Mercoledì 22 marzo l’edizione 2023 del festival itinerante Crossroads torna al Teatro Socjale di Piangipane (RA). La celeberrima cantante Rossana Casale sarà la protagonista della serata (inizio alle ore 21:30), durante la quale eseguirà il suo nuovo progetto dedicato alle canzoni di Joni Mitchell accompagnata da Francesco Consaga a sax soprano e flauto, Gino Cardamone alla chitarra, Emiliano Begni al pianoforte ed Ermanno Dodaro al contrabbasso.
Crossroads 2023 è organizzato da Jazz Network in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e con il sostegno del Ministero della Cultura e di numerose altre istituzioni. Il festival vanta il patrocinio di ANCI Emilia-Romagna e di SIAE. Il concerto è realizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro Socjale Piangipane. Biglietti: prezzo intero euro 25; ridotto 23.
Beniamina del pubblico italiano per la sua lunga e felice carriera di cantante pop, Rossana Casale è da molti anni una habitué anche dei palcoscenici jazz.
Nata a New York da padre americano e madre italiana, dopo i primi passi nel mondo del pop d’alto profilo come corista (per Edoardo Bennato, Riccardo Cocciante, Mina, Al Bano e Romina Power…), nel 1982 pubblica il suo primo singolo, Didin, scritto assieme ad Alberto Fortis. È invece del 1984 il suo 33 giri d’esordio, Rossana Casale, prodotto dalla PFM. Intanto ha partecipato al film di Pupi Avati Una gita scolastica, come attrice ma anche contribuendo alla colonna sonora. Nel giro di pochi anni la Casale è diventata una presenza di rilievo nel pop nazionale, ma dissemina sin da subito indizi che ne rivelano la passione per il jazz: dall’impronta melodica già riconoscibile nel primo disco alle sonorità etniche e jazzistiche dell’album Lo stato naturale (1991).
La sua attività discografica manifesterà poi sempre più chiaramente questo suo interesse, a partire da Jazz in me, disco del 1994 incentrato sugli standard americani degli anni Quaranta e Cinquanta. Seguiranno Strani frutti (2000), dedicato alle interpreti femminili maudit del Ventesimo secolo, Billie Holiday in me (2004), esplicito omaggio sin dal titolo, Merry Christmas in Jazz (2009): progetti che avranno pure un’intensa vita sui palcoscenici. Anche gli omaggi dedicati a Jacques Brel (1999) e Giorgio Gaber (2014) saranno caratterizzati da una forte impronta jazzistica.
Il 2022 è stato un anno assai creativo per la Casale: iniziato con la pubblicazione dell’album Trialogo (Cantautrici), che documenta la sua collaborazione con le colleghe Grazia Di Michele e Mariella Nava, si è chiuso con l’uscita del disco Joni, omaggio in chiave jazz a Joni Mitchell, stella assoluta del cantautorato americano.
«Joni Mitchell è stata la mia prima guida, il mio primissimo ascolto, insieme ai dischi di jazz di mio padre-, ricorda la Casale. -Mi chiudevo in salotto e mettevo i suoi album, soprattutto Blue, e mi lasciavo trasportare dalle parole dei suoi incredibili testi. Con “Woodstock”, suonato solo sui tasti neri del piano, a sedici anni ho passato l’ammissione di canto al Conservatorio di Milano. Da lei, per tutta la prima parte della mia carriera, ho tratto ispirazione per le scelte armoniche nella composizione. In questo album ho rispettato la sua scrittura nello svolgimento di ogni brano per poi usare il jazz per prendere il volo»