27 Nov 2022 18:34 - Più Notizie
Sergio Givone e Alessandro Piperno per la rassegna “Caffè Letterario” a Lugo
il 28 e il 29 novembre
di Redazione
Con I presocratici. Ritorno alle origini Sergio Givone propone un viaggio indietro nel tempo alle primordiali riflessioni dei presocratici riguardo la questione del “principio”. I presocratici, precursori della filosofia, inaugurano un nuovo modo di pensare. Si pongono anche quesiti sul peso della “fine”, vista come questione filosofica ma anche come disfacimento della religiosità arcaica. Eredi di una cultura dove logos, parola, e mito erano intrecciati, ora li distinguono avanzando riflessioni sul vivente e sulla meditazione sull’uomo. Due momenti uniti ma separati prima nella cosmologia e poi nelle scienze naturali da un lato e nelle scienze umane dall’altro. Un pensiero dell’identità e della differenza, dell’essere e del nulla, della realtà dispiegata inquietante e sfuggente.
Sergio Givone è un filosofo italiano. Ha studiato a Torino dove si è laureato con Luigi Pareyson. Attualmente ricopre il ruolo di professore emerito di Estetica nell’Università di Firenze. Tra i suoi libri: Metafisica della peste (Einaudi, 2012), Luce d’addio. Dialoghi dell’amore ferito (Olschki, 2016) e Quant’è vero Dio (Solferino, 2018). Con il Mulino ha già pubblicato Sull’infinito (2018).
Il saggio di Alessandro Piperno Proust senza tempo rivela una confessione intima dell’autore riguardo il suo antico incanto per Marcel Proust. Tutto ha inizio con un inatteso dono: un librone rilegato in similpelle blu, più simile a una Bibbia che a un romanzo. Il volume in questione è Dalla parte di Swann, il primo tomo di Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust, nell’edizione dei “Meridiani” Mondadori. L’autore risulta sconosciuto al beneficiario non meno che all’ideatore del regalo, entrambi all’ultimo anno di liceo. Sebbene abbia già avuto modo di mettere in carniere letture di un certo calibro, il giovane appassionato di storie non può immaginare che stavolta sarà tutto diverso. Infatti, rimane affascinato dalla lettura di quelle pagine. Per Alessandro Piperno Proust non è soltanto l’autore a cui ha dedicato significativa parte della sua vita intellettuale. È stato anche fonte di ispirazione per avvicendarsi alla lettura di autori amati quali: Montaigne, Woolf, Nabokov, Roth. Attraverso “brevi divagazioni di marca plutarchiana”, questo libro offre un approccio arbitrario a vecchio stampo che aiuta dunque ad andare avanti nella meditazione su Proust e su quella di tanti importanti autori della letteratura di ogni tempo che egli accosta, per svariate ragioni, allo scrittore francese.
Alessandro Piperno è uno scrittore e critico letterario italiano. Insegna letteratura francese a Tor Vergata. Nel 2005 esce il suo primo romanzo Con le peggiori intenzioni, edito da Mondadori. È inoltre autore dei saggi Il demone reazionario. Sulle tracce del Baudelaire di Sartre (Gaffi 2007) e Contro la memoria (Fandango 2012). Nel 2010 è uscito da Mondadori Persecuzione, che insieme a Inseparabili (premio Strega 2012) dà vita al dittico dal titolo Il fuoco amico dei ricordi e che in Francia è stato finalista ai premi Médicis e Femina e ha vinto il Prix du Méilleur Livre Étranger. Altre sue pubblicazioni sempre per Mondadori, Pubblici infortuni (2013), Dove la storia finisce (2016) e Di chi è la colpa (2021).
La rassegna è curata da Patrizia Randi, Claudio Nostri, Marco Sangiorgi e Carmine Della Corte con il patrocinio del Comune di Lugo. Tutti gli incontri sono offerti gratuitamente al pubblico. Sarà possibile cenare all’interno dell’Hotel a partire dalle ore 19:30 e riservare il posto nella Sala Conferenze. Il programma completo è disponibile sul sito http://caffeletterariolugo.blogspot.it