Ravenna, una seconda panchina a 10 anni dalla morte di Adela Simona Andro

Sono passati dieci anni dal femminicidio di Adela Simona Andro, soffocata nella notte del 2 aprile 2013 dal compagno, ma il ricordo delle decine di colleghi, amici e parenti intervenuti questo pomeriggio alla commemorazione pubblica è ancora vivo è commosso.

Presenti anche l’assessora alle Politiche e Cultura di Genere Federica Moschini, la presidente di Linea Rosa Alessandra Bagnara, la vicepresidente di OPI Ravenna Petia Di Lorenzo, Giovanni Fanti in rappresentanza per la Casa Matha, la direttrice del Distretto Sociosanitario di Ravenna Roberta Mazzoni, la vicedirettrice della Direzione Infermieristica e tecnica dell’Ausl Romagna Antonella Cerchierini e il preside del Liceo artistico “Nervi-Severini” Gianluca Dradi.

“Per il secondo anno consecutivo ci ritroviamo qui al CMP di Ravenna, dove Simona lavorava come infermiera, in occasione di una ricorrenza molto dolorosa”, esordisce la presidente di Linea Rosa Alessandra Bagnara. “E oggi – continua – grazie alla generosa donazione dell’ordine della Casa Matha di Ravenna, possiamo inaugurare una seconda panchina in sua memoria, al fianco di quella installata lo scorso anno”.

L’opera musiva è stata realizzata da Vittoria Bubacco, Giorgia Zini, Ester Borgo, Sofia Battaglia e Alice Zauli, studentesse delle classi quarte e quinte, indirizzo mosaico del Liceo Artistico, sostenute e coordinate dalla prof.ssa Elisa Simoni, con il supporto tecnico, per il basamento, del Prof. Enrico Roda e la collaborazione e dell’Accademia di Belle Arti, dove materialmente la panchina ha preso vita.

Con l’aiuto della Direzione Sanitaria e di OPI, Ordine Professioni Infermieristiche, anche questa seconda panchina è stata posizionata nello stesso luogo di cura per cittadini e cittadine, e proprio per questo scelto da Simona per la sua attività lavorativa.

“I simboli sono importanti restano nel tempo, permettono di riflettere, sono elementi della comunicazione che esprimono contenuti”, conclude Alessandra Bagnara.

“In questa triste giornata, l’Ordine delle professioni infermieristiche ribadisce ancora una volta il proprio impegno e sostegno a Linea Rosa e a tutte quelle associazioni che operano sul territorio affinché sia sempre tutelato l’essere umano. È fondamentale per noi esserci in rappresentanza di tutte le infermiere e di tutti gli infermieri affinché non smettiamo di interrogare la nostra memoria. Simona era una collega, una di noi, un’Amica che si stupiva davanti alla neve”, ha dichiarato Petia Di Lorenzo, vice presidente di OPI.

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