, di fronte al giradischi.”
Roberto Bartoli
Contrabbassista, compositore, ha partecipato a festival internazionali in molti paesi europei, oltre che in Medio Oriente ed in Africa. Ha collaborato a numerosissime registrazioni per diverse etichette discografiche, e molte sue composizioni sono state trasmesse nelle programmazioni di RAI-Radio3. Nel marzo 2013 si è esibito al Teatro alla Scala di Milano, presentando alcune sue composizioni originali dedicate a Bela Bartòk.
Ha tenuto una lezione sulla improvvisazione al Conservatorio di musica di Addis Abeba. Per anni è stato docente di contrabbasso e didattica d’insieme presso la Nuova Scuola Comunale di Musica di Imola, dove ha diretto anche l’orchestra degli allievi.
Fabio Mazzini
Chitarrista e compositore imolese, si è diplomato al Conservatorio Jazz di Ferrara con il massimo dei voti. Amante della musica in tutte le sue forme, collabora attualmente con molti importanti nomi della scena contemporanea muovendosi agevolmente tra i linguaggi del jazz, del rock e del blues. E’ docente di chitarra nelle scuole di musica Artistation di Faenza (RA) e alla scuola comunale di Mordano (BO). Nel 2012 ha fondato il laboratorio di liuteria EffeQuadro F2 con l’amico liutaio Fabio Poli. Autore molto prolifico, ha già pubblicato due cd, Riverman (2018) e Direzioni (2022)
Francesco Merli
Chitarrista e compositore imolese, si avvicina allo studio della chitarra a 6 anni per poi proseguire i suoi studi presso il dipartimento Jazz del Conservatorio di Bologna, laureandosi nel 2020 con 110 e lode. Svolge attività didattica presso la scuola di musica Utili di Castel Bolognese, ed è attivo sia come compositore che come sideman in diverse formazioni e progetti che spaziano dal jazz al soul e al funk.che spaziano dal jazz al soul e al funk.
SABATO 18 MARZO ORE 21
DANIELLA FIRPO ACARAJAZZ QUARTET Musica brasileira
Roberto Rossi batteria:percussioni
Daniele Santimone: chitarra
Tiziano Negrello: contrabasso
Daniella Firpo: voce
Il concerto è un affascinante viaggio musicale nel quale si uniscono le matrici ritmiche tipiche dell’universo afro brasiliano e le sonorità del jazz, tra tradizione e innovazione.
Il quartetto nasce dall’incontro della cantautrice baiana con musicisti appassionati di cultura brasiliana. Il repertorio è composto di brani originali oltre a entusiaste interpretazioni della MPB (musica popolare brasiliana) tra afro-samba, bossa e, sopratutto, musica nordestina e quella di Bahia con e i suoi ritmi marittimi.
Daniella Firpo Acarajazz Quartet mostra un legame fra le diverse tendenze di questo vasto e ricco mondo e spazia nei suoi generi e tradizioni partendo dal Brasile verso il mondo.
Cantautrice brasiliana, nata a Salvador, Bahia, Daniella Firpo sin da piccola impara il canto della sua terra con la madre (insegnate di chitarra) e ascolta la voce di suo padre, cantante lirico (di origini italiane). In Brasile matura diverse esperienze musicali prima di arrivare in Italia, occupando, da subito, uno spazio di rilievo nel panorama di Bahia con il suo timbro vocale profondo, dinamico e vellutato. Ha partecipato a diversi Festival e manifestazioni culturali dello Stato di Bahia, facendosi apprezzare dal 2003 al 2007 in importanti trasmissioni fra i quali “O novo som do Brasil” – Tv Globo – “la Rivelazione della Musica Baiana”.
L’Italia è rimasta nel cuore da quando è stata invitata speciale, rappresentando il Brasile per l’International Ferrara Festival di Strada del 2006, interpretando la matrice brasiliana di samba e bossanova che si mescola al jazz e ai ritmi afro-brasiliani. L’artista stabilisce un profondo scambio culturale con gli altri musicisti provenienti da tutto il mondo e con il pubblico.
Frutto dei suoi primi viaggi e contaminazioni musicali in Europa, nel 2008 viene registrato l’album ‘Espiral’, con uno special sulla TV Cultura; l’album viene selezionato al “Premio da Musica Brasileira”. Grazie al Ministero della Cultura Brasiliana realizza le Conferenze-Concerto ‘Incontro com Brasil’, un viaggio nell’universo culturale del Brasile attraverso parole e musica, riscuotendo un grande riscontro. Da lì in poi si stabilisce in Italia invitata a diverse manifestazioni culturali nell’ambito del Jazz e della World Music che la proiettano sul panorama musicale nazionale, iniziando una proficua attività artistica.
Nel 2016 registra “Vento di Bahia e Nebbia” (AlfaMusic) cher raccoglie l’esperienza degli ultimi anni della cantante, trasferitasi in Italia dal 2009. E’ un connubio tra le sue origini e l’italianità adottiva. Nel 2017, “Destino”, il primo singolo estratto dal disco, entra a far parte della rosa delle canzoni finaliste al Premio Andrea Parodi 2017, il più importante Festival della World Music in Italia, ed è vincitrice del Premio Bianca D’Aponte Internazionale 2017.
Parallelamente all’intensa attività concertistica in tutto il territorio tra Festivals, Rassegne, JazzClubs, e spettacoli di Teatro Canzone; Daniella Firpo dal 2021 collabora con la Radio Educadora FM Bahia Brasil (Radio statale baiana il cui ruolo è quello di fomentare la diversità musicale in Brasile). L’artista presenta la serie radiofonica “Conexão Italia” dedicata alla musica italiana, raccontando ai brasiliani il percorso di vita di musicisti italiani di generazioni diverse. Durante gli anni della pandemia la cantautrice ha registrato gli album“Kind of Bossa” e “Toda cor”. Daniella diffonde la storia e la cultura della musica brasiliana attraverso seminari e corsi presso scuole e istituzioni (ed è stata docente di canto brasiliano presso AMF di Ferrara). Inoltre è insegnate di lingua portoghese / italiana
SABATO 25 MARZO ORE 21
ETHENSAMBLE Open music
Gilberto Gibi Mazzotti: pianoforte – keyboard
Marco Rossi ; contrabbasso – basso elettrico
Stefano Fariselli: Sassofono soprano – flauto – Ewi
GianLuca Berardi:Batteria – percussioni – Marimba
Nel cammin di loro vita quattro amici legati dalla comune passione per la musica, il piacere della ricerca e sperimentazione, vengono travolti da un’insolita armonia così decidono di dar vita all’EthnEnsemblE.
La loro musica esprime una libertà sonora ed espressiva tipica del jazz moderno, ispirata dalla famosa ed importante etichetta discografica indipendente ECM (Edition of Contemporary Music).
Le scorribande melodiche dei fiati di Stefano, condite dalle armonie di Gibi, sostenute dalle pulsazioni vitali delle quattro corde di Marco e dal drumming di GianLuca Berardi, producono un’alchimia di suoni colori e sensazioni che coinvolgono l’ascoltatore in un viaggio emozionale… e verrà “TRAVOLTO DA UN’INSOLITA ARMONIA”
SABATO 1 APRILE ORE 21
JAY-OH-TRIO Le grandi voci della musica italiana
Daniela “Jay-Oh” Bassi voce;
Fabio Buzzi: Chitarre:
Chiara Caterina Casadi: Contrabbasso:
Un percorso musicale che parte dai classici italiani degli anni ‘60 (Del Turco, Mina, Paoli, Vanoni) e arriva ai giorni nostri con brani di Mannoia, Ayane, Elisa, per citarne alcuni.
Non mancano poi alcuni momenti dalle sonorità soul, r&b e funk (Amy Winehouse, Prince, Janis Joplin, Bob Marley, e molti altri).
Le precipitazioni delle ultime ore hanno generato incrementi dei livelli idrometrici nei tratti montani del settore centro-orientale della Regione
Le opere saranno esposte nelle vetrine degli esercenti aderenti da venerdì 22 novembre a lunedì 2 dicembre.
Previste corse con bus tra Marradi e Faenza con possibile aumento dei tempi di percorrenza, in relazione anche al traffico…
Si terrà sabato 23 novembre dalle 9 alle 12 nella sala Ascom, in via Acquacalda 29 a Lugo.
Lo ha deliberato la giunta nella seduta di oggi, venerdì 22 novembre, poiché il solo rinvio dei termini di pagamento…
A Ravenna un weekend femminista per manifestare contro la violenza sulle donne, ma per grandi e piccini ci sarà la…