È arrivata poco dopo la mezzanotte di giovedì 8 agosto la nave Geo Barents al Porto di Ravenna, con a bordo 73 migranti. Si tratta del 13esimo sbarco a Ravenna. Le operazioni di sbarco sono avvenute alla banchina Fosfitalia in via Baiona e poi i 70 uomini e 3 minori non accompagnati sono stati portati al Pala de André.
Al Palazzetto erano state allestite delle brandine – messe a diposizione dalla Croce Rossa – per far riposare i migranti, subito dopo le visite medico sanitarie. Dalle 6 del mattino, invece, sono cominciati i controlli di Polizia.
Un uomo è stato trasportato subito in ambulanza all’ospedale per maggiori accertamenti, in seguito alle violenze subite che gli hanno causato problemi di natura traumatica e psicologica; mentre altri 3 sono stati visitati al Pala De André per problemi di natura respiratoria. In generale le condizioni sono ritenute stabili.
Al termine dei controlli, 70 migranti saranno accompagnati in Veneto; mentre dei tre minori due andranno a Bologna e uno resterà a Ravenna. Al momento dei controlli uno dei tre minori è risultato essere in realtà maggiorenne.
Quasi tutti gli uomini arrivati con la Geo Barents arrivano dal Bangladesh (66), dove nei giorni scorso sono state in corso enormi proteste, che hanno fatto cadere il governo. I restanti provengono dal Pakistan (4), dalla Siria (2) e dall’Egitto (1).
«Si tratta – ha ricordato il Prefetto Castrese De Rosa– del 13esimo sbarco a Ravenna dal 31 dicembre 2022, il quarto per la Geo Barents, in totale sono giunti al porto 1300 migranti di cui 277 minori non accompagnati».
I 73 migranti erano stati soccorsi in due operazioni distinte. La prima, nella notte tra il 2 e il 3 agosto aveva permesso alla Geo Barents di recuperarne 47, che si trovavano a bordo di un barchino di vetroresina in difficoltà sovraffollato. Mentre, in una seconda operazione, avvenuta nella mattina del 3 agosto, la nave ha recuperato altre 26 persone.
L’ong ha fatto sapere che durante le operazioni di salvataggio delle 47 persone, due persone sono volute rimanere sul barchino di vetroresina, rifiutando il soccorso della Geo Barents. Successivamente sono state viste imbarcarsi in una barca nera, identificata come mezzo della cosiddetta ‘Guardia Costiera Libica’.
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