Residenti delle Case Sparse senz’acqua. «Delusi dal sindaco. Non possiamo pagare 40mila euro di allaccio»

Annullato l'incontro con de Pascale fissato per il 4 giugno e rinviato all'11 giugno quando in consiglio comunale sarà presentata la proposta de La Pigna.

Con una lettera, i cittadini proprietari delle case sparse di via Spadolaro, via Bassa Urbina e via del Fabbro di San Pietro in Vincoli informano di aver declinato l’invito del sindaco de Pascale, «avvenuto peraltro con modalità alquanto discutibili, di partecipare a un incontro fissato per il 4 giugno alle 18 nella sede della Delegazione di San Pietro in Vincoli».

«Intendiamo rendere noto il nostro rammarico nel constatare la mancanza di interesse da parte del sindaco il quale dopo averci presentato un progetto di allaccio al costo di quasi 40.000 euro a famiglia non ci ha invitati a un incontro e ha aspettato la nostra richiesta di 6 mesi fa. Oggi, lo stesso sindaco, pretende di chiamarci a una seduta che peraltro è stata blindata poiché risulta che a tale incontro possano partecipare solo gli assessori della sua Giunta, il Presidente del Consiglio Territoriale e noi diretti interessati. Non si spiega come mai tutta questa riservatezza su una questione che è diventata ormai di dominio pubblico».

Case Sparse: le ragioni dell’incontro annullato con il sindaco

«Un incontro fissato dopo mesi di attesa, guarda caso, proprio nello stesso giorno e nella stessa ora in cui il Consiglio Comunale doveva discutere della nostra problematica, su iniziativa di una lista civica di opposizione. Seduta poi rinviata all’11 giugno. La coincidenza della data e dell’ora, unite alle innumerevoli promesse fatte negli ultimi anni e mai mantenute nonché a un atteggiamento di sicuro non collaborativo da parte dell’Assessore ai Lavori Pubblici, ci ha determinati ad annullare l’incontro, chiedendo contestualmente al sindaco di parlare apertamente e in seduta pubblica, durante il Consiglio comunale del prossimo 11 giugno».

«ll 23 maggio scorso eravamo tutti presenti alla seduta del Consiglio Territoriale di San Pietro in Vincoli, nella quale i consiglieri Pd hanno bocciato con motivazioni a dir poco risibili, la richiesta di impegnare sindaco e Giunta Comunale a contribuire all’azzeramento dei costi dell’estensione della rete idrica nelle nostre case, versando la quota necessaria a coprire la quota di costi rimasta scoperta. E proprio mentre in Consiglio Territoriale si discuteva di un argomento che attanaglia diverse famiglie ravennati da 40 anni alla presenza dei diretti interessati, il sindaco de Pascale era a pochi metri dalla sede della riunione a fare campagna elettorale».

«Fortemente delusi da un atteggiamento di totale indifferenza nei nostri confronti, in data 3 giugno abbiamo inviato, con decisione unanime dei residenti delle case sparse, una comunicazione al sindaco nella quale lo informiamo della nostra intenzione di non partecipare all’incontro proposto per il 4 giugno, sollecitandolo ad essere presente alla seduta del Consiglio Comunale di Ravenna dell’11 giugno, che discuterà la proposta della Consigliera Veronica Verlicchi di  impegnare il Sindaco e la Giunta Comunale a coprire il 50% dei costi di estensione della rete idrica a carico dei residenti, utilizzando una quota dei 9 milioni di euro della parte libera dell’avanzo di amministrazione del rendiconto 2023.

«Siamo certi che il consigliere PD del territorio delle Ville Unite Igor Bombardi non mancherà di tutelare i diritti dei residenti del territorio votando a favore di detta proposta».

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