“Romagna Mia” a Sanremo. La figlia del compositore ringrazia Amadeus con una lettera

In occasione dei 70 anni della canzone di Secondo Casadei, si esibirà l'orchestra di liscio Santa Balera. Riccarda Casadei: «Mio padre lo immagino felicissimo»

“Romagna Mia” a Sanremo. Riccarda Casadei, figlia di Secondo Casadei, compositore della mitica canzone romagnola, invia una lettera aperta per ringraziare Amadeus dell’omaggio e per la partecipazione al 71° Festival di Sanremo della nuova orchestra Santa Balera. I ringraziamenti vanno anche alla Regione e a Giordano Sangiorgi, patron del MEI. Nel 2024, infatti, “Romagna Mia” compie 70 anni.

«Io e la mia famiglia – esordisce Riccarda Casadei – ci terremmo a ringraziare con tutto il cuore Amadeus, direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo 2024, per la sua sensibilità ed attenzione verso la nostra musica nell’ospitare “Romagna mia”, la più popolare canzone scritta da mio padre Secondo Casadei, fondatore dell’omonima orchestra, violinista e compositore, a celebrare i 70 anni di un brano entrato nel cuore di generazioni di persone, uno dei successi italiani più conosciuti e cantati in tutto il mondo».

«Quello appena trascorso è stato un anno particolarmente denso di emozioni e commozione: “Romagna mia” ha risuonato in ogni dove, diventando non solo una canzone che accompagna momenti spensierati, ma anche un inno alla speranza, ed è stata citata persino dal Presidente Mattarella in occasione del discorso agli italiani di Capodanno, parlando degli “angeli del fango”».

«Mio padre Secondo, poco dopo l’uscita del brano, raccontava di essersi reso conto della popolarità della canzone sentendola cantare dal garzone del lattaio, dal muratore sull’impalcatura, dagli studenti che prendevano il treno. La gente l’ha amata spontaneamente fin da subito, portandola in giro per il mondo e facendola propria, ognuno dedicandola alla sua terra d’origine».

«Sapendo che questa musica è stata la sua vita e quanto grande è stato il suo impegno a difenderla e a diffonderla, con tanti sacrifici e passione, soprattutto nel durissimo periodo del dopoguerra, come figlia immagino mio padre felicissimo ed incredulo, ridere orgoglioso sotto i suoi baffetti per questo incredibile traguardo. È sempre stato un uomo aperto ed attento a tutte le novità, fiero che ai suoi concerti partecipasse gente di tutte le età, in particolare tanti giovani».

«Sapere che proprio i giovani interpreteranno la nostra canzone,  “I Santa Balera”, ci rende ancor più felici sapendo di coinvolgere la generazione Z in un ideale passaggio del testimone del liscio, di cui “Romagna mia” è la canzone più rappresentativa, dal passato al futuro».

«Grazie anche a tutte le orchestre, gli artisti, gli organizzatori che nel tempo hanno sempre portato avanti il “liscio”, questo genere che fa parte della nostra cultura, in particolare in questa occasione a tutti coloro che si sono dati da fare, credendoci fortemente, e si sono impegnati a far sì che tutto questo potesse realizzarsi, in particolar modo Giordano Sangiorgi, patron del MEI, che ha ideato il progetto di successo Santa Balera e l’ha proposto ottenendo il miglior risultato ad Amadeus. Ci auguriamo vivamente che tutto l’immenso pubblico da casa si unisca al coro dei Santa Balera, magari accompagnando il canto in un allegro giro di valzer!».

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