Entra nel vivo sabato 9 settembre, la trentanovesima edizione della “Sagra delle Erbe Palustri“, in programma fino a lunedì 11 settembre a Villanova di Bagnacavallo.
L’iniziativa celebra la creatività di una comunità che ha saputo tradizionalmente basarsi su un’economia rispettosa dell’ambiente e vuole essere un modo autentico di rievocare le antiche arti dell’intreccio e l’utilizzo delle erbe di valle e del legno nostrano.
In questo senso, nelle giornate di sabato e domenica, la sagra propone dei laboratori dimostrativi d’intreccio e degli antichi mestieri, offrendo l’opportunità di vedere dal vivo l’abilità delle sportaie e seggiolaie villanovesi del “Cantiere Aperto”, dei cestai e di intrecciatori italiani e artigiani ospiti della manifestazione.
Negli stessi giorni, il centro del paese ospita una grande mostra-mercato con numerosi espositori di antiquariato, modernariato, collezionismo, opere dell’ingegno, produttori agricoli, associazioni di volontariato e privati, arrivando per un totale di circa 300 espositori. Inoltre, presso il parco pubblico c’è il “Mercatino delle pulci” che offre la possibilità ai ragazzi delle scuole di scambiare e vendere i loro giocattoli, cose vecchie e cose strane. La giornata di domenica viene animata poi da artisti e musicanti che dal mattino intrattengono i visitatori con spettacoli itineranti: in programma c’è anche l’esibizione dei Musicanti di San Crispino. La sagra offre la possibilità di visitare liberamente la collezione dell’Ecomuseo delle Erbe Palustri – arricchito di un nuovo murale – e l’Etnoparco “Villanova delle Capanne”.
Quest’anno si è voluta dedicare ulteriore attenzione agli eventi alluvionali che hanno messo a dura prova il paese, con la mostra “La rotta del Lamone” a cura del Consorzio di Bonifica. Altre mostre sono: “Intrecci d’autore”, disegni di nature morte di Lorenzo Dell’Anna; “La creatività d’Miglio”, legno, plastica e “quarcì”, l’arte del riciclo di Emilio Amadori; “Grasse e succulente”, esposizione di piante grasse a cura di Aias; “Le case del tempo” sull’uso dei materiali di filiera corta dalla preistoria ai giorni nostri.
Le mostre sono aperte durante tutta la manifestazione.
Come sempre è possibile gustare la cucina delle azdóre presso la Locanda dell’allegra mutanda, all’interno dell’Ecomuseo, che lunedì 11 propone anche una Cena Slow Food con menu a cura dello chef Federico Scudellari.
La Sagra delle Erbe Palustri è organizzata dall’associazione culturale Civiltà delle Erbe palustri e dal Comune di Bagnacavallo con ingresso libero alle mostre, ai laboratori, alle animazioni e alla manifestazione. Il programma completo è disponibile sul sito www.erbepalustri.it
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