Proprio per sensibilizzare i Comuni su questo tema, si è tenuta questa mattina in Prefettura una riunione presieduta dal Prefetto, alla presenza di rappresentanti della Questura, dei Servizi Sociali e dell’Ordine degli Avvocati, durante la quale si è svolto un focus sulla situazione giuridica dei minori ucraini arrivati in Italia a seguito del conflitto in corso.La Prefettura di Ravenna è attenta e sensibile al tema, nella consapevolezza che per arginare questo fenomeno è necessario sensibilizzare l’opinione pubblica, oltre a stimolare costantemente la riflessione nelle comunità e all’interno delle Istituzioni.
Più in generale, già dal 2017 è stato elaborato il Piano Provinciale per la Ricerca delle Persone Scomparse, rinnovato ed aggiornato a gennaio del 2022 e che prevede il coordinamento della Prefettura e la collaborazione tra Forze dell’Ordine, Polizie Locali, Vigili del Fuoco, Centrale Operativa 118 dell’Asl e il Volontariato di Protezione Civile.
«La pianificazione in vigore- ha affermato il Prefetto Castrese De Rosa– recepisce le recenti Linee Guida varate dal Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse e punta a potenziare il già consolidato sistema di rintraccio, oltre a perfezionare la capacità di risposta del sistema e la prontezza operativa delle componenti istituzionali impegnate nelle ricerche, soprattutto nei casi più delicati che riguardano i minori».
Attualmente è prevista l’attivazione di un numero più ampio di soggetti nelle operazioni di ricerca, la circolarità informativa, una maggiore attenzione al fenomeno dei minori scomparsi e l’impiego di nuovi strumenti tecnologici a supporto degli interventi, quali droni e georadar.
«Dietro ogni scomparsa di un minore- conclude il Prefetto – si possono celare realtà terribili, che devono essere oggetto di indagine da parte delle Forze dell’Ordine o anche situazioni di disagio familiare e personale, che necessitano dell’intervento professionale e competente dei Servizi Sociali».La giornata è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1983, con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo al fenomeno della sparizione di minori, che spesso vengono uccisi o scompaiono nel nulla.
In Europa, ogni anno scompare circa un milione di bambini e in Italia, solo nel 2021, ci sono state 12.117 denunce di scomparsa di minorenni, italiani e stranieri, su un totale di 19.267 come dato globale, suddivisi in 3.324 italiani e 8.793 stranieri. Il dato parziale relativo al 2022 registra una lieve flessione delle denunce.
Le motivazioni che spingono i minori ad allontanarsi spontaneamente dalle famiglie o dalle comunità dove vengono accolti a seguito di provvedimenti dei Servizi Sociali o del Tribunale dei Minori derivano da contrasti domestici, da forme di disagio giovanile, a scarso rendimento scolastico non rivelato alla famiglia e, più raramente, situazioni di bullismo o cyberbullismo oppure adescamento.
In particolare, i minori stranieri a volte vengono agganciati come manovalanza criminale o cadono nel circuito dello sfruttamento o nella marginalità.
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