Sfratto per la discoteca Pineta di Milano Marittima

Si apre ora la vera trattativa tra il legittimo proprietario dell’immobile e chi vorrà proporsi come nuovo affittuario dello stesso. Una beffa per il gruppo Cavalli

La vicenda della nota discoteca di Milano Marittima continua a tenere banco. Ci sono novità dopo l’aggiudicazione, nei giorni scorsi, del locale da parte della società dello stilista Roberto Cavalli che l’ha spuntata tra altri sei candidati.

Come già rimarcato da Più Notizie, sulla intemerata e frettolosa gara indetta dal dottor Claudio Colatorti, amministratore giudiziale di Andromeda e temporaneo custode dell’immobile che ospita la famosa discoteca, per affittare l’azienda di gestione, pendeva il rischio di convalida della istanza di sfratto, promossa dalla proprietà dell’immobile, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Della Casa.

Ed è proprio questa la novità di oggi: il giudice adito ha appena notificato alle parti l’ordinanza di accoglimento della istanza. Niente di clamoroso, in diritto: l’istanza di sfratto precedeva, infatti, temporalmente la custodia dell’immobile affidata a Colatorti e quindi la sua costituzione in giudizio per ottenerne il diniego era inefficace.

Di clamoroso ci sono, di contro, gli effetti: il prossimo 15 aprile, Colatorti dovrà consegnare le chiavi dell’immobile alla società proprietaria e togliere il disturbo. Viene così beffato l’assegnatario della gara per l’affitto, il gruppo dell’imprenditore della moda Cavalli, che si trova con un pugno di mosche, dopo aver magari mobilitato e speso risorse per aprire il locale per Pasqua!

La gara era un azzardo, e tale si è rivelata, con buona pace di chi l’ha indetta e di che se l’è aggiudicata. Si apre ora la vera trattativa tra il legittimo proprietario dell’immobile e chi vorrà proporsi come nuovo affittuario dello stesso, con il pieno diritto di poter programmare e avviare la nuova gestione della discoteca, senza incertezze giuridiche e rischi imponderabili.

Riceviamo e pubblichiamo, la seguente rettifica ai sensi dell’art. 8 l. 47/1948: “In risposta all’articolo sopra riportato, il sottoscritto sig. Roberto Cavalli precisa che l’offerta ivi riportata è stata presentata al liquidatore giudiziale dalla società Freedom srl , impresa che opera principalmente nel settore dell’intrattenimento e di cui il sottoscritto è socio e amministratore delegato. Freedom srl non è parte di alcun ‘gruppo Roberto Cavalli’, né tantomeno è in alcun modo collegata con la casa di moda Roberto Cavalli Spa. Espressioni o allusioni simili, utilizzate del contesto dell’articolo sopra riportato, sono del tutto improprie e non corrispondono alla realtà imprenditoriale e societaria di Freedom srl”.

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