Ravenna in Comune: «La prossima alluvione va fermata. Non basta indicare le responsabilità politiche»

Ravenna in Comune: «Avevamo detto che avremmo atteso che questa emergenza alluvione tornasse sotto controllo prima di esprimere una valutazione politica. Ora non ci sono più persone in pericolo di vita, ma siamo di nuovo con il fango da spalare, le fogne intasate e la vita di tante persone in mezzo ad una strada in attesa di finire in discarica. È allora tempo di dire ad alta voce quello che chiunque abbia mantenuto aperti occhi e orecchie aveva già capito».

«E, in effetti, lo avevamo già anticipato il 18 settembre, prima ancora che tutto precipitasse: «Sono passati 16 mesi dalle alluvioni di maggio che dovevano rappresentare una linea tirata tra un prima e un dopo. Invece non è stata tirata nessuna linea. L’andazzo è rimasto lo stesso. La Giunta de Pascale non appena le acque si sono ritirate ha continuato a consentire di costruire anche dove è alto il rischio di finire sotto. La cura del cemento non è una cura ma la causa del danno. Altro che nutrie!». E aggiungevamo: «L’incubo è dietro l’angolo». Purtroppo avevamo ragione da vendere».

La politica

«Abbiamo subito lo spettacolo del centrodestra al Governo della Nazione e del centrosinistra che amministra tutto a livello locale (Regione, Provincia e Comune) che si scaricavano reciprocamente la responsabilità dell’accaduto mentre gli elicotteri portavano ancora in salvo chi si era dovuto rifugiare sui tetti. Ancora peggio: tutte e due le parti iniziavano lo scaricabarile dicendo che era indegno che l’altra parte stesse facendo lo stesso. Mai come in questi giorni è apparso così evidente lo scollamento tra la realtà in cui vive la gente ed il mondo di fantasia abitato dai partiti al potere. A Roma, a Bologna o a Ravenna, poco o niente cambia».

«E, comunque, volendo entrare nel merito delle responsabilità, guardiamoci pure dentro. Come fa il centrodestra che ha scelto di commissariare la gestione del dopo alluvione 2023, nominando un proprio generale e stabilendo il funzionamento della struttura commissariale, la dotazione di risorse, la normativa da applicare, a chiamarsi fuori dalle responsabilità? E il centrosinistra? Ha tenuto in mano le leve del potere locale per decenni, operando scelte ed evitando accuratamente di compierne altre, senza contare gli anni passati pure sulle seggiole romane. Come può chiamarsi fuori dalle responsabilità?».

«Centrodestra e centrosinistra sono due facce della stessa medaglia, una medaglia che propone e propina le stesse scelte di vita: cementificazione insostenibile, sottrazione delle risorse dalla cura del territorio per dirottarle su altro (armi e contributi al fossile innanzi tutto), politiche che portano all’incremento dei gas serra, spinta a concentrare la popolazione nei centri urbani di pianura e a spopolare la collina e la montagna, trasformazione dei fiumi in condotte per l’acqua (contornate da case e fabbriche) incapaci di contenerle quando aumenta la portata, una rete di distribuzione dell’acqua a fini agricoli che non tiene conto del rischio alluvioni, un’assurda attribuzione esclusiva di colpe ad alberi e nutrie, ecc».

«Il Sindaco e Presidente della Provincia aveva appena finito di dire che decenni (se non secoli) ci separavano dalla ripetizione di un evento come quello delle alluvioni del 2023, quando si sono verificate quelle del 2024! E ha pure il coraggio di farsi vedere in giro con la tutina della protezione civile come faceva un precedente ministro dell’interno…»

Ravenna in Comune: «Occorre il coraggio di voltar pagina»

«Indicare le responsabilità politiche di quanto si è ripetuto certo non basta. Occorre il coraggio di voltar pagina. Come Ravenna in Comune abbiamo già esortato gli Amministratori ad applicare, finalmente, i principi di quella dichiarazione di emergenza climatica che già 5 anni fa loro stessi avevano proposto e adottato. Se si fosse fatto e non fosse stata vuota propaganda, saremmo già sulla strada giusta per difendere il territorio dalle prossime (inevitabilmente frequenti) sfide climatiche e per contenerne lo sviluppo. Anche se non è sufficiente, però, anche additare i colpevoli è indispensabile. Altrimenti si continuerà a consentir loro di fare altri danni.»

«Il centrosinistra, i partiti che lo compongono, i politici che esprime sono la causa di quello che è avvenuto. Il centrodestra, i partiti che lo compongono, i politici che esprime sono la causa di quello che è avvenuto. Finché sarà loro consentito di continuare con una gestione che privilegia gli interessi di pochi a detrimento di tutta la popolazione, non sarà possibile alcuna svolta. Vogliamo davvero passare la vita ad aver paura che piova? Vogliamo davvero rassegnarci alla normalità delle alluvioni? L’autunno è appena iniziato e la prossima alluvione va fermata prima che l’acqua giunga non invitata alle nostre porte. Chiacchiere e scaricabarile del mondo fantastico dei politicanti di centrodestra e centrosinistra non servono nel nostro mondo reale», conclude Ravenna in Comune.

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