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Ricordi e parole di cordoglio per la scomparsa di Walter Della Monica

Antonio Patuelli, Presidente della Cassa di Ravenna Spa, ricorda commosso Walter Della Monica per l’alta cultura e le rare capacità di continua organizzazione culturale, sempre costruttiva. Mai vanaglorioso, né autocelebrativo, Della Monica è stato un grande promotore di assai qualificate e numerose iniziative culturali.

Patuelli racconta la carriera di Della Monica

Il Presidente Patuelli ricorda che l’attività professionale di Walter è stata inizialmente di organizzatore turistico negli anni cinquanta in iniziative dell’Enal, l’ente del tempo libero, ricreazione, spettacolo che nel dopoguerra aveva ereditato le funzioni di quella che era stata nel ventennio l’Opera Nazionale Dopolavoro.

Walter vi ha svolto attività pioneristiche per lo sviluppo del turismo per la costa ravennate e cervese, proprio negli anni in cui si realizzò il miracolo economico che vide la riviera Adriatica di Romagna divenire la “California d’Italia”. Nel turismo, nel 1960, Della Monica allargò i suoi orizzonti realizzando la sua prima attività in proprio, quando la Cassa di Risparmio di Ravenna, che si stava convertendo in attività principalmente bancarie e dismetteva quelle accessorie, vendette la “Raven Viaggi” che aveva sede a Ravenna in via 4 novembre dinanzi all’attuale bar Tazza d’Oro.

Della Monica e suoi due soci la rilevarono e la svilupparono realizzando la nuova ed innovativa allora unica agenzia viaggi di Ravenna, con grandi orizzonti: nacque la “Viaggi Generali” che generazioni di ravennati conobbero per qualità, efficienza e cortesia. Le attività non si limitarono a quelle consuete delle agenzie viaggi, ma svilupparono iniziative di insediamenti di villaggi turistici sulla nostra costa in modo da attirare meglio i grandi flussi soprattutto tedeschi, olandesi, francesi, svedesi e svizzeri con i quali la “Viaggi Generali” sviluppava contratti che garantivano le presenze. La “Viaggi Generali”, con Della Monica alla guida (operativissimo nel suo piccolo ufficio alla fine del salone), negli anni 80 venne ceduta quando Della Monica era già protagonista di plurime iniziative culturali, dal ’53 col primo dei “Trebbi poetici” in una delle strutture turistiche che già animava. I Trebbi proseguirono con vitalità non solo sulla costa romagnola, vedendo le presenze di prestigiosi uomini di cultura, persino del premio Nobel Eugenio Montale in un Trebbo.

Il premio Giudarello

Il Presidente Patuelli ricorda inoltre che Della Monica ha inventato e animato per decenni il prestigioso premio Guidarello, il Centro Relazioni Culturali, con una continuità formidabile di iniziative sempre tempestive e di alto livello, ha reinventato le letture dantesche fino a ottenere il grande successo di far leggere e illustrare da Vittorio Sermonti ciascun canto dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso in memorabili serate nella Basilica di San Francesco, evocativa della vita, del funerale e della prima tomba di Dante.
Insomma – ha concluso il Presidente Patuelli – quella di Walter è stata una vita per lo sviluppo culturale e civile, un esempio di alto livello.

Marzio Casalini Editore

Le parole di cordoglio di Marzio Casalini editore: “Ho appena appreso della scomparso di Walter Della Monica, vulcanico operatore culturale, giornalista e saggista: a lui la cultura romagnola e il Ponte Vecchio stesso devono tantissimo. Per tante volte siamo stati ospiti di una delle sue invenzioni più celebri e che lui ha diretto per un tempo infinito: il Centro Relazioni Culturali in quel di Ravenna, dove il meglio della cultura italiana e romagnola è passato. Buon sonno amico nostro e grazie per tutto quello che hai fatto, inclusi i due bellissimi libri che con noi pubblicasti!”

Confindustria Romagna

Confindustria Romagna esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Walter Della Monica, intellettuale vulcanico e anima culturale della città di Ravenna e della Romagna tutta, che ha saputo valorizzare a livello internazionale con iniziative di rara caratura, abbinando sapientemente storia, letteratura, poesia e attualità.

A lui l’Associazione sarà per sempre grata per l’ideazione del Premio Guidarello per il giornalismo d’autore, di cui era rimasto Garante e che ha seguito fino all’ultima edizione con spirito partecipe e costruttivo.

Il riconoscimento negli anni è cresciuto restando allo stesso tempo saldo sul territorio, anche grazie al suo incessante contributo, alla sua energia e al suo entusiasmo: così continuerà ad essere in onore della sua memoria.


       

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