Cortina di ferro contro le Case Sparse. Il PD dice NO all’accesso alla rete idrica pubblica

Il prossimo 4 giugno alle 18 circa, la stessa proposta sarà discussa e votata in Consiglio comunale su iniziativa de La Pigna, Città-Forese-Lidi.

Lunedì 27 i consiglieri del Partito Democratico nel Consiglio Territoriale di San Pietro in Vincoli, a  cominciare dal Presidente Nicola Staloni e dall’ex Presidente Palmiro Fontana, hanno detto no al versamento del contributo comunale a copertura delle ingente spese che i cittadini delle case sparse dovranno sostenere per ottenere l’accesso alla rete idrica pubblica. 

Muro contro la proposta dal PD

Il Presidente Nicola Staloni e l’ex presidente Palmiro Fontana hanno alzato una cortina di ferro contro la proposta avanzata da Gabriele Zoli (vice presidente) e  dai consiglieri di opposizione Giampiero Ridolfi e Fabio Ferlini della Pigna-Forese in Comune, che chiede al sindaco de Pascale di erogare un contributo comunale per aiutare i Ravennati residenti nelle case sparse del nostro Comune, per coprire i costi di allacciamento alla rete idrica pubblica. 

«Sin da subito si è percepita una certa ostilità nei confronti di questa proposta, – dichiarano dalla lista civica La Pigna – tanto che la seduta del Consiglio territoriale di ieri sera, è stata convocata dopo vari tentennamenti da parte del Presidente Staloni. È altrettanto evidente che il sindaco de Pascale abbia dettato il diktat di bocciare la richiesta, impedendo così ai Residenti delle case sparse di ottenere l’allacciamento alla rete idrica, dopo ben 40 anni di attesa. Una bocciatura avvenuta proprio difronte a diretti interessati, presenti in gran numero alla riunione del Consiglio Territoriale in questione». 

«Una decisione spiegabile solo con la ferma intenzione del sindaco de Pascale e in generale del PD ravennate, di fare un dispetto a questi nostri concittadini, visto che le risorse economiche per coprire i costi previsti per l’allacciamento sono presenti nel bilancio comunale. – continua il gruppo – Tra le motivazioni a dir poco risibili avanzate dai consiglieri del PD, spiccano teorie balzane  come quella che l’allacciamento alla rete dell’acquedotto pubblico, non sia possibile per colpa del Governo Meloni».

La critica alle scelte del sindaco de Pascale

Il prossimo 4 giugno alle 18 circa, la stessa proposta sarà discussa e votata in Consiglio comunale su iniziativa de La Pigna, Città-Forese-Lidi. «E guarda caso – sottolineano – il sindaco de Pascale ha dato appuntamento ai residenti delle case sparse lo stesso giorno alla stessa ora, assicurandosi così che tali cittadini non possano assistere all’ennesima bocciatura della proposta.  Un tentativo piuttosto maldestro, intentato sulla base della ferma convinzione di sindaco e Pd che i Ravennati possano essere presi in giro quando e come pare a loro». 

«In 8 anni di incarico da sindaco non ha mai voluto incontrare questi cittadini, – spiegano – nonostante le numerose richieste di appuntamento, così come non ha mai risolto il problema delle case sparse. Così come ieri sera, mentre i suoi consiglieri territoriali bocciavano la richiesta di erogare un contributo comunale tra la rabbia dei cittadini presenti alla seduta, lui se ne stava bellamente a passeggiare a pochi metri dalla sede del consiglio territoriale a fare campagna elettorale alla festa dello sport». 

Chi ha votato

Il gruppo La Pigna non si è esentato da fare nomi e cognomi è ha elencato i consiglieri Pd che hanno bocciato la  nostra proposta: Nicola Staloni,  (Presidente del Consiglio Territoriale) ,  Palmiro Fontana (ex Presidente del Consiglio Territoriale),  Samuela Bravaccini, Sara Toschi, Ebe Omicini, Cesare Salti ed  Eros Tassinari. 

Hanno votato a favore: Gabriele Zoli (La Pigna),  Giampiero Ridolfi (La Pigna) , Fabio Ferlini (La Pigna), Enrico Sangiorgi (Lega), Carla Ciotti (Viva Ravenna). 
Assente il consigliere di Lista per Ravenna Roberto Masotti. 

Il nuovo appuntamento è per il 4 giugno prossimo quando il Consiglio Comunale discuterà e voterà la proposta del gruppo consiliare La Pigna, Città-Forese-Lidi che chiede di erogare i contributi comunali per abbattere la quota dei costo dell’espansione della rete idrica a favore delle case sparse ed evitare la beffa di un costo medio di 30.000 euro per casa.

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