Sara Errani, storica medaglia d’oro nel doppio femminile di tennis alle Olimpiadi di Parigi

La tennista di Massa Lombarda ha vinto insieme a Jasmine Paolini contro le russe Mirra Andreeva e Diana Schnaider. Nei prossimi giorni attesi festeggiamenti in Romagna.

Sara Errani è entrata nella storia del tennis ravennate e italiano con la tanto desiderata medaglia olimpica. Un oro ottenuto nel doppio femminile, insieme alla neo numero 5 al mondo Jasmine Paolini, battendo per 2-6, 6-1, 10-7 nella finale di oggi – domenica 4 agosto – al Roland Garros di Parigi, le russe Mirra Andreeva e Diana Schnaider che hanno ovviamente partecipato senza i colori della propria patria.

Sara Errani conquista la 20esima medaglia ravennate

Risultato eccezionale per il tennis ravennate. La giocatrice originaria di Massa Lombarda, 37 anni, come la somma degli anni delle due avversarie, è alla sua quinta Olimpiade (già di per sé un record nel tennis), ed è la tredicesima atleta della provincia di Ravenna a salire sul podio della manifestazione a cinque cerchi, e sarà ricordata per aver ottenuto la ventesima medaglia della storia.

Attualmente il bottino aggiornato delle medaglie conta 6 ori, 7 argenti e 7 bronzi. Con l’oro Sara Errani raggiunge Renzo Morigi, vincitore per la pistola automatica nel 1932; Vincenzo Maenza per la lotta nel 1984 e nel 1988; Andrea Collinelli per il ciclismo nel 1996; Josefa Idem per la canoa nel 2000. 

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Un successo storico: la prima finale ottenuta dal tennis italiano alle Olimpiadi

Ma è inquadrando il risultato a livello nazionale che se ne apprezza ancora di più la portata. Quella raggiunta dalla coppia formata da Sara Errani e Jasmine Paolini nel doppio femminile a Parigi 2024, è la prima finale ottenuta dal tennis italiano nella storia delle Olimpiadi. Una finale sfiorata nel singolare maschile dal tennista Lorenzo Musetti che, dopo essere stato sconfitto in semifinale dal campione serbo Novak Djokovic (ndr, oro olimpico dopo la vittoria contro lo spagnolo Carlos Alcaraz), anche lui 37enne come l’Errani, si è però rifatto vincendo in tre set (6-4, 1-6, 6-3) contro il canadese Auger-Aliassime e riportando il bronzo all’Italia del tennis dopo 100 anni, dopo quella ottenuta da Uberto De Morpungo nel 1924, proprio a Parigi. Vincendo la finale Errani e Paolini hanno fatto ancora meglio, perché è il primo oro di sempre nel tennis italiano alle Olimpiadi.

Dal Philippe Chatrier di Parigi ai festeggiamenti a Massa Lombarda

Ad assistere alla finale parigina, al ‘Philippe Chatrier’, oltre che molti appassionati di tennis, anche i genitori della Errani, il padre Giorgio (che gestisce il Circolo tennis di Massa Lombarda), la madre Fulvia e il fratello Davide. Nei prossimi giorni, come anticipato dal sindaco della località Stefano Sangiorgi, il Comune organizzerà i festeggiamenti. 

Anche in assenza di Jannik Sinner, che avrebbe potuto probabilmente rendere il bottino ancora più ricco, l’Italia trionfa ancora una volta nel tennis e sulla terra rossa, affermandosi tra i migliori Paesi al mondo al momento in questo sport. Per Errani è un sogno, a lungo inseguito, che diventa realtà. 

Basta guardare il suo sorriso e il suo atteggiamento in campo per capire lo spirito olimpico. Le sue lacrime di gioia versate nei giorni scorsi, a mano a mano che arrivavano le vittorie, hanno fatto il giro del mondo e sono un’immagine indimenticabile. Perché nel tennis, come nello sport in generale, non si vive di solo tecnica, ma anche del fattore umano che appassiona e arriva al cuore del pubblico.

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