Resistenza Popolare Ravenna: «Crisi Cofari? Lo Stato ha abdicato alla sua funzione»

Resistenza Popolare di Ravenna esprime preoccupazione alla notizia che la COFARI, storica cooperativa ravennate, ha ceduto il ramo d’azienda che si occupava di traslochi.

«Questa cooperativa (COoperativa FAcchini Riuniti) – commenta Resistenza Popolare – da mezzo secolo è stata una presenza significativa nel panorama lavorativo di questa città. Rigoroso rispetto delle norme di sicurezza, progressivo inserimento di attrezzi meccanici per alleviare la fatica del lavoratore, montacarichi, auto-piattaforme, ecc., la legalità e la dignità del lavoro come modo d’essere. Queste sono state le caratteristiche della COFARI nel corso dei decenni».

«Molti soggetti operano senza sicurezza, con costi inferiori. Perciò Cofari, da sempre rigorosa, non trova mercato»

«Con la rivoluzione liberista e conseguente liberalizzazione dei mercati – prosegue -, nel settore del facchinaggio si sono inseriti soggetti che operano con bel altre modalità. Poca o nulla attenzione alla formazione e alla sicurezza dei lavoratori, spesso lavoro nero, scarso uso di attrezzature. Ovviamente tali soggetti operano con costi inferiori a quelli praticati da COFARI che poi fatica a trovare un mercato. Fenomeni analoghi si sono visti nella gestione del lavoro portuale. È questo l’ennesimo esempio di guerra di classe condotta da alcuni decenni contro chi lavora».

«Il lavoratore COFARI, sindacalizzato, attento alla sicurezza, consapevole dei propri diritti e disposto a lottare per mantenerli viene sostituito con una persona totalmente inconsapevole, spesso ricattabile e disposta a tutto per poter lavorare. Il ruolo dello stato, che dovrebbe tutelare in modo particolare i soggetti più deboli, abdica completamente alla sua funzione».

«L’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che dovrebbe fare opera di prevenzione e repressione degli illeciti in ambito lavorativo è da decenni lasciato senza risorse ed impossibilitato ad operare. In ottemperanza ai dettami dell’ideologia liberista chi ci governa ha costruito un sistema di norme atto ad individuare con certezza la responsabilità di eventuali incidenti e non a sorvegliare perché questi non si verifichino. Salvo poi stracciarsi le vesti sui tre morti giornalieri sui posti di lavoro».

«Resistenza Popolare opera per invertire questa tendenza, per uscire da decenni di applicazione dell’ideologia liberista, per ricostruire uno stato che abbia a cuore gli interessi del 99% della sua popolazione», conclude.

Leggi anche: Ancisi su Cofari: «Bisogna ascoltare tutti. Inaccettabile l’esclusione degli ex soci»

Recent Posts

DIRETTA Mal tempo. Nuove esondazioni e evacuazioni in Romagna

Tutti gli aggiornamenti sul mal tempo che sta affliggendo la Romagna nelle ultime ore

5 ore ago

Cia Romagna sulla nuova alluvione: “L’agricoltura romagnola avrà un futuro?”

Per ora gli uffici di Cia Romagna sono pronti a raccogliere le segnalazioni dei danni.

7 ore ago

Rinviata la proiezione del docufilm di “Romagna in fiore”

De Rosa: "In questo momento tutte le energie e i pensieri devono essere indirizzati a chi è stato nuovamente colpito…

7 ore ago

Più di 350 mm di acqua in 48 ore. Allerta rossa in Romagna anche il 20 settembre

A Ravenna, desta preoccupazione la situazione del ponte ferroviario del Boncellino, sopra il Lamone. Oltre alle esondazioni dei corsi d’acqua,…

9 ore ago

Ravenna: i provvedimenti del Comune e tutto ciò che serve sapere per stare al sicuro

Si riepilogano di seguito i principali contenuti degli ultimi provvedimenti e comunicazioni del Comune di Ravenna in merito all’emergenza meteo…

14 ore ago

In Emilia Romagna più di 500 interventi dei Vigili del Fuoco in 24 ore

Situazione più critica nel territorio della provincia di Ravenna, dove sono in azione anche due elicotteri Drago per l’evacuazione di persone bloccate…

16 ore ago