Ravenna: veglia per la bambina morta nella tragedia di Via Dradi

Presieduta da Monsignor Ghizzoni, si è tenuta nella serata di mercoledì 10 gennaio. Presenti una sessantina di persone tra vicini e conoscenti

 veglia per la bambina

Nella sera del 10 gennaio, si è tenuta davanti al palazzo di Via Dradi a Ravenna, la veglia per la bambina morta nella tragedia dell’8 gennaio lì avvenuta. Presente il vescovo monsignor Ghizzoni. Nella mattina dell’8 gennaio, Giulia Lavatura si è buttata dal nono piano trascinando con sé la figlia di sei anni e la cagnolina; queste ultime sono morte sul colpo, mentre la 41enne si è salvata grazie alle impalcature.

Intorno alle 19.30 è arrivato il vescovo, Lorenzo Ghizzoni. Attorno a lui in poco tempo si è radunata una sessantina di persone, tra cui molti vicini che vivono nel palazzo e negli edifici adiacente. Sono state deposte a terra diverse candele, che si sommano ai tanti pupazzi, fiori e messaggi, lasciati a partire da lunedì. Anche sui balconi dei palazzi si sono accesi tanti lumini mentre monsignor Ghizzoni recitava le preghiere.

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Giulia Lavatura era in cura da 10 anni al Csm di Ravenna, cioè il centro di salute mentale, per un diagnosticato disturbo bipolare. Le sue cure prevedevano farmaci, che però lei aveva smesso di prendere da novembre, come ha detto nei primi due interrogatori avvenuti all’Ospedale Bufalini di Cesena. Il vescovo ha pregato anche per Lavatura e per tutte le persone che soffrono di malattie mentali. Anche il cugino di Giulia Lavatura, Giacomo, ha parlato della difficoltà di affrontare i disturbi mentali in un post su Facebook.

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